Capitolo 4

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-so che alzerai gli occhi al cielo per quello che sto per dire- iniziò Ian e nemmeno il tempo di dire quelle parole che Adam alzò realmente gli occhi al cielo capendo dalla premessa quello che voleva dirgli il suo migliore amico. -ma devi smetterla-

-Ian- protestò Adam -abbiamo fatto questo discorso milioni di volte ormai e sai perfettamente qual è la mia risposta-

-ti stai distruggendo!- protestò Ian -tu lo ami e lui ti vede solo come il suo scopamico che è sempre disponibile quando ha voglia o quando uno dei suoi amanti gli da buca-

-Ian starei peggio-

-peggio di come stai adesso? Almeno in questo modo potresti concentrarti su qualche altro ragazzo cosa che non puoi fare se continui a fare sesso con Miles- Ian era davvero preoccupato per i suoi due migliori amici. Non solo per Adam, che ovviamente fra i due era quello per cui era più preoccupato ma anche per Miles. Miles che si scaldava per un non niente e che avrebbe potuto anche reagire male se Adam gli si fosse dichiarato.

-non c'è nessuno qui che mi piaccia in quel senso Ian ne abbiamo già parlato. perché non accetti semplicemente che io continui ad essere uno scopamico per Miles?-

-perché mi fa male vederti così! Io c'ero quando hai realizzato come sarebbero andate le cose tra voi e non voglio vederti nuovamente in uno stato del genere- sussurrò Ian avendo avvertito dei passi nel corridoio, passi che aveva anche avvertito Adam che aveva abbassato leggermente la testa per poter far vedere i suoi occhi senza le lenti spesse dei suoi occhiali e poter quindi capire attraverso le scie dorate chi stesse arrivando. Una scia la riconobbe immediatamente, era quella di Miles che aveva imparato a conoscere stando sempre insieme al moro, l'altra era una scia che non si ricordava particolarmente. Nemmeno il tempo di provare a pensare a qualcuno che la porta della loro camera si aprì rivelando un palesemente eccitato Miles e Derek, il biondo che era anche uno dei ragazzi che più spesso occupavano il letto di Miles.

-ups- disse proprio Miles vedendo i suoi due compagni di stanza -non pensavo foste qui-

-e dove dovevamo essere secondo te?- chiese Ian alzandosi dal suo letto capendo che come sempre doveva sloggiare, ormai era abituato a vivere più tempo fuori che non nella sua camera. Anche Adam si alzò dalla sedia sulla quale era seduto prendendo anche il suo blocco per appunti dal quale non si separava quasi mai. Aveva quasi un attaccamento morboso per quel blocco e solo e soltanto perché in esso si era appuntato tutto ciò che riguardava la sua maledizione e le sue supposizioni e ovviamente non voleva far vedere a nessuno.

-ehi- lo bloccò Miles quando il rosso fu arrivato vicino alla porta -vuoi restare?- gli chiese il moro sorridendo mentre anche Derek si apriva in un sorriso speranzoso.

-lo sai che non sono cose che fanno per me. A dopo e divertitevi- Adam fece un sorriso finto, al quale Miles non diede peso, ed uscì dalla sua camera per trovarsi immediatamente lo sguardo di Ian su di se -che c'è?

-questo è un altro dei motivi per i quali ti dico di dare un taglio a tutta questa storia e trovarti qualcun altro con cui scopare- brontolò Ian iniziando a camminare.

-Ian- protestò per la seconda volta in quella giornata Adam alzando gli occhi al cielo -io non accetto mai-

-lo so che non lo fai ma Miles non capisce e continuerà a farti quella proposta sempre distruggendoti dall'interno! Ho chiaramente sentito l'ennesima ferita inflitta al tuo cuore poco fa-

-fa più male sapere che non potrà mai essere solo mio che non vivere per qualche minuto l'illusione che lui ricambi e che sia tutto mio- sussurrò Adam chiudendo per un momento gli occhi -andiamo in biblioteca?-

-vuoi evitare di parlarmi?- chiese curioso Ian sapendo perfettamente già la risposta. -comunque no, preferisco andare ad allenarmi un po' che stare rinchiuso in biblioteca. Non capisco davvero cosa ci trovi in quel posto pieno di libri-

-mi piace scoprire molto di più su sto posto. Lo sai che vengo dalla terra diversamente da te e Miles-

-questo è vero ma è anche troppo tutto questo interesse manco fossimo a scuola- rise Ian -pensaci seriamente alle mie parole. A dopo- e così dicendo il castano prese la strada che lo avrebbe portato all'arena mentre Adam raggiungeva la biblioteca, avrebbe visionato per la milionesima volta il libro che parlava della sua maledizione per cercare di avere informazioni in più. Certo, quel libro non lo avrebbe di certo portato alla sua famiglia li visto che non faceva espressamente nomi ma poteva comunque esserci qualcos'altro che gli era involontariamente sfuggito.

-sei la rappresentazione di quando si dice che uno è perso nei suoi pensieri- Adam a quelle parole alzò lo sguardo e sorrise in direzione di Lucy che lo stava guardando con un sorriso mentre si attorcigliava una ciocca di capelli biondissimi intorno al dito.

-ciao Lucy, tutto bene?-

-diciamo di si, Derek mi ha incastrata con Zach- sbuffò la ragazza che era amica del ragazzo che aveva appena citato.

-in che senso ti ha incastrata con Zach?-

-che ha detto che sono stata io far riempire di fumo l'aula delle matricole quando in realtà è stato lui- sbuffò la ragazza -sai dov'è?-

-in questo momento meglio non cercare di ammazzarlo, sai è in camera con Miles e Miles va su tutte le furie se qualcuno gli interrompe un'altra scopata questa settimana- rise Adam sorridendo ancora alla bionda che era anche una sua amica. O meglio gli piaceva definirsi suo amico anche se loro due non si parlavano molto da dopo che avevano finito le lezioni. Erano arrivati insieme in quella dimensione dodici anni prima, con un distacco di solo poche ore, e Adam aveva trovato in Lucy un'ottima amica con cui parlare di tutto quello che gli mancava della terra.

-stronzo-


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