Autogol

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È incredibile come il gossip possa darti così tante informazioni su una persona. In questi pochi giorni è stato un ottimo alleato, anche se Nicolas è piuttosto discreto. Nel contempo sto tenendo sotto controllo anche tutte le ricerche collegate al mio nome. Non vorrei essere sbandierata ai quattro venti.

So che iniziando tutto questo mi sono buttata da sola nel guaio, però penso e spero di poter porre un certo limite.

So perfettamente che i miei giorni a Roma sono fotografati ma per ora non mi ostacolano.

Sto osservando il francesino recitare. Da lontano ovviamente.
Non l'avevo previsto, ma quando ho visto il set e poi lui, non ho resistito. È così ipnotico. Non posso sentire la sua voce e ammetto che un po' mi manca.

Il suo sguardo concentrato, le sue mani che gesticolano libere, i ricci più corti gli danno un'aria più seria. Chissà quante labbra sfioreranno le sue.

Vedo tutto fermarsi e lui dirigersi all'interno di un palazzo. Probabilmente faranno delle scene all'interno. Osservo bene intorno, i camerini, le telecamere spente, tutte le postazioni pronte al ciac.

Lampadina. Frugo nella borsa, bingo.

Mi avvicino fino ad arrivare affianco ai camerini, qualche ragazzina sembra guardarmi con entusiasmo. Spero solo nessuno mi fermi, è l'ultima cosa che voglio.

Anche il bodyguard sembra essere a conoscenza della mia identità quando gli chiedo gentilmente di appendere il foglio al camerino poco distante da noi. Poco importa, ora importa solo la sua reazione. Sorrido spontaneamente ripensando a lui. Lo sguardo perso.

O merda. Altro che sguardo perso. Tempo di mettere a fuoco che un ragazzo riccio mi sta scrutando. È appena uscito dall'edificio e non mi sta piacendo per niente quel suo modo di guardarmi. Lui sa. Merda, lui sa.

Giro i tacchi e mi dirigo verso la fermata dell'autobus il più veloce possibile. Non sarò io a farmi autogol.

Nic

L'arrivo di Damiano mi stordisce. Corre col fiatone, afferrandomi per un braccio e andando verso l'uscita.

"Anna, Anna sta qui, l'ho riconosciuta e anche lei probabilmente"

Solo al nome il mio petto sobbalza, inizio a correre con lui. Finalmente lei. Sorrido, sapevo di sconvolgerle i piani con le foto.

"Dove sta?"

"Fuori, stava fuori ma m'ha visto che la guardavo"

Non lo lascio terminare, esco probabilmente con due cuori al posto degli occhi. Cerco lei anche se so di non trovarla, devo cercarla io. Mi guardo intorno scrutando ogni particolare.

Il mio camerino. C'è la sua foto appesa, quella del Pincio. La stacco intrepido. La sua scrittura la riconoscerei anche dopo anni.

Vienimi a prendere e portami con te, più vicina di quello che credi

Rigiro la foto, quanto sei bella. Magari mi stai pure guardando e io nemmeno lo so. Devo trovarti ma non so nemmeno da dove iniziare.

"Che sta scritto?"

"Di andarla a prendere"

"E ancora così stai, dai Nicolas me fai innervosì pure a me"

Damiano mi ricorda tanto mia madre.



Nascondersi - Nicolas MaupasKde žijí příběhy. Začni objevovat