Partita a scacchi

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Nic

Stanotte è stata lunga. I pensieri si rincorrevano nella mia mente, in cerca di un percorso logico da seguire. Ma di logico cosa c'è nei sentimenti?

Ieri sera sono passato alla stessa pasticceria e ho postato la foto del tiramisù tanto ricercato. Mi sono immaginato di averla accanto, anche se in ritardo di qualche ora.

La tentazione di scriverle è tanta. Continuo ad aggiornare il suo profilo in attesa di un suo indizio. La mia cronologia è piena del suo nome, come la mia testa d'altronde.

L'acqua scorre veloce sul mio corpo. Oggi non devo girare, ma ho l'impressione che girerò in un altro senso.

Damiano ha creato una sorta di cartina dei posti in cui è stata e in cui potrebbe andare. È peggio di una ragazza e la cosa mi fa ridere. Però il suo sostegno mi dà un grande aiuto. Le persone più vicine a me sembrano tenere ad Anna come se fossimo già qualcosa.

Ma io che ne so di quello che pensa lei, che prova lei. Ma io che ne so di quello che provo io. Forse lo so troppo bene e questo mi spaventa.

Il suo modo di attirare la mia attenzione ad essere sincero mi fa impazzire. Chi mai poteva pensare ad una cosa simile se non lei.

Lo schermo si illumina, mamma mi ha mandato un link.

Stessa foto, stesso dolce. La bella bibliotecaria e il giovane attore stanno facendo girare la testa ai fan. I due non sembrano essere stati avvistati insieme, ma cosa bolle in pentola?

Rido, cosa bolle in pentola. Una caccia al tesoro o una partita a scacchi.

Chiamo Damiano.

Cara Anna, ora tocca a me.

Anna

Le strade di Roma accolgono i miei passi veloci. L'unico modo di sfogare tutto è correre. Corro, perdendomi e controllando ogni tanto la mappa sul telefonino.

Roma, mi fai sentire grande e sola allo stesso tempo. La mia determinazione oscilla, sto facendo la cosa giusta? O mi sto illudendo?

Poi ripenso a Nic che va a mangiare il mio stesso tiramisù. E la mia corsa aumenta.

Vorrei che fosse lui a portarmici nei posti che sto visitando.

E poi succede.

I miei piedi si bloccano, il respiro affannato accompagna i miei occhi sgranati. Le mie gambe tremano. Ormai la musica nelle cuffie non la sento più, come la gente intorno che osserva curiosa.

Terrazza del Pincio è ricoperta di fogli. Di foto. Ne stacco una dal marmo incredula. Sono io.

Il mio ritratto è in mano a decine di persone, il Pincio è tappezzato di me.

La confusione mi sale, insieme alla suoneria del mio telefono. Mia sorella.

"Anna vai sulle storie di Nicolas"

Sto impazzendo. Apro Instagram, Nicolas ha aggiornato le storie. Ritrae la terrazza con le foto.

La vista da qui non è mai stata così bella

Scacco matto per Maupas, ora prova a prendermi.

Nascondersi - Nicolas MaupasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora