L'inizio

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Era il primo settembre e Ginny non poteva ancora credere che sarebbe andata a Hogwarts: tutti i suoi fratelli c'erano andati e lei non vedeva l'ora di iniziare quell'avventura.
Arrivata alla stazione di King's Cross la piccola di casa Weasley si meravigliò alla vista del treno: certo, l'aveva visto tantissime volte, ma il fatto di vederlo con gli occhi di un'ormai studentessa di Hogwarts la fece diventare ancora più felice.
"Oh Ginny cara, mi raccomando: fai la brava, studia e comportati bene... Ma divertiti anche un po'!" le disse sua madre."Certo mamma, stai tranquilla... Appena verrò smistata ti manderò un gufo!"
A quel punto, il treno fischiò. Ginny salì sul mezzo di trasporto, cercando uno scompartimento libero;alla fine lo trovò e vi entrò.
Dopo qualche minuto sentì lo sportello aprirsi "Ciao sorellina!" esclamarono i gemelli "Agitata?"le chiese Percy "Un po'" ammise lei "ma sono contenta di iniziare quest'avventura!" "Eh brava la nostra sorellina! Noi ora andiamo: Lee ci ha detto di aver un nuovo animale!" le spiegarono, mentre uscivano, i gemelli. "Io invece, essendo un caposcuola, devo andare nella mia carrozza. Ciao!" esclamò uscendo Percy. Rimasta sola, Ginny notò che dai suoi libri ne sporgeva uno dalla copertina nera rigida, si alzò e lo prese, iniziando a sfogliarlo. Stava per prendere una piuma per scrivere nelle pagine bianche quando lo sportello dello scompartimento si aprì nuovamente, questa volta mostrando un gruppetto di Serpeverde, capeggiati da Malfoy. "Guarda guarda chi abbiamo qui... L'ultima dei Weasley... Credevo che mamma e papà non potessero permettersi un altro figlio, ma evidentemente..." iniziò l'amico di Malfoy, Nott. Da quando Ginny aveva difeso il bambino sopravvissuto in libreria da Malfoy, quest'ultimo trovò interessante il fatto che quell'anno avrebbe potuto prendere in giro un altro Weasley. "Nott, Malfoy, Zabini, Parkinson, cosa volete?" ringhiò la rossa "Però, per essere una primina ha un bel caratteraccio" continuò Nott. "Ha anche una brutta faccia... Per non parlare dei vestiti! Cos'è, sono di quinta mano? Oppure sei stata così fortunata ad avere dei vestiti solo di quarta mano?" la schernì Pansy "Andiamocene, non ho più voglia di passare del tempo con una traditrice del suo sangue come lei!" si arrabbiò Zabini "Dracuccio?" lo chiamò Pansy. Lui sospirò e disse "Avviatevi senza di me: io devo fare quattro chiacchiere con la piccola Weasley, giusto per farle capire come stanno le cose ad Hogwarts" "Bene, ma poi raggiungici!" e detto questo, gli altri Serpeverde se ne andarono. "Cosa vuoi Malfoy?" chiese acida Ginny "Calma Weasley, sono venuto in pace" "Ah sì? Beh, a me non sembrava-" "Per Salazar, Weasley, lasciami finire!" si arrabbiò lui "Per quanto tu possa essere una stracciona, pezzente e traditrice del tuo sangue, come hai difeso San Potter da me al Ghirigoro ti fa onore" "Cosa stai cercando di dirmi?" "Se mi lasciassi finire..." sbuffò Draco "Quello che ti voglio dire è che potresti finire in Serpeverde... Da come ho sentito parlare di te, e prima che tu mi chieda come è dove abbia sentito parlare di una stracciona come te, ti ricordo che sono un Malfoy e i Malfoy sanno sempre tutto, hai tutte le carte in regola per esserlo!" "Malfoy, io non ci tengo a diventare una viscida serpe come te e i tuoi amici... E poi sono una Weasley! Tutta la mia famiglia é andata in Grifondoro! E comunque, qual è il punto della situazione?" "Dai retta a me Weasley: io se fossi in te starei attenta a non circondarmi da troppi mezzosangue... Però dato che sei una Weasley, forse per te é normale circondarti da quella gentaglia!" detto questo fece per uscire dallo scompartimento quando la voce di Ginny lo fece fermare "Quindi io e te dobbiamo odiarci? Dobbiamo dimenticare di quanto ci siamo divertiti a casa di quell'impiegato del Ministero quella sera d'estate?" "Weasley... Credo che tu possa capire ch-" "No Malfoy, io non capisco niente! Perché mi tratti così? Quella sera sembravi diverso! Solo perché tu sei un Malfoy e io una Weasley vuol dire che dobbiamo odiarci a priori?" chiese lei frustrata "Ti ho già detto quella sera (dopo aver scoperto a che famiglia appartieni) che sei troppo simpatica per odiarti. Non ci riuscirei neanche volendo, ma qui le cose sono cambiate: dobbiamo mantenere le apparenze per vari motivi... Io ho una reputazione da difendere e poi..." ma si fermò, quando Ginny rise amaramente "Tutto questo odio per la tua reputazione? Ma fammi il piacere! " "Weasley, non é così semplice, fammi spiegar-" "No Malfoy, non voglio più sentirti! Vuoi odiarmi per la tua cavolo di reputazione? Va benissimo! Sappi che però non potrai contare su di me come amica!" urlò Ginny "E ORA FUORI!" sbraitò ancora. Malfoy la guardò tristemente e amareggiato, ma non se lo fece ripetere due volte e se ne andò. Ginny sentì delle lacrime solcarle il viso: aveva appena perso il suo primo vero amico solo per i cognomi che portavano. Le asciugò velocemente: Ginevra Molly Weasley non piange mai, MAI! si ripeté nella testa. In quel momento arrivò un prefetto che le disse di sbrigarsi e indossare la divisa che tra poco sarebbero arrivati a Hogwarts. Lei mise via il libro dalla copertina nera e iniziò a cambiarsi. Quello che lei non poteva immaginare era che, in quell'esatto momento, il principe delle Serpi si stava asciugando delle lacrime che gli scorrevano ininterrottamente sulle guance: aveva appena perso la sua prima amica (femmina) vera, tutto per l'odio delle loro famiglie.

Spazio autrice
Ciao! Sono nuova e questo é il primo capitolo della mia prima storia... Spero vi piaccia!

Solo io e teWhere stories live. Discover now