La terza prova

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Dalla loro discussione, Ron cercava in tutti i modi di instaurare una conversazione con la sorella, ma lei appena lo vedeva si girava  dall'altra parte o cambiava semplicemente direzione.  La verità era che Ron si sentiva in colpa: sapeva che Ginny aveva ragione, l'aveva sempre saputo, ma la realtà era che era un egoista. "Un emerito idiota" si ritrovò a pensare di se stesso, mentre stava accompagnando Harry con Hermione al luogo dove si sarebbe svolta la terza prova.

"Ron... Ehi Ron, ci sei?" sentì Harry chiamarlo. "Ehm... sì, scusate, mi sono perso nei miei pensieri" si grattò la nuca imbarazzato. "Ronald!" esclamò Hermione, rimproverandolo tacitamente di non stare accanto al suo migliore amico, che stava letteralmente tremando dall'ansia. Ron guardò prima la sua amica, poi il suo amico e chinò il capo, dispiaciuto. "Hermione, non rimproverarlo... sarà ancora scosso per quello che è successo con Ginny" andò in suo soccorso Harry, al che l'amico alzò lo sguardo, ringraziandolo silenziosamente.  Hermione sbuffò, poi lasciò cadere l'argomento, troppo impegnata a dare consigli al povero Harry su come dovesse comportarsi durante la prova, anche se non sapevano esattamente ancora cosa Harry avrebbe dovuto fare.

Si stavano avvicinando a quello che un tempo era il campo da Quidditch quando Ron fu travolto da Zabini che correva a perdifiato. "EHI ZABINI" esclamò il rosso arrabbiato una volta che si fu rialzato. Ma il moro non lo degnò neanche di uno sguardo: si rialzò, composto, e riprese a correre. "Che strano" disse Harry "Di solito ne approfitta sempre per insultarci, insieme a quel furetto di Malfoy" proseguì Ron. 

Ma appena finita quella frase, Ron fu nuovamente travolto. Questa volta la colpa era da attribuire alla persona che lo stava evitando come i babbani cercavano di evitare la peste: sua sorella Ginny.

"MA COSA SUCCEDE A TUTTI OGGI!?" esclamò Ron arrabbiato, mentre si rialzava aiutato dai suoi amici. "Ah, sei tu Ginny" si tranquillizzò poi "Mi spieghi dove stai andando così di fretta? La terza prova inizierà  tra poco meno di un'ora!"

Ma Ginny non gli rivolse neanche uno sguardo e, anzi, proprio come aveva fatto Blaise poco prima, ricominciò a correre, lasciando Ron con l'amaro in bocca.

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Inseguire Blaise era difficile, soprattutto perchè doveva stare attenta a non far trasparire agli altri studenti cosa stesse effettivamente succedendo: si trovava con Blaise, Draco e Theo al solito posto, sulla Torre d'Astronomia. Stava andando tutto a meraviglia, almeno fino a quando Draco non aveva compito un gesto ritenuto da fidanzati dai suoi amici. Ma, mentre Theo fu discreto e non disse nulla, Blaise iniziò a fare battutine del tipo "Mi raccomando, non voglio diventare zio troppo presto". Ginny e Draco arrossirono ma Ginny, da Grifondoro qual era, doveva difendere il suo orgoglio e iniziò  a lanciargli fatture di ogni tipo. 

"Niente male per essere una pivella, Zuccherino" le disse Blaise mentre saltava da una parte all'altra per cercare di evitare tutto quello che la Rossa gli stava indirizzando, Non avesse mai parlato. La piccola Weasley, dopo quella battuta, iniziò a infiammarsi. "Pivella a chi?" domandò assottigliando lo sguardo. "Blaise" sussurrò Theo "Credo ti convenga scappare" proseguì per lui Draco. Il moro non se lo fece ripetere due volte  e si avviò di corsa verso il giardino, seguito subito dopo dalla piccola di casa Weasley.

"Okok, mi arrendo!" esclamò Blaise dopo essere arrivato in un punto poco distante dallo stadio ma lontano da occhi indiscreti. "Che c'è, Zabini, ti stai rammollendo?" ghignò la Weasley "Per Salazar, ora ghigni come lui!" fece finta di svenire il Serpeverde. Ginny stava per ricominciare ad affatturarlo quando si sentì afferrare da dietro. 
"Ehi tigre, fermati, o qualcuno ci scoprirà" sentì Draco sussurrarle al suo orecchio. Al suono della sua voce, Ginny si tranquillizzò, ma si spaventò anche, proprio come era successo il giorno prima: stava camminando sola, di ritorno dalla biblioteca verso la sua Sala Comune, quando si sentì afferrare un braccio, ma prima che riuscisse a urlare, una mano le coprì la bocca. Fu trascinata in un passaggio segreto, nascosto dietro un quadro. "Ehi Gin, vuoi farci scoprire per caso?" le sussurrò Draco, a due centimetri dal suo orecchio. Ed eccola lì, quella sensazione che da giorni le attanagliava lo stomaco. Ginny era spaventata: erano sensazioni nuove, emozioni che non riconosceva, quelle che provava con Draco. E poi c'era Harry. Sì, Harry, che aveva occhi solo per Cho. Ginny era divisa, tra il Bene e il Male, il giusto e lo sbaglio.

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⏰ Last updated: May 28, 2023 ⏰

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