Capitolo 18

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-perché da quando sei qui non hai detto niente? Sai per quanti anni ti ho cercata?- chiese Zach osservando attentamente la figlia e sperando segretamente che si facesse restare i capelli rossi e non li tingesse nuovamente di nero. L'aveva portata in quella che era la sua camera dopo la discussione avuta con Ezekiel che, dopo aver preteso un test del DNA aveva lasciato andare i due promettendo di non chiedere più alla ragazza di fare quel maledetto rituale.

-perché non volevo dirti niente- rispose secca Imogen -mi hai rifiutata prima ancora che nascessi non credendo alle parole di mamma e non avevo intenzione di conoscerti-

-so che sono stato stronzo, questo lo ammetto, ma ti giuro che appena ho scoperto la verità non ho fatto altro che cercarti per portarti a casa con me, per conoscerti-

-ciò non cambia niente-

-potrebbe non cambiare niente per te ma per me si, so che stai bene, che sei viva- Zach sospirò -non me lo sarei mai perdonato se ti avessi persa dopo quello che è successo a Sarah-

-e io non avrei detto niente se tu non mi avessi difesa oggi non sapendo nemmeno che fossi tua figlia- si arrese a dire la ragazza distogliendo momentaneamente lo sguardo.

-avrei difeso chiunque perché so che quello che vogliono fare non porterà a nulla visto che ormai sono anni che non funziona più il trasferire poteri all'albero. Sapere che sei mia figlia mi ha fatto solo pensare al fatto che ancor di più non voglio permettere loro di portarti via da me- rispose semplicemente Zach cercando anche di avvicinarsi alla ragazza che indietreggiò fino ad arrivare al muro per evitare che il padre si avvicinasse troppo e per questo Zach si fermò sospirando.

-capisco-

-capisci cosa?- chiese Imogen incrociando le braccia al petto e vedendo lo sguardo leggermente spento del padre.

-che non vuoi avere niente a che fare con me e si deduce dal fatto che non vuoi nemmeno farti abbracciare. Non me la prendo perché so di essere stato il primo ad essere in torto, ma speravo di poter almeno abbracciare mia figlia- le spiegò e Imogen distolse lo sguardo.

-non ancora, non volevo uscire allo scoperto e l'ho fatto solo per autodifesa quindi accetta il fatto che io non voglia essere paragonata a te per un po'- gli disse Imogen sentendosi anche leggermente male per lo sguardo del padre. Non credeva che l'uomo ci tenesse così tanto a lei.

-quindi non mi chiamerai nemmeno papà?-

-scordatelo Zach- rispose secca e Zach quasi sorrise a quelle parole, per un momento gli aveva ricordato Sarah. -perché quella faccia adesso?-

-mi ricordi Sarah, sei molto simile a lei e non capisco come non sia riuscito ad accorgermene prima di questa vostra somiglianza- Imogen a quelle parole rimase immobile, sua madre le diceva sempre l'esatto opposto: assomigliava molto al padre. Per questo la ragazza non aveva fatto altro che tingersi i capelli, oltre anche a cercare di nascondersi dall'uomo dopo aver appreso della morte della madre.

-lei diceva il contrario- sbuffò Imogen distogliendo lo sguardo verde da quello azzurro del padre che le stava sorridendo. Era bello poter avere la figlia con se nonostante lei lo odiasse.

-ti terrò sotto controllo non perché non mi fidi di te ma perché non mi fido degli altri membri del consiglio e farò anche in modo che non si sappia che sei mia figlia visto che non vuoi. Non ti trattengo oltre- concluse il discorso Zach e Imogen annuì salutando con la mano il padre e scappando da quella stanza. Era certa che se fosse rimasta qualche secondo in più avrebbe ceduto alla voglia di abbracciare l'uomo e non era per niente una buona idea, non quando doveva far finta di odiarlo a morte per quello che gli aveva fatto. Si far finta visto che da quando l'aveva protetta e da quando aveva notato le buone intenzioni negli occhi del padre lo aveva quasi del tutto perdonato per quello che aveva fatto. Una parte di lei ovviamente gli avrebbe sempre rinfacciato che si era perso anni della sua vita credendo ad uno stronzo, ma il resto gli voleva bene. Stava capendo minuto dopo minuto di volergli bene.

-ehi cosa volevano?- Imogen per poco non si prese un colpo quando si trovò davanti una preoccupatissima Kaitlyn che era spuntata dal nulla a detta della mora. Mora che ci mise un po' prima di calmarsi e rispondere all'amica.

-fare una cerimonia per passaggio di potere all'albero visto che a quanto pare ho molta magia rispetto al normale ma Zach si è opposto perché potrebbe portare alla mia morte- rispose sinceramente Imogen evitando però di dire che era la figlia di Zach.

-cosa?- chiese sconvolta la rossa -voleva davvero farti fare una cosa così tanto pericolosa solo e soltanto perché sei più forte di noi? Ma sono pazzi- Kaitlyn sembrava sul punto di guerra e Imogen sorrise vedendola così preoccupata per lei.

-non fare pazzie Kait, sto bene e Zach è riuscito a farli desistere quindi non ci sono problemi per il momento. Non attiriamo troppo l'attenzione va bene?- Kaitlyn annuì a quelle parole ripromettendosi allo stesso tempo di non lasciare quasi mai da sola la sua amica per paura che quegli stronzi dei fondatori potessero avere qualche strana idea, dopo quello che le aveva rivelato il fratello stava sempre all'arta su tutto. -che ne dici di andare a mangiare qualcosa?-

-andiamo- sorrise Kaitlyn prendendo sottobraccio la ragazza e raggiungendo la mensa, mensa nella quale avrebbe trovato quello che a tutti gli effetti era diventato il suo ragazzo.

OroWhere stories live. Discover now