Febe

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Stiamo pedalando ormai da dieci minuti, quando Anna mi fa cenno di entrare in una via poco dopo.
Ci troviamo già nella periferia e sembra tutto molto tranquillo.
Ho anche controllato più volte di non avere auto all'inseguimento.
Ci fermiamo davanti ad un cancello dove la bionda si ferma e parla al citofono.
"Ho l'auto qui, ci abita mia sorella quindi dovremmo essere tranquilli"
In un attimo si precipita un cucciolo di Labrador bellissimo, che assale completamente la ragazza mentre entrambi stiamo cercando di chiudere le biciclette.
Anna lo saluta con gioia e inizia a stuzzicarlo mentre mi godo la scena.
È incantevole.
"Si chiama Febe, ha poco più di un anno, è buona come il miele"
Febe si accorge di me e inizia a scodinzolarmi intorno mentre le lascio qualche coccola. È bellissima.

Anna
Guardare Nicolas giocare con Febe è forse la cosa più bella che potessi vedere stasera.
Mi fermo a godermi la scena per qualche minuto.
Lei sembra adorarlo.
"Vado un secondo dentro a recuperare le chiavi, mi aspetti qui con Febe d'accordo?"
"Certo, nessun problema"
Esco poco dopo, dopo aver ringraziato mia sorella.

Mi avvicino alla macchina gialla di cui vado molto fiera.
Appena la apro Febe prende il posto
nel trasportino dentro il baule, accomodandosi come suo solito.
Mi giro verso il moro che è intento a guardare l'auto.
"Che dici francesino, saliamo?"
Ridacchia anche lui e poi si accomoda al posto del passeggero.
Casa mia è fuori dalla città ma in questo modo posso permettermi il giardino e i miei spazi.

Mi mette sempre agitazione guidare con gente che non conosco in macchina e avere i suoi occhi addosso non aiuta.
"Non guardarmi"
Sento che si schiarisce la gola
"Volevo ringraziarti per l'ospitalità e per avermi aiutato in realtà"
Mi sento abbastanza imabarazzata al pensiero che veda casa mia, i miei spazi, la mia quotidianità.
Però penso sia normale anche perché non ci conosciamo.

Nic
Ci stiamo sempre più allontanando dalla città ed era quello che speravo. Vederla concentrata alla guida è molto buffo, si morde la lingua quando deve focalizzarsi sulle precedenze.

Ferma l'auto fuori da una casetta molto bella, con il giardino fuori, un porticato con sopra delle vetrate enormi.
Solo una parte della struttura appartiene a lei, ma è ristrutturata davvero bene.
Dev'essere stato un vecchio fienile una volta.
"Benvenuto nella mia dimora, dentro è piccolina ma per me basta e avanza, e anche per Febe!"
Mi sorride sornione anche se percepisco un filo di imbarazzo.
Mi fa entrare in casa prima di lei e subito inizio ad osservarmi intorno.
Ha utilizzato davvero bene gli spazi, la cucina a vista con davanti il divano, le scale con le vetrate che raggiungono la camera al piano sopra dove si trova anche il bagno.
Tutta la scalinata è abbellita con piccole piante.
"Non devi essere imbarazzata, è arredata benissimo"

Anna
Abbiamo optato per le pizze, sono esausta per poter preparare qualcosa e la tensione di prima fa la sua parte.

Faccio un giro per la casa per assicurarmi di non avere robe imbarazzanti in vista. quando torno mi trovo il moro sul divano che cerca di liberarsi da Febe. Sembra innamorata. Mi viene istintivo scattare una foto.
E lui se ne accorge.
"La cancello subito, non avevo pensato che potesse darti fastidio"
Farfuglio con fatica rossa in viso.
Lui ridacchia e mi ferma
"No anzi, vorrei averla anch'io se posso"
Rimango un po' sorpresa ma annuisco con decisione.

"Per quanto riguarda stanotte, il divano ti va troppo piccolo e l'unica soluzione è dividere il letto matrimoniale, io non mi muovo di notte e non parlo quindi per me può andar bene"
Butto fuori tutto in un colpo, sempre più color pomodoro.
Lui si alza avvicinandosi piano.
"Andrebbe bene anche se parlassi, mi stai ospitando alla fine, anzi non so davvero come sdebitarmi"
"Troveremo un modo, magari ci pensiamo domani a mente fresca"

Ad interromperci è il fattorino, che mi affretto a raggiungere
Mi aiuta ad apparecchiare e iniziamo pian piano a rompere l'imbarazzo che si era creato.

Nic
Abbiamo decisamente rotto il ghiaccio. Più andiamo avanti più nascono argomenti e voglia di chiedere.
Ho scoperto che studia lettere e anche per quello lavorare in biblioteca non le pesa.
Abita da sola da poco più di un anno dopo aver fatto un anno all'estero.
Ama la montagna e infatti appena può si rifugia lì, ha provato un sacco di sport ma alla fine alpinismo è quello che la fa stare meglio.
Penso sia mille volte meglio di me. Ha un'intelligenza spiccata, ha fatto tantissime esperienze ed è super sportiva e spericolata.
"A vederti non avrei mai pensato tutte queste cose. Le escursioni che fai, la vita che conduci.
Sei assurda e non devi imbarazzarti per la casa, sei davvero brava a gestire tutto"
Le parole mi escono senza volerlo. Gli sguardi non accennano a volersi mollare e non vorrei lo facessero.
"Sei il primo ragazzo che vede casa mia, non ho mai invitato ragazzi da me e forse questo rende tutto più imbarazzante"
Un sussurro.
Anna, cuore puro e spirito matto.

Anna
Parlare con lui è liberatorio, le parole mi escono in automatico.
Ho scoperto che dedica tutto alla recitazione ma la vita sotto i riflettori non è la sua, infatti è molto riservato.
È il secondo anno che è così conosciuto e non si è ancora abituato.
È davvero semplice come persona e per niente superficiale.
Mi ha ascoltata senza nessun tipo di giudizio.
Ha anche la capacità di farmi arrossire in un batter d'occhio, ma col buio penso non si veda.
Nicolas sei bello dentro e fuori, che casino.

Ormai le tisane sono finite.
"Okay Anna allora fammi una promessa: mi porterai a sciare qui da te prima o poi"
"Prima o poi verrai a sciare con me a patto che tu mi porterai in Francia"
Ci stringiamo i mignolini in segno di giuramento.
Restiamo con le dita incatenate qualche minuto, non sembra abbia intenzione di mollare.
Le sue iridi sono ipnotizzanti.
Che casino Maupas.

M

Nascondersi - Nicolas MaupasWhere stories live. Discover now