🌹13- Make-A-Moment🌹

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Hyunjin 

8:32

Ci stiamo dirigendo a Make A Moment.

Qualche minuto più tardi arriviamo alla postazione di Make-A-Moment. Rufus si ferma e fotografa: EMOZIONI SENZA RISCHII La carica su Instagram a colori. 

Le pareti dietro al bancone sono metà arancione tramonto, metà blu mezzanotte, e ci sono foto incorniciate di persone che fanno cose tipo arrampicata e surf. Dietro al bancone c'è una giovane donna che avrà una ventina d'anni. 

"Benvenuti da Make-A-Moment" dice 

"Al momento c'è un'attesa di mezz'ora per la gita in mongolfiera e per nuotare con gli squali.

Io e Rufus (e gli ltri) ci sediamo e sfogliamo il catalogo. Oltre alle gite in mongolfiera e agli squali, la postazione offre paracadutismo, corse in auto, parkour, un volo con la zip line, equitazione, base jumping, rafting, parapendio, arrampicata su roccia e su ghiaccio, downhill su mountain bike, windsurf e molto altro. Mi chiedo se offriranno mai avventure di finzione, come scappare dai draghi, combattere un ciclope o viaggiare su un tappeto volante.

"Vuoi provare le mountain bike?"chiedo.

Andare in bicicletta gli piace e non c'è a acqua. "Nah. Vorrei fare qualcosa di nuovo. Che ne dici di un lancio col paracadute?"

"Pericoloso Se mi succede qualcosa di brutto, ricordati di me." Non mi stupirei se riuscissi a morire in un posto che promette avventure senza rischi. 

Paghiamo duecentoquaranta dollari a testa

"Seguitemi."

Il lungo corridoio mi ricorda il magazzino dove lavorava papà, solo che nelle cabine non c'erano urla divertite e risate. Al meno, non ne ho mai sentite. (Scherzo.) Queste stanze sembrano quelle per il karaoke, solo che alcune sono due o tre volte più grandi. Sbircio attraverso ciascuna finestra mentre procediamo, rimbalzando da un lato all'altro come la pallina di un flipper, e in ogni stanza vedo Decker con grossi occhiali. Alcuni siedono dentro auto da corsa che vibrano senza sfrecciare. Un Decker si sta "arrampicando" mentre nella stanza un impiegato passa il tempo a messaggiare. Una coppia si sta baciando in una mongolfiera sospesa a due metri, ma non nel cielo. 

La nostra non è molto grande, ci sono enormi ventole, materassini appoggiati al muro e un'istruttrice vestita da aviatore. Indossiamo attrezzature e imbracature e sembriamo tutti e tre dei cosplayer degli X-Men. Felix chiede a Jeogin di scattarci una foto. 

Sembriamo due che fanno sul serio, come se rifiutassimo di morire fino a che non avremo salvato il mondo da tutte le sue brutture.

"Posso scattarvene altre durante il lancio!"

Ci spiegano come funziona punto per punto. Indossiamo gli occhiali, l'esperienza di realtà virtuale avrà inizio e la stanza stessa avrà un ruolo nel farci sembrare tutto il più reale possibile. 

"Quando siete pronti premete il pulsante sugli occhiali e saltate" dice, trascinando i materassi sotto di noi. "Andrà tutto bene."Avvia le ventole e la stanza si riempie del rumore del vento.

"Pronto?" mima con la bocca Felix mentre abbassa gli occhiali.

Annuisco.

La simulazione comincia. Siamo dentro un aereo con il portellone aperto, e un uomo tridimensionale mi sprona a saltare nel cielo azzurrissimo. Ho paura di saltare, non fuori dall'aereo, ma nello spazio reale di fronte a me. L'imbracatura potrebbe rompersi. Felix urla per qualche secondo, mentre scende a mezzo metro da me, poi si zittisce.

Alzo gli occhiali e ho paura di trovarlo sul pavimento col collo spezzato, invece sta galleggiando, sospinto a entrambi i lati dall'aria che esce dalle ventole. Non avrei dovuto vederlo così, ma avevo bisogno di sapere che stava bene, anche se ho rovinato un pochino l'esperienza. Voglio ancora provare l'euforia che sta provando lui, per cui mi rimetto gli occhiali, con tre, due, uno e salto. Sono senza peso, mi stringo le braccia al petto come se stessi scendendo in un tunnel e non in caduta libera tra le nuvole, anche se in realtà non sto facendo nessuna delle due cose. Allungo le braccia, cerco di sfiorare i ciuffi delle nuvole come se potessi davvero afferrarli e rigirarmeli tra le mani come palle di neve.

Un paio di minuti e la magia finisce. Vedo il campo verde avvicinarsi e so che dovrei essere sollevato, siamo quasi arrivati, siamo di nuovo quasi al sicuro, ma non abbiamo corso un vero pericolo. Non è per niente eccitante. È tutto innocuo. I patti erano questi.

Il Hyunjin virtuale atterra insieme a me, i miei piedi affondano nel materasso. Mi costringo a sorridere a Felix, che ricambia il sorriso. Ringraziamo la ragazza per l'aiuto, ci togliamo

l'attrezzatura e usciamo.

"Divertente, no?"commento.

"Avremmo dovuto nuotare con gli squali" risponde Minho

"il salto, sì. Ma il resto, mah." Commenta Jisung 

"La penso allo stesso modo." Dico

"È stata una tua idea" mi ricorda Jeogin 

"Non ti faccio più decidere niente…" dice Felix 

"Scusa. Sto scherzando"

le ultime ore della nostra vita  //hyunlix//Where stories live. Discover now