Capitolo 10

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Oggi









Ian stava osservando la bellissima ragazza dai lunghi capelli rossi che stava parlando con Zach. Quando era arrivato nella piccola arena all'aperto aveva pensato di potersi allenare da solo visto che era abbastanza presto ma non aveva minimamente fatto i conti con i ragazzi provenienti dalla terra che potevano apparire da un momento all'altro e quella bellissima ragazza aveva catturato completamente la sua attenzione.

-Ian- il castano si ridestò guardando confuso Zach che gli stava facendo cenno di avvicinarsi e il ragazzo lo fece non distogliendo però lo sguardo dalla bella rossa che aveva preso a guardarlo anche lei con i suoi occhi azzurri penetranti che per un momento gli sembrarono quelli di Adam. -loro due sono appena arrivate...Imogen e Kaitlyn vero?- chiese per conferma il rosso alle due ragazze e la mora annuì alzando gli occhi al cielo nel notare lo sguardo perso di Kait nel guardare il ragazzo appena arrivato.

-ciao ragazze- disse Ian sorridendo alle due anche se il suo sguardo era completamente catturato dalla rossa.

-visto che sei qui potresti accompagnarle a fare un giro per il complesso? Io ho una riunione importante- Ian annuì felice di quella opportunità anche se era andato li per allenarsi -bene, senti anche Elizabeth per farti dire se c'è una camera libera dove sistemarle-

-nessun problema Zach- confermò a voce il castano sorridendo mentre Zach era felice delle sue parole e lasciava i tre da soli. -allora cosa vi ha fatto vedere Zach per adesso?-

-portaci direttamente in camera belloccio- borbottò Imogen alzando gli occhi al cielo.

-cosa? perché?- chiese confuso Ian. Non voleva di certo disobbedire agli ordini di Zach.

-perché siamo in viaggio da un giorno intero se non quasi due e abbiamo bisogno di riposarci. Portaci alle nostre camere per favore- disse ancora Imogen sospirando. Era realmente stanca anche se voleva guardare quel posto nei minimi dettagli. La cosa buona era che Zach se ne fosse andato immediatamente via e lei non aveva dovuto sopportare l'uomo per molto tempo facendo finti sorrisi mentre parlava.

-oh ecco perché siete sporche di terra. Venite vi accompagno da Elizabeth così vediamo di darvi velocemente una camera- si affrettò a dire Ian che voleva capire il nome della rossa. Certo, sapeva che si chiamavano Imogen e Kaitlyn ma non sapeva chi era Imogen e chi Kaitlyn.

-grazie- sorrise riconoscente la rossa mentre Ian scrutava dubbioso la sua caviglia.

-che ti sei fatta?- chiese preoccupato osservando la fasciatura ben fatta.

-mi sono presa una storta mentre camminavo prima di essere teletrasportata in questa dimensione- rispose velocemente Kaitlyn nascondendo velocemente la caviglia incriminata dietro l'altra gamba.

-e non potevi cambiarti le scarpe? Non credo che con quelle cosa sia tanto facile non prendersi una storta-

-non avevo altre scarpe per cambiarle- protestò Kaitlyn corrucciando la fronte e incrociando le braccia al petto.

-si si abbiamo capito, ci muoviamo?- chiese Imogen sbuffando e spingendo in avanti il castano per farlo camminare e non fargli pensare troppo a Kait, aveva perfettamente capito che la cosa stava iniziando a degenerare.

Ian alzò gli occhi al cielo e si incamminò verso l'ingresso dei dormitori dove era sicuro avrebbe trovato Elizabeth, la direttrice dei dormitori, seduta alla sua poltrona verde a scrivere qualcosa freneticamente al computer. Nel mentre Imogen prese sottobraccio Kaitlyn per aiutarla a camminare visto che aveva visto perfettamente la ragazza zoppicare.

-grazie- sussurrò Kaitlyn sorridendo alla mora.

-l'ultimo sforzo e poi ti riposi per bene. E comunque smettila di flertare con il castano laggiù- sussurrò a sua volta la mora in modo da non farsi sentire dal castano in questione.

-cosa? Non è vero- protestò Kaitlyn con lo stesso tono.

-oh certo che è vero tesoro, non gli hai staccato gli occhi di dosso per un secondo. Senza di me gli saresti già saltata addosso-

-smettila! Non è vero- continuò Kaitlyn guardando male la ragazza per poi portare un veloce sguardo in direzione di Ian che si era messo a parlare con una donna minuta seduta ad un'enorme poltrona verde e che lo stava guardando da sopra gli occhiali. La donna poi lanciò un veloce sguardo e loro prima di scrivere velocemente al computer e far cenno alle due di avvicinarsi.

-vi metto in una camera al quinto piano, è una doppia quindi per il momento non avrete altre coinquiline e adesso alcune regole semplici- Imogen e Kaitlyn si guardarono per un secondo prima di tornare ad osservare la donna -primo: niente magia in camera fino a quando non avrete l'autorizzazione di Zach, secondo: non tenete un volume troppo alto dopo le undici di sera non voglio minimamente che creiate disordine, terzo: io non faccio cambi di camera a meno che non abbia una lettera scritta da parte di uno dei membri del consiglio quindi cercate di andare d'accordo tra voi- finì con un sorrisetto la donna -Ian vi accompagnerà ma per le prossime volte sappiate che i ragazzi non possono andare nelle camere delle ragazze e viceversa quindi siete avvisate-

-va benissimo grazie- sorrise Kaitlyn per cortesia alla donna prima di seguire Ian sempre a braccetto con Imogen.

-ma dove siamo nel medioevo?- chiese sbuffando Imogen.

-perché?- le domandò curioso Ian, non gli era sembrato di sentire nessuna regola strana o antiquata.

-perché? Le ragazze non possono andare nella camera dei ragazzi e viceversa- fece il verso alla donna la mora -è assurdo!-

-guarda che si può fare se si è abbastanza attenti- le fece notare con un sorriso Ian, sorriso che però era in direzione di Kaitlyn cosa della quale Imogen se ne accorse.

-ehi belloccio guarda che a me non frega un cazzo del fatto che i ragazzi non possano entrare nella mia camera, la cosa che trovo ingiusta è il fatto che non hanno pensato al fatto che ci possano essere gay o lesbiche- incrociò le braccia al petto Imogen mentre Kaitlyn la guardava stupita.

-hanno la vita più facile degli etero lo devo ammettere- rise Ian pensando a come Adam e Miles prima della loro litigata scopassero come ricci.

-già ho la vita più facile della vostra ma vorrei poter essere considerata anche da chi fa le regole-

OroWhere stories live. Discover now