Oro

Capitolo 7

-stai bene? Mi sembri stanca morta-

-solo?- chiese Kaitlyn lanciando un'occhiataccia in direzione di Imogen che era poco più avanti di lei e che sembrava fresca come una rosa nonostante avesse fatto la sua stessa strada. Kaitlyn era arrivata in quella dimensione solo il giorno prima e a parte una piccola pausa per dormire in uno dei villaggi presenti nell'enorme foresta non avevano avuto il minimo tempo di riposarsi.

-non fare quella faccia Kait! Ti ho fatta andare velocemente solo e soltanto perché in questo modo siamo arrivate più velocemente alla capitale e all'albero sacro- disse la mora sorridendo mentre Kaitlyn la guardava confusa.

-siamo arrivate?-

-ovvio che si!- rispose alla domanda Imogen continuando a sorridere per poi fare solo altri cinque passi per spostarsi e permettere alla ragazza che aveva dietro di osservare con occhi stupiti prima l'enorme albero che si trovava precisamente al centro e poi il resto della città. Città che era enorme vista dalla leggere altura dove si trovavano e che permetteva di vedere perfettamente come la città si fosse andata a creare e costruire soprattutto tutto intorno all'albero sacro.

-è enorme!-

-è la capitale certo che è enorme- sussurrò Imogen anche lei sorpresa dalla bellezza di quella città. Diversamente da quanto voleva far credere lei li non ci era mai stata ed era anche la prima volta che vedeva la città dal vivo. Ne aveva sempre sentito parlare ed era anche meglio di quanto si fosse aspettata.

-sei sorpresa anche tu- notò la rossa guardandola solo per un momento prima di rimettere lo sguardo su quell'enorme città e soprattutto sull'albero. Sentiva come se ci fosse qualcosa di strano in esso, come se l'albero la stesse facendo partecipe di qualcosa ma non riusciva minimamente a capire cosa volesse realmente dirle. Molto probabilmente si stava immaginando il tutto.

-non ci sono mai stata, ne avevo sentito parlare ma a parole è tutto diverso-

-allora perché sei qui?-

-perché come ti ho detto avere dei poteri non controllati non è una buona cosa e anch'io devo imparare. Diciamo che mi sono messa in viaggio solo adesso perché aveva bisogno di compagnia- Imogen sorrise verso Kait conscia che non le stava dicendo tutta la verità. Certo aveva deciso di incamminarsi verso la capitale grazie a Kaitlyn che le era apparsa affianco altrimenti non si sarebbe ma mossa ma non era vero il fatto che avesse bisogno di compagnia. Semplicemente non voleva avere a che fare con il padre che si trovava alla capitale e un po' le dispiaceva aver mentito a Kaitlyn ma non se la sentiva di parlare di quell'uomo.

-ma tu le sai fare le magie- disse Kaitlyn ricordandosi perfettamente di quello che aveva fatto la mora in quei due giorni che si conoscevano.

-certo ma sono cosa banali e basiche che mi ha insegnato mia madre, non so fare altro e devo imparare-

-e per farlo bisogna per forza andare alla capitale? Non potevi che ne so rimanere nel tuo villaggio? Non che non ti voglia qui con me sia chiaro, senza di te sarei persa, ma mi sembra strana come cosa-

-certo che potevo restare nel mio villaggio ma per imparare bene ad usare il mio potere devo imparare nella capitale anche perché più si è vicini all'albero sacro più si è in grado di usare più potere- spiegò Imogen sospirando. -vieni, andiamo a palesare la nostra presenza-

Kaitlyn annuì alle parole della mora e cercando di resistere un altro po' con la caviglia la seguì per lo stretto sentiero che dopo pochi minuti si ampliò diventando la strada battuta principale che conduceva fino alla porta della quale dall'alto Kaitlyn non si era minimamente accorta. Attraversarono la porta senza troppi problemi ma la rossa si accorse quasi subito di come lo sguardo dei passanti iniziava a fermarsi molto spesso su di loro.

-ci guardano tutti- sussurrò Kaitlyn iniziando a sentirsi a disagio.

-è normale, tu sei sporca di fango e hai i capelli in disordine. Per non parlare della tua fasciatura di emergenza alla caviglia- le fece notare Imogen e la rossa sbuffò chiedendosi se non ci fosse un incantesimo per poter tornare almeno decente. Non le piaceva per niente avere gli sguardi di tutti addosso quando aveva quell'aspetto pietoso. -siamo arrivate all'albero, qui dovrebbe esserci qualcuno- continuò la mora guardandosi intorno. E fu allora che notò una figura dai rossi capelli che stava accompagnando un ragazzo, sempre rosso, verso l'albero. Imogen rimase ferma per un momento osservando attentamente l'uomo mentre il ragazzo spariva velocemente all'interno dell'albero.

-cos'è successo?- chiese curiosa Kaitlyn che per il guardarsi intorno aveva semplicemente notato un ragazzo scomparire nell'albero.

-il ragazzo ha preso il portale per tornare sulla terra. Probabilmente voleva tornarci ed è riuscito a farlo perché i suoi poteri si sono stabilizzati- spiegò Imogen alla rossa al suo fianco chiedendosi perché ultimamente vedeva troppa gente con i capelli rossi.

-corretto. Voi siete?- nel mentre che parlavano l'uomo si era avvicinato facendo anche mancare un battito al cuore di Imogen.

-ehm Imogen e Kaitlyn- si ridestò la mora -io sono nata qui mentre lei è arrivata dalla terra. Siamo alla capitale per imparare a controllare i nostri poteri-

-bene, io sono Zach Whitestone uno dei membri del consiglio dei fondatori e anche uno degli insegnanti per i nuovi arrivati. Se mi seguite vedrò di trovarvi una sistemazione-

-ecco- parlò per la prima volta Kaitlyn attirando su di se lo sguardo curioso dell'uomo visto che la ragazza gli ricordava qualcuno -io dovrei tornare sulla terra. Mio padre è li e io sono scomparsa nel nulla. Ha solo me!-

-mi dispiace ma non posso rimandarti sulla terra, non adesso almeno. Il ragazzo che ha preso il portale poco fa era qui da anni e sa come controllare il tuo potere. Su di te non ne sono sicuro ed è meglio non rischiare- spiegò con calma Zach mentre osservava la ragazza adombrare il suo sguardo e iniziare a guardare in direzione dell'albero triste. -avrai la tua opportunità appena inizierai a padroneggiare per bene la magia, ora andiamo-