Capitolo 23

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-mi serve una mano- Ian guardò confuso Miles che gli aveva appena rivolto quelle parole.

-in che senso ti serve una mano? Tu non chiedi mai aiuto, soprattutto non a me- gli fece notare il castano mentre osservava attentamente il moro che aveva preso a fare avanti e indietro per la loro camera.

-ma in questo momento ne ho bisogno e posso chiedere solo a te- borbottò Miles buttandosi a peso morto non sul suo letto ma su quello di Adam e prendendo ampie boccate del profumo del rosso. -come faccio con Adam?-

-in che senso?-

-come faccio a risolvere la questione con Adam?- chiese ancora Miles guardando negli occhi il suo migliore amico -sono stufo di questa situazione che si è venuta a creare dopo il nostro litigio. Ci ignoriamo e io non ce la faccio più! La voglia di saltargli addosso si fa sempre più forte-

-dovevi pensarci prima di litigare per qualcosa di così stupido come i suoi occhiali, te l'ho già detto-

-okay ho sbagliato ma voglio rimediare anche perché dopo che Derek ha aggredito Adam per sapere dove fossi tutti sanno che non ci parliamo più e molti ragazzi gli ronzano intorno-

-Adam è un bel ragazzo ed è normalissimo che alcuni ci provino con lui-

-si ma prima non gli ronzavano intorno perché sapevano che scopavamo, adesso che sono sicuri che io non sia più nel suo letto sono attratti come gli orsi dal miele e io non voglio condividere Adam- disse convintissimo Miles alzandosi per riuscire a raggiungere l'armadio del rosso per potersi fregare come suo solito una delle sue magliette. Lo faceva soprattutto per far impazzire Adam ma anche perché gli piaceva avere le magliette del ragazzo.

-si può sapere perché sei così? Perché ti interessa tanto chi ronza intorno ad Adam?-

-perché forse Adam mi piace- ringhiò Miles che non voleva realmente rivelare quell'informazione. Odiava il fatto di averlo appena detto ad Ian anche se era il suo migliore amico ma se si comportava in un certo modo ovviamente doveva anche sapere che gli avrebbero ovviamente fatto domande.

-non sembra sai? Lo tratti sempre una merda e poi a parte i tuoi comportamenti di estrema gelosia non fai niente per farlo notare-

-forse perché ho paura di farlo notare sai? Forse non voglio che qualcuno lo scopra- borbottò Miles alzando gli occhi al cielo.

-perché hai paura? Io non ho avuto paura di buttarmi e adesso io e Kaitlyn stiamo insieme, potrebbe succedere lo stesso con Adam-

-Adam mi odia e poi siamo sempre stati solo il passatempo l'uno dell'altro e io sono stato lo stupido che si è innamorato-

-senti- Ian prese un profondo respiro -non dovrei dirtelo, non dovrei per niente dirtelo ma Adam...Adam è cotto di te da sempre. Ha accettato il vostro stupido accordo facendosi anche del male mentalmente perché ha sempre creduto per via del tuo comportamento che non avrebbe avuto nessuna possibilità seria. Ora caro mio corri da Adam e vedete di chiarirvi perché anche se non vorrei avervi a scopare tutto il giorno in camera preferisco quello a vedervi stare male per qualcosa di risolvibile- concluse il castano togliendo la maglietta dalle mani di Miles per poi spingere il moro verso la porta della loro camera per farlo uscire e correre da Adam anche se nessuno dei due sapeva dove fosse andato a cacciarsi il rosso.

-io...- Miles era completamente rimasto senza parole per quello che aveva ascoltato dal castano e ci mise un bel po' per comprendere che forse Ian aveva ragione e che doveva assolutamente correre da Adam e prenderselo prima che qualcun altro potesse inserirsi nella vita del suo migliore amico. -vado a prendermi Adam- borbottò alla fine uscendo finalmente dalla sua camera e iniziando a correre per i corridoi in modo da poter trovare il più velocemente possibile il rosso anche se si fece il giro dell'edificio per quasi un'ora buona prima di trovare il ragazzo seduto sotto l'albero sacro con uno sguardo quasi spento.

-ehi, che stai facendo?- chiese curioso Miles attirando l'attenzione di Adam che lo osservò per un po' con sguardo confuso non aspettandosi la sua presenza li.

-mi stavo rilassando un po'-

-intendo vicino all'albero sacro, hai una faccia strana-

-lo sento debole- rispose sinceramente Adam lanciando un lungo sguardo all'albero preoccupato. -più passano i giorni e più peggiora. Mi sento male al solo percepirlo sapendo di non poter fare niente-

-è stato lui a darci i poteri, certo io li ho perché i miei genitori li avevano, ma comunque ci ha scelti e ci ha fatti conoscere. Questo è il nostro mondo e vogliamo fare qualcosa per lui è vero ma non ne abbiamo le -possibilità perché non sappiamo come fare-

-già e se ci proviamo con i metodi che hanno usato per anni i consiglieri rischiamo solo di rimetterci le penne- continuò Adam ricordandosi di quello che aveva detto Imogen a lui e Kaitlyn qualche giorno prima.

-mi mancava parlare con te in questo modo- sussurrò Miles poggiando la testa sulla spalla di Adam mentre quest'ultimo si irrigidì leggermente non aspettandosi minimamente quel gesto da parte dell'altro.

-abbiamo litigato...-

-per colpa mia e mi dispiace- sussurrò Miles continuando a tenere la testa poggiata sulla spalla di Adam che si era leggermente rilassato. -ogni tanto esagero e questa volta con te ho più che esagerato per degli stupidi occhiali-

-amici come prima?- chiese Adam felice di quelle scuse da parte di Miles, non si era minimamente aspettato un primo passo da parte del moro conoscendolo.

-io proporrei qualcosa di meglio rispetto a prima- Adam a quelle parole guardò confuso Miles, voleva dirgli che chiudeva definitivamente con la questione sesso perché voleva trovarsi qualche ragazzo, e anche perché non avrebbe sopportato continuare in quel modo. -tipo che tu sei solo mio- continuò Milese guadando a sua volta il rosso con un sorriso bellissimo sulle labbra.

-cos...Miles io...-

-Adam ti voglio come mio ragazzo se non si fosse capito bene- continuò Miles serissimo mentre Adam lo guardava completamente senza parole e Miles sorrise e si sporse per baciarlo sulle labbra.

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