𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐨𝐯𝐞

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𝗟o vide uscire dallo spogliatoio vestito con la tuta della squadra e il borsone a spalle, cercandola con lo sguardo; la individuò nel medesimo punto in cui lo era prima che entrasse in spogliatoio a farsi la doccia, quindi sorrise e le andò incontro.

Giada si soffermò sui capelli ancora un po' umidi e sulle fossette che gli si erano formate ai lati della bocca: poteva un ragazzo essere al tempo stesso sia figo che tenero?

«Vedo che hai già conosciuto Kristina. - esordì, vedendo la donna che sentendosi chiamata in causa fece un sorriso e un cenno del capo in segno di saluto - Remo stava parlando con il mister, tra poco arriverà. - aggiunse sempre rivolto alla donna, prima di dedicarsi totalmente alla ragazza mora lì con lui e per lui - Vieni, ho parlato di te a tutti sia prima di allenarci che dopo, scalpitano!»

Le prese la mano e la trascinò per il vialetto che portava agli spogliatoi, dove un gruppetto di tre o quattro ragazzi, presumibilmente i più legati a lui, stavano aspettandolo e nel frattempo conversando tra loro.
Quando uno di loro lo vide arrivare, fece cenno agli altri che si voltarono, sorridendo alla vista del numero 32 che si avvicinava tutto felice mano nella mano con la ragazza.

«Allora, é lei? Finalmente! - esclamò uno, rivolgendosi poi direttamente alla giovane, che realizzò essere Remo Freuler se la mente non le aveva giocato un brutto scherzo - Sai, ci ha letteralmente rotto le palle in maniera indecente dicendoci che eri qui, senza offesa eh!, ma non ne potevo più.»

Lei ridacchiò nervosa e imbarazzata, aggiustandosi una ciocca dietro l'orecchio.
«Io sono Giada. Vi conosco di vista, comunque, sapete, ehm... scrivo per l'Eco.» farfugliò.

«Aaah Pess, l'hai adocchiata a bordo campo in qualche partita per caso?!» insinuò un altro giovane prorompendo poi in una risata divertita, accompagnata di una pacca sulla spalla di Matteo, che altrettanto divertito scosse il capo.

«No Gollo, lei ha sempre fatto articoli sulla pallavolo. - spiegò all'altro, che altri non era se non Pierluigi Gollini - Visto che ci conosciamo, però, abbiamo parlato con il suo superiore e ha avuto una promozione, perciò prima o poi inizierà a scrivere di noi.»

La guardò, facendole un sorriso fiero sotto al quale Giada si sentì sciogliere. A farla uscire da quella bolla che si era formata attorno a loro due ci pensò una terza persona:
«"Ci conosciamo". - ripeté, facendo notare l'enormità della menzogna che aveva detto, Marco Sportiello, il secondo portiere che in una delle ultime sedute d'allenamento era stato il supporto psicologico di Matteo - Bella cazzata, Pess. Questa é la famosa fanciulla che ti ha rubato il cuore.»

Giada arrossì violentemente, e anche Matteo lo fece ma lei non lo vide perché impegnata a fissare il portiere che fece un passo avanti verso di lei e le sorrise.
«Matteo mi ha parlato di te per la prima volta settimana scorsa, quando ha fatto una partita da schifo e un allenamento anche peggio e gli ho domandato cosa non andasse; era preoccupato per te, per una ragazza che, come ha detto, "non sta molto bene". Ti ha tenuta, diciamo, all'oscuro da noi, ha mantenuto privata la vostra relazione, e al giorno d'oggi non é una cosa che succede spesso, eppure da quel poco che mi ha detto di te, anzi quasi nulla, e da quel tanto che conosco lui, ci avrei giurato che avrei visto una ragazza come te. Graziosa, piuttosto timida ma intraprendente, oltre che ordinaria... una ragazza semplice, in cui c'é qualcosa di grande che solo un occhio attento come quello di Matteo sarebbe capace di notare.»

«Uhm... grazie.» mormorò, rossa come un peperone.

«Hai finito il monologo, sommo poeta? - chiese divertito il quarto e ultimo giocatore lì presente, Robin Gosens - Stai mettendo in imbarazzo pure i sassolini qua a terra. Però hai ragione, il Pess ha un radar infallibile.»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 11, 2023 ⏰

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𝐅𝐀𝐕𝐎𝐋𝐄 || Matteo Pessina (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora