48 ore

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Le mie dita scorrono veloci tra le righe degli elenchi. Sono due giorni che sono tornata alla mia routine, alla mia normalità, alla mia casa. Ma nulla è come prima da quando è arrivato Nicolas. Mi sembra di aver lasciato un piccolo pezzo di me a Roma.

Dobbiamo ancora capire come gestire tutto, io sto imparando a non leggere determinate cose, lui sta imparando ad avere una persona al suo fianco. Dobbiamo crescere insieme.

La giornata procede lenta, cerco di studiare qualcosa nelle pause ma la mia testa sembra essere una nuvola in mezzo alla nebbia. Qualche persona sembra riconoscermi, ma lascio correre senza darci peso. Sono consapevole che se voglio Nicolas dovrò accettare determinate situazioni. Non so se sono pronta, ma so bene cosa voglio.

Stasera mandano in onda la prima puntata della sua nuova serie e gli ho promesso di guardarla, anche perchè così magari mi sembrerà di averlo accanto.

Sono sempre stata una persona molto fisica e soffro le distanze, ma io ci credo davvero in questo nuovo inizio, voglio riuscirci. Ogni volta che la porta della biblioteca si apre spero nel profondo che sia lui, anche se sono stata io la prima a frenarlo nel partire all'improvviso. Dobbiamo gestire le nostre vite, portarle avanti integrando l'altro.

Un sospiro stressato esce dalla mia bocca. Oddio ma chi mi ha fatto mettere con un attore famoso? Ma perchè mai non ho accettato la corte del vicino di casa?

Frena frena frena, ma quando mai ci siamo messi insieme? Mai. Non abbiamo mai parlato di fidanzamento anche se io l'ho dato per scontato a causa di quello che provo. Però non ne ho parlato con lui. Che penserà?

Oddio oddio. Sbatto la testa sulla scrivania, voglio evaquare la testa dai miei pensieri.

Nic

Poco più di 48 ore che non ho più intorno Anna e già mi sento disperso. Stasera trasmettono la prima puntata della mia serie, per la prima volta mi vedrà in televisione. Mi sento così stupido e allo stesso tempo agitato. Chissà cosa penserà.

Già un paio di volte ho avuto la tentazione di prendere il treno e raggiungerla, ma non posso mandare all'aria gli impegni qui a Roma. Sono certo che prima o poi però quel treno lo prendo, senza preavviso e senza pensarci.

Sono circolate le nostre foto online, era prevedibile e sono fiero di come Anna stia reagendo. Forse la mia paura era troppo precoce. So di doverla proteggere dal mio lavoro, e quando sarà il momento sarò pronto.

È partita lasciando sparsi qui a casa i suoi vestiti. Ma questo mi fa solo sentire meno solo e meno lontano. Mi sono innamorato e nemmeno me ne sono accorto. Che casino che lasci, che casino bello che sei Anna.

Per te, con te voglio tutto e niente.

Non lascio nulla a nessuno con te.

Nascondersi - Nicolas MaupasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora