🌹10- prima tappa:ľospedale 🌹

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Hyunjin 

4:26

Mi sorprende che Felix sta legando la bici al cancello e mi sta accompagnando all'ospedale insieme agli altri due.

Ci avviciniamo alla reception e un impiegato con gli occhi arrossati mi sorride ma non mi chiede come può aiutarmi.

"Salve, vorrei vedere mio padre. Il signor Hwang, in terapia intensiva" Estraggo la carta di identità e la lascio scivolare

sotto il vetro per mostrarla a Jared, così dice la targhetta appuntata sul camice azzurro cielo.

«Mi spiace, l'orario di visita termina alle nove.» "Non ci metterò tanto, giuro."Non posso andarmene senza avergli detto addio.

«Non stanotte, ragazzino», ribadisce Jared, che continua a sorridere ma in modo un po' più inquietante. "L'orario di visita riprende alle nove. Dalle nove alle nove. Suona bene, no?"

«D'accordo», dico.«Sta morendo», spiega Jisung.

«Tuo padre?», mi chiede Jared, e il sorriso bizzarro di chi lavora alle quattro del mattino finalmente si spegne. «No.» Felix mi prende una spalla, la stringe. "Lui sta morendo. Fagli un favore e lascialo andare di sopra a dire addio a suo padre."

Jared non sembra molto apprezzare quel tono, e nemmeno a me fa impazzire, ma chissà dove sarei se non ci fosse Felix che si fa sentire al posto mio. Anzi, lo so dove sarei: fuori dall'ospedale, a piangere, probabilmente, rinchiuso da qualche parte nella speranza di sopravvivere fino alle nove. Cavoli, probabilmente sarei ancora a casa a giocare ai videogiochi e a cercare di convincermi a lasciare l'appartamento.

«Tuo padre è in coma», dice Jared alzando lo sguardo dal computer.

Felix sgrana gli occhi, come se fosse stupefatto. "Wow. Lo sapevi?" "Certo." Davvero, o è la sua prima settimana di lavoro,

oppure Jared sta facendo un turno da quaranta ore. :Voglio comunque dirgli addio."

Jared si dà una regolata e smette di farmi domande. Capisco la resistenza iniziale, le regole sono regole.

Seguo Jeogin su per le scale, siamo solo al primo piano ma mi manca già ľaria.

"Ti dispiace aspettare qui fuori? Vorrei un po' di tempo da solo con lui." "Okay" ripete Felix 

Spingo la doppia porta azzurra e la attraverso. La terapia intensiva è silenziosa se non per un lieve chiacchiericcio e dei bip delle macchine. I dottori lavorano a stretto contatto con Death-Cast, ovviamente, e ricevono aggiornamenti immediati sui pazienti terminali che hanno firmato il consenso. Quando arriva l'avviso le infermiere smettono di cercare di tenere in vita il paziente e lo preparano a una "morte serena": ultimo pasto, telefonate ai familiari, disposizioni per il funerale, ritocchi al testamento, un prete per preghiere e confessioni, qualsiasi cosa possano fornirgli.

Papà è qui da due settimane. È stato ricoverato dopo il primo ictus avuto al lavoro. Mi sono spaventato un casino, e prima di decidermi a dare il permesso perché le sue informazioni di contatto fossero inserite nel database dell'ospedale ho passato la notte a pregare che il suo cellulare non squillasse. Adesso finalmente mi sono liberato dalla paura che la dottoressa possa chiamarmi per dirmi che papà sta morendo, e sono felice di sapere che ha ancora almeno un altro giorno da vivere; spero ne abbia anche di più.

È immobile, le macchine respirano al posto suo. Sto per scoppiare a piangere perché papà potrebbe svegliarsi in un mondo in cui non ci sono più, in cui non potrò consolarlo. Ma mi trattengo. Mi siedo accanto a lui, faccio scivolare la mano sotto la sua e appoggio la testa sulle nostre mani. 

Detesto ammetterlo, ma trovo un po' frustrante che papà non sia sveglio in questo momento. C'era quando mia madre mi ha messo al mondo e quando ci ha lasciato, e dovrebbe es serci anche per me, adesso. Tutto cambierà per lui quando non ci sarò più.

Lascio andare la mano di papà, prendo una penna dal comodino, tiro fuori la nostra foto e sul retro scrivo, con mano incerta:

Grazie di tutto, papà.

Sarò coraggioso e andrà tutto bene. Ti voglio bene tanto così. Hyunjin 

So che devo dire addio. Non è solo perché fuori c'è Felix che mi aspetta: papà non avrebbe mai voluto che passassi il mio Giorno Finale in questa stanza, neanche se fosse stato sveglio. 

Felix

4:46

Sono seduto fuori dalla stanza del papà di Hyunjin ho il compito di dirgli che dobbiamo andare.

"Scusami. Hai finito?"

Hyunjin si alza, ha gli occhi rossi

"Sei riuscito a dirgli addio?"

"Più o meno"

Mi avvicino a Hyunjin, gli afferro le spalle, cerco di calmarlo perché trema. "Non vuole che tu stia qui, okay?" "Scusa, mi è uscita male. Dico scemenze. Non vorrebbe che tu stessi qui a perdere tempo. Dai, hai avuto la possibilità di dirgli addio, io con la mia famiglia non l'ho avuta. Mi ci è voluto troppo tempo per capire cosa dire. Sono felice per te, ma anche un sacco geloso. E se questo non basta a farti uscire, allora sappi che ho bisogno di te. Ho bisogno di un amico al mio fianco."

Usciamo dall'ospedale 

le ultime ore della nostra vita  //hyunlix//Where stories live. Discover now