Capitolo 8

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Adam sospirò guardandosi intorno. Sembrava non essere cambiato quasi niente da quando lui era involontariamente entrate nel portale che lo aveva strappato via dalla terra. Quella città era rimasta praticamente uguale a come se la ricordava solo gli sembrava leggermente più piccola.

Respirò a pieni polmoni l'aria prima di togliersi gli occhiali e guardarsi intorno in cerca della scia del padre. Certo, si ricordava ancora la strada per tornare a casa ma in tutti quegli anni potevano benissimo aver cambiato casa e non voleva presentarsi davanti a uno sconosciuto. Per non parlare del fatto che sperava vivamente non ci fosse Kait a casa, non perché non volesse salutare la sorella ma solo e soltanto perché voleva parlare senza giri di parole con il padre e la presenza della sorella avrebbe implicato moltissime domande.

Ci mise un bel po' per individuare la scia del padre ma quando riuscì nel suo intento si mise quasi a correre per raggiungerla il più velocemente possibile e sorrise nel constatare che no, non avevano cambiato casa in quei dodici anni. Il rosso si rimise gli occhiali prima di iniziare a suonare quasi con insistenza il campanello. Sapeva perfettamente che il padre era in casa quindi doveva per forza andare ad aprire, non aveva scuse.

-sto arrivando! Perché tutta questa insistenza?- chiese Kynan aprendo la porta per poi bloccarsi di colpo guardando il ragazzo che aveva difronte -Adam?-

-ciao papà- rispose Adam con un mezzo sorriso mentre guardava preoccupato l'uomo, certo anche lui era cambiato in tutti quegli anni ma in quel momento gli sembrava davvero distrutto -stai bene?- chiese infatti.

-io...entra- sospirò Kynan facendo entrare il ragazzo in casa con un sospiro e chiudendo la porta alle spalle. -ti credevo morto, sei scomparso per dodici anni- sussurrò poi l'uomo che in cuor suo sapeva perfettamente la risposta a quella domanda. Era l'unica risposta possibile.

-l'albero mi ha teletrasportato senza il mio consenso, non è stata colpa mia- sussurrò Adam guardandosi intorno per cercare qualunque minimo cambiamento in quel posto ma non c'era a parte per qualche foto di Kaitlyn cresciuta il che fece sorridere Adam.

-quindi sai-

-si so- rispose il ragazzo girandosi a guardare il padre negli occhi azzurri -so che ho dei poteri magici che ci ha donato un albero sacro, so che esiste un modo parallelo al nostro nel quale ho vissuto gli ultimi dodici anni della mia vita, so che l'albero sta morendo, so che mi mentivi quando dicevi che mi inventavo le scie e so che anche tu sei come me- Adam sospirò chiudendo gli occhi -però non so come mai tu sia qui e non li, non so che fine abbia veramente fatto la mamma e soprattutto credo che io e Kait siamo i figli maledetti di quella stupida profezia che porta distruzione-

-mi dispiace Adam- sospirò Kynan guardando il bel ragazzo che era diventato suo figlio -per averti mentito ma non sapevo come fare e non volevo mettere su di te il peso di quell'enorme segreto. Sono scappato con te e Kaitlyn perché tua madre mi ha detto di farlo. Lei aveva paura, ci avevano imposto di non avere altri figli oltre a te e noi...noi non ci siamo riusciti ed è nata Kait ma nessuno sua della sua esistenza-

-non ho detto niente, di essere tuo figlio, di avere una sorella e soprattutto non ho mostrato a nessuno i miei occhi-

-oh Adam-

-ho fatto finta di essere un normalissimo ragazzo apparso dalla terra che era stato scelto dall'albero. Che fine ha fatto la mamma?-

-non lo so, non ne ho la più pallida idea visto che io sono scappato e lei è rimasta li per ingannare il fratello che stavamo facendo i bravi- Kynan sospirò portando il figlio verso la cucina e versandogli un bicchiere d'acqua -ti devo spiegare tantissime cose adesso che sai-

-si, è per questo che sono qui. Per capire tutto e non fare passi falsi, non voglio mettere in pericolo Kait- Adam accettò volentieri l'acqua bevendola velocemente -a proposito di mia sorella è a scuola?-

-è scomparsa anche lei due giorni fa- sussurrò Kynan abbassando lo sguardo.

-in che senso scomparsa?-

-non lo so Adam. Tu l'hai vista?-

-no-

-avevamo avuto una discussione perché voleva mettersi una gonna troppo corta per andare a scuola e poi è uscita di casa velocemente. Non la vedo da allora e non so che pensare-

-io non l'ho vista alla capitale. Me ne sarei accorto sicuramente e lei avrebbe riconosciuto me con la stessa velocità-

-quando tornerai li, perché so come ragionano i fondatori e devi tornare prima di poter chiedere di restare stabilmente sulla terra, cercala e se la trovi ti prego avvisami. Non voglio stare con l'angoscia ancora per giorni come è successo per te-

-certo papà, la cerco e ti faccio sapere anche perché devo dirle non presentarsi come mia sorella. Se per caso scoprono i miei occhi è finita per me- Adam si morse il labbro maledicendo la sua sorellina per cacciarsi sempre in guai quando non doveva ma in cuor suo sperava veramente di ritrovarla li e non che fosse veramente scappata via con chissà chi. -allora non dovevi spiegarmi tutto?-

-passi subito al dunque-

-se scompaio per troppo tempo mi vengono a cercare papà, non posso rimanere molto e dovresti saperlo-

-lo so Adam purtroppo, lo so- Kynan prese un profondo respiro e chiuse un momento gli occhi cercando di capire da dove iniziare a raccontare la sua storia e poi sorrise. -io e tuo zio ci odiavamo-

-cosa?-

-è stato così che mi sono avvicinato a tua madre: litigando con suo fratello- Kynan si mise a giocare con il bicchiere che aveva in mano -io e Zach ci odiavamo dai tempi della scuola e...-

-aspetta! Zach Whitestone?-

-si, perché?- chiese confuso Kynan guardando il figlio curioso.

-è mio zio?-

-si-

-cos...lui dice sempre di non avere una famiglia e di essere solo al mondo!-

-in che senso? Okay ha ripudiato la sorella dopo che sei nato tu perché non voleva il nostro matrimonio e il compimento della maledizione ma lui aveva Sarah-

-non conosco nessuna Sarah-

-lasciamo perdere per il momento, ascolta la storia e poi mi fai le domande va bene?-


OroWhere stories live. Discover now