Labbra viola

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"No Nic non così, devi riuscire a trovare il tuo equilibrio, il baricentro"

Siamo sulla spiaggia, mentre cerca ancora una volta di spiegarmi la giusta inclinazione.


Siamo qui da più di un'ora, ma forse cavalcare le onde non è proprio nelle mie qualità.

"Allora fammi vedere tu, buttati in mezzo alle onde"

Esausto.

Lei era sovrumana.
Indossava una muta tendente all'azzurro che le fasciava il corpo


divinamente.

Niente maglioni larghi, niente pantaloni a palazzo.

I capelli un poco umidi tendevano al riccio, due ciocche in particolare le ricadevano sulle guance ricoperte dalla crema solare.

E quei maledetti occhi che parlavano più di ogni cosa, sembravano aver vita propria.

La guardo afferrare la tavola, enorme in confronto a lei.
Si avvicina all'acqua con aria serena.

Mi avvio anch'io, voglio vederla al meglio.

Una volta in acqua faccio l'unica cosa di cui sono capace, utilizzo la tavola come appoggio.


Lei mi lancia un ultimo sguardo prima di iniziare a spingersi verso le onde.


Non sono molte e bisogna aspettare quelle buone.

Anna sembra avere una connessione con la natura, sembra accogliere tutto in modo spontaneo.

Si innalza sulla tavola, con estrema facilità.
Danza con le onde.
Fino a lanciarsi in acqua.


È poesia per gli occhi.

Anna


È pomeriggio tardo, abbiamo saltato il pranzo senza nemmeno rendercene conto.

Abbiamo goduto della compagnia delle onde fino ad ora, ma il freddo inizia a farsi sentire, data anche la bassa stagione.

Nic sembra essere a suo agio, anche se la tavola non è la sua prima simpatia.

Stiamo galleggiando in acqua, a peso morto, rilassandoci completamente.

La luce del sole è ancora viva in cielo, il vento ora è quasi nullo.


Volto lo sguardo verso il moro, accarezzando con mano l'acqua.

Il suo sguardo è verso il largo, i ricci bagnati ricadono tenui sulla fronte.


Ha un viso rilassato.

Il suo sguardo scatta sul mio.
Alza un sopracciglio curioso, quasi contento di avermi beccata a osservarlo.

Un sorriso imbarazzato si fa spazio sul mio viso, mentre lo vedo ruotare totalmente il corpo affianco al mio.

Siamo uno di fronte all'altro.


Il mio sguardo rimane nel suo, mentre con le mani continuo a giocherellare con l'acqua.

"Hai le labbra viola, sarebbe forse ora di uscire"

La sua voce esce roca, mentre i suoi occhi si muovono delicati sul mio viso.

Il mio sguardo scatta sulle sue labbra.


"Anche le tue sono violacee, te ne vuoi andare?"


Siamo vicini.


Gocce gli ricadono addosso.


Le mie mani tremano dall'istinto di toccare quei ricci perfetti.


I nostri occhi si mischiano.


Il rumore dell'acqua e nient'altro.


Riesco solo ad arrendermi al pensiero di quanto questo ragazzo sia una calamita vivente per me.

Nic


Vorrei baciarla


Vorrei avvicinarmi


Vorrei accarezzarle quelle ciocche bionde


Vorrei poter fare tanto.

I suoi occhi sereni stanno bene nei miei.


Le sue mani giocherellano con l'acqua. Avvicino le mie, sfiorando piano piano le dita.


La guardo, mi guarda.
I nostri corpi si avvicinano.


Le nostre mani intrecciate, le onde che ci cullano contro il busto.


Poggio la mia fronte sulla sua, chiudo gli occhi.


Respiro, respiro a fondo. Respiro lei.

Nascondersi - Nicolas MaupasWhere stories live. Discover now