Francesino

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Due giorni.
Due giorni immensi, infiniti, pieni di vuoto.
Sono in vacanza ma dovrei evadere dalla città per poterlo essere davvero.
Sono uscito, ho cenato fuori ma nulla è come volevo. La mia mente è sempre lì.
Occhi che parlano e una voce narrante mi perseguitano.

Ho parlato con mamma al telefono, le ho raccontato della fuga.
Le ho raccontato anche di lei, delle mie curiosità e dei miei dubbi.
Mamma è mamma, con lei so che posso buttare fuori tutto tranquillamente.
Dice di non avete timore, di non limitare me per paura di limitare qualcun altro senza nemmeno lasciarle scelta.
Agire con cautela e consapevolezza è la strategia migliore.
Ha ragione.

Forse avevo ragione anch'io, ho bisogno di tranquillità.

Anna
Venerdì mattina. L'ultimo di una lunga settimana è poi potrò finalmente staccare la spina.
Apro il portone della biblioteca, pronta ad accogliere nuovi volti e nuove ricerche.
Anche se ultimamente la mia ricerca è sempre e solo una. O meglio dire uno.
Non posso dire di non avere sue notizie, lo ritrovo ovunque anche dove non dovrei.
Ho avuto la tentazione di guardare un film in cui recita ma poi ho preferito altro.
È solo una mia fissazione che presto andrà via con un treno diretto a Roma.

14.55
Il silenzio raccoglie le menti della biblioteca.
La mia matita scorre veloce tra gli elenchi delle consegne.
Ad interrompere la quiete è il campanello della porta al mio fianco. Un altro studente in sessione, penso.

"Signorina Anna?"
Alzo lo sguardo di getto.
Un uomo sulla quarantina mi sta porgendo un mazzo di gerbere rosa.
Rimango come congelata, per poi sbloccarmi e allungare la mano.

"Sì sono io, la ringrazio. È sicuro che non ci sia un errore?"
L'uomo si lascia sfuggire una risatina scuotendo la testa.
" metta in acqua appena riesce, sono fiori delicati. Buona giornata"
"A lei, grazie ancora!"

Lo fisso, assurdo. È reale. C'è un biglietto.

Vorrei sentirti leggere ancora,
Vorrei dormire come l'altra notte,
Vorrei fuggire ancora,
Se ti va, ti aspetto alle 17 nel labirinto dei giardini Giusti.

Francesino

Rileggo più volte. Surreale.
Il primo mazzo di fiori che ricevo.
Per non parlare del mittente poi.

Un attore mi ha appena regalato dei fiori.
Un attore mezzo francese mi ha appena regalato dei fiori.
Un attore mezzo francese nonché re dei miei pensieri quotidiani mi ha appena regalato dei fiori.

Ho tempo per riprendermi e cercare di mettere insieme i pezzi.

Mi va di rivederlo? Certamente, è da due notti che ci penso.
Sono sicura di quello che faccio? Assolutamente no, mai fidarsi di Anna.

Nascondersi - Nicolas MaupasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora