Capitolo 20

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-ehi- disse Zach sorridendo alla sorella mentre quest'ultima continuava a guardarlo male come sempre. Il maggiore alla fine ci aveva fatto l'abitudine a quell'odio ma era certo che in parte quel giorno sarebbe scemato, soprattutto dopo quello che aveva fatto per la figlia -ciao Zach, sono contenta di vederti- borbottò alzando gli occhi al cielo.

-scordatelo. È davvero inutile che tu continui a venire a trovarmi per avere informazioni che non avrai mai-

-vengo qui per poter stare un po' con la mia sorellina che è rinchiusa qui dentro anche per colpa mia. So perfettamente che non hai nessuna intenzione di rivelare dove sono tuo marito e tuo figlio-

-non sembrava le altre volte-

-oh dai posso sbagliare anch'io lo sai vero?- borbottò ancora il rosso passandosi una mano tra i capelli ravvivandoseli un po'.

-tu sbagli sempre-

-ah si?- chiese esasperato -ho sbagliato anche la scorsa settimana opponendomi all'intero consiglio perché volevano nuovamente fare la cerimonia per curare l'albero?- voleva dire alla sorella che aveva finalmente trovato la figlia dopo tanti anni che la stava cercando.

-ma bravo! Una sola azione non ti giustificherà per tutto quello di sbagliato che hai fatto, hai sbagliato troppo e non hai mai aiutato la tua famiglia-

-perché ero ottuso Reyna! Perché credevo che seguire quelli del consiglio ci avrebbe permesso di avere più possibilità di sopravvivenza ma non è così. L'unica cosa che importa loro è mantenere in vita l'albero e per farlo sono disposti a sacrificare tutti purché loro non vengano toccati dalla cosa-

-ce ne hai messi di anni- borbottò Reyna davvero sorpresa di quel cambiamento del fratello. E chi se lo era aspettato? Ormai la donna si era quasi del tutto rassegnata al fatto che non avrebbe mai e poi mai avuto Zach dalla sua parte.

-si ma sono felice di averlo capito, ora permettimi di aiutarti-

-non puoi aiutarmi!- protestò Reyna -nessuno può più aiutarci, l'unica cosa che puoi fare è non conoscere dove sono in modo da non essere una fonte di informazioni per gli altri membri del consiglio-

-va bene- si arrese Zach -comunque ho trovato mia figlia-

-come?- chiese sconvolta Reyna osservando attentamente il fratello per cercare qualche segno che stesse scherzando ma era serio e la rossa lo vedeva anche leggermente diverso.

-la ragazza che ho salvato dal consiglio, alla fine volevano praticamente imporle di fare quel sacrificio anche se io mi ero opposto e lei ha rivelato tutto. Ezekiel non l'ha presa bene e ha preteso il test del DNA. Mi odia e non vuole che si sappia in giro che sono suo padre motivo per il quale io la controllo da lontano per impedire a quelli del consiglio di farle del male-

-ci credo che ti odia. Ma sono felice che sei riuscito a trovarla- disse sinceramente Reyna pensando poi intensamente ai suoi due figli, voleva abbracciarli.

-già, avrei voluto anche abbracciarla ma ovviamente me lo ha impedito e me lo merito-

-si, te lo meriti eccome- rise Reyna e anche Zach si fece trascinare da quelle risate, risate che però vennero immediatamente interrotte da un suono di allarme che fece corrucciare la fronte a Zach.

-che cazzo...- sussurrò cercando di guardare fuori dalla finestra per capire cosa stesse succedendo ma non riuscendoci minimamente -vado a vedere cosa succede- aggiunse poi uscendo velocemente da quella camera per poi correre all'esterno guardandosi intorno in cerca di qualche segnale ma vedeva solo gente correre da una parte all'altra. Era solo un falso allarme? Poi Zach sgranò gli occhi pensando a quella possibilità e si concentrò sulla figlia, aveva paura volessero costringerla a sacrificarsi per l'albero e lui non poteva permetterlo. La trovò immediatamente, ormai la conosceva bene da poterla trovare senza problemi e non esseno molto lontana da lui si mise a correre nella sua direzione. Appena arrivato però si ritrovò ad ammettere che non era un falso allarme: alcune belve erano riuscite ad entrare nella capitale, nonostante il muro difensivo creato dall'albero contro quelle creature. Sua figlia e Adam stavano combattendo fianco a fianco contre quelle bestie e non erano gli unici li intorno visto che le belve stavano aumentando. Il tempo di girare lo sguardo per controllare la situazione che sentì l'urlo di Imogen e si girò verso la figlia preoccupato ma l'urlo della ragazza era arrivato perché Adam l'aveva spinta a terra per non farle prendere un colpo di una belva che però aveva preso lui in pieno facendogli anche volare via gli occhiali. Era stato un attimo nel quale Zach aveva sgranato gli occhi accorgendosi dello sguardo oro del rosso, rosso che prontamente aveva chiuso gli occhi cercando con le mani gli occhiali che però erano finiti lontano: vicino ai piedi di Zach. E Zach continuava a guardarlo dandosi dello stupido. Adam era li da dodici anni ma lui non aveva mai minimamente pensato di collegare suo nipote a quel ragazzo. Certo i capelli rossi e il nome dovevano anche fargli accendere un neurone nel cervello ma non ci aveva fatto tanto caso perché aveva visto gli occhi azzurri.

Zach sospirò per calmarsi e guardandosi intorno accertandosi che nessuno oltre a lui avesse notato gli occhi di Adam e raccolse i suoi occhiali avvicinandosi anche al ragazzo e mettendoglieli in mano. Adam non ci pensò un attimo ad aprirli per poi diventare bianco cadaverico nel vedere lo zio difronte a lui conscio che molto probabilmente aveva visto eccome i suoi occhi oro. Fece per dire qualcosa ma Zach scosse la testa mettendo un dito sulle labbra per fargli segno di non fiatare.

-stai bene? Quella bestia ti ha preso in pieno- chiese Zach aiutando il nipote ad alzarsi mentre anche Imogen li raggiungeva curiosa di capire da dove fosse spuntato suo padre.

-si, sto bene- rispose con un filo di voce il rosso guardando con insistenza lo zio che sospirò capendo che il ragazzo non era per niente tranquillo di tutta quella situazione.

-Adam sono dalla tua parte- gli sussurrò mentre Imogen lo guardava curiosa non capendo a cosa si stesse riferendo.

OroWhere stories live. Discover now