[uno]

17.1K 1K 65
                                    

Heater camminava veloce cercando di non perdere di vista suo fratello.

Erano giorni che progettava di seguirlo, per vedere dove scappava, ogni volta che a casa servivano soldi.

La ragazza indossava dei leggins e una felpa neri, le sue vans rovinate dal tempo e l'unico tocco di colore era dato dai capelli biondi che sfuggivano dal cappuccio.

Un rombo di motori e si ritrovò davanti ad una grande pista sterrata e a svariate moto che sgommavano alzando nubi di polvere.

Vide suo fratello infilare il casco. Ora aveva capito da dove prendeva tutti quei soldi. Corse verso il ragazzo bloccandolo per il braccio.

-Nate- disse la ragazza.

-E' così che guadagni tutti i soldi?- chiese cercando di mantenere la calma.

-Cosa ci fai qui Heater? Non avresti dovuto seguirmi- sbraitò il ragazzo sfilandosi il casco e afferrando la ragazza per portarla poco lontano.

-Devi andartene- continuò severo.

-Questo non è posto per una ragazzina- concluse.

Salì sulla moto e sfrecciò verso la stradina su cui poco prima altre moto correvano. Heater sapeva che suo fratello le voleva molto bene, lui però non sapeva dimostrarlo.

Sarebbe dovuta tornare a casa, ma come poteva lasciare suo fratello in un posto del genere?

Odiava essere trattata come una bambina, sembrava che a nessuno importasse il fatto che avesse già compiuto 19 anni.

Stanca e infastidita si sdraiò a terra per guardare le stelle, vicino al bosco.

-E tu chi saresti?- una voce roca alle sue spalle la fece sobbalzare.

-Come scusa?- chiese la ragazza ancora spaventata.

-Ti ho chiesto chi sei- disse il ragazzo avvicinandosi.

Con la luce dei lampioncini che brillavano dietro di lei, Heater riuscì a notare gli occhi del ragazzo che parevano quasi grigi e i capelli scuri che ricadevano leggermente sul volto.

-Heater- rispose cercando di non far trasparire l'insicurezza nel suo tono di voce.

-Sono la sorella di Nate- chiarì notando il ragazzo spaesato.

-Gli occhi sono quelli- sorrise il ragazzo sedendosi accanto ad Heater.

-Non mi hai detto il tuo nome- chiese la ragazza presa dalla curiosità.

-Non ti interessa ragazzina, fidati di me- rispose strafottente. Heater aveva sempre odiato essere chiamata ragazzina, la sminuiva, ma detto dal quel ragazzo suonava bene.

-Non chiamarmi ragazzina- Heater si sollevò ritrovandosi a pochi centimetri da lui e a quella distanza riuscì a vedere perfettamente i suoi occhi.

-I tuoi occhi sono grigi- affermò la ragazza che era stata completamente rapita da quello sguardo.

-A volte sembrano grigi, ma non sono altro che neri, neri pece- rispose.

-Come il tuo cuore scommetto, un cuore nero pece- Heater sorrise leggermente a quella frase che non era riuscita a trattenere.

-Brava ragazzina, sei sveglia- sorrise il ragazzo.

-Allora cosa ci fai qui? Ti sporcherai rimanendo sdraiata a terra- continuò lanciando qualche sassolino di fronte a lui.

-Mio fratello corre stasera e l'ho seguito, in ogni caso ne vale la pensa sporcarsi per ammirare un cielo del genere- rispose indicando il manto blu su cui milioni di puntini luccicavano.
A quell'affermazione il ragazzo sorrise guardando il volto e l'espressione innocente della bellissima ragazza che aveva di fianco.

-Hai trovato il mio posto preferito sai?- prese una ciocca della ragazza portandola dietro l'orecchio.

-Quanti anni hai?- chiese. Quel ragazzo faceva tante domande ma non rispondeva a quelle che gli venivano poste pensò Heater, ma rispose comunque.

-19 e tu?- si bloccò dopo essersi resa conto di aver posto un'altra domanda al ragazzo.

-Ma sono sicura che nemmeno la tua età potrebbe interessarmi giusto?- rise leggermente portando la mano sul viso. Il ragazzo la ammirava, ammaliato dalla bellezza di quella sconosciuta.

-23 e comunque sono Ian, ma grazie per non averlo chiesto di nuovo- disse allungando la mano verso di lei.

Si strinsero la mano sorridendo l'una all'altro e un brivido percorse i loro corpi.

-Sai è un perfetto incontro, come quelli nei libri- disse la ragazza portando le ginocchia al petto.

-Leggi molto?- chiese incuriosito.

-E' il mio passatempo preferito. Dopo quello di stare sveglia a guardare il cielo- rispose timida. Sicuramente l'avrebbe presa per una sfigata pensò.

-Non pensavo ci fossero ancora ragazze che leggono, ormai sono tutte attaccate a vestiti, scarpe e borse- scherzò lui.

-Beh non so se dal mio abbigliamento si nota, ma non sono quel genere di ragazza- rispose provocando una risata da parte di Ian.

-Si notava un pochino- disse ammiccando.

Un boato si alzò dalla folla che poco lontano stava assistendo alla gara. Heater si alzò velocemente, senza nemmeno salutare lo sconosciuto, per cercare il fratello.

Fortunatamente vide Nate che scherzava con altri ragazzi sano e salvo. Si portò una mano sul petto per cercare di calmarsi e tornò indietro. Quel ragazzo era peggio di una calamita. Voleva saperne di più.

Ian guardava la ragazza dagli occhi verdi correre verso di lui.

-Sei davvero veloce- disse portando la sigaretta alla bocca.

-Pensavo fosse successo qualcosa a mio fratello- rispose lei sedendosi. Heater non fece in tempo a girarsi che il piede si impigliò ad un ramo e cadde ritrovandosi su Ian.
Per un attimo il silenzio li avvolse. I loro respiri si fermarono e Heater poteva giurare di aver sentito anche i loro cuori fermarsi per un attimo.

Uscì dalla sua trance ricordandosi di essere ancora spiaccicata sul ragazzo.

-S-scusami- balbettò imbarazzata saltando subito in piedi. Per un attimo le loro mani si erano sfiorate e il solo pensiero rendeva Heater nervosa.

-Non preoccuparti- rise tirandosi su per poi buttare la sigaretta consumata.

-E' meglio se vai, la corsa è finita- continuò indicando con un cenno le persone che lasciavano la pista.

-Certo..- rispose imbarazzata avviandosi verso il parcheggio. Avrebbe dovuto salutarlo? Una mano si posò sul suo fianco. Heater si immobilizzò percependo il respiro di Ian vicino il suo collo.
Il ragazzo rimase per un momento fermo vicino ai capelli della ragazza per assaporare quel profumo di vaniglia.

-Tornerai domani?- sussurò. Era stata una frase quasi impercepibile.

La ragazza non si girò, percepì il sorriso prendere forma sul volto del ragazzo che si era accorto dei brividi che aveva provocato al corpo di lei.

Heater si voltò lentamente, scrutò il viso del ragazzo con i suoi occhioni verdi provocando brividi ad Ian che mai aveva visto occhi così profondi. La ragazza sorrise per poi avvicinarsi al suo orecchio.

-Non mi perderei mai una serata passata a guardare le stelle con un cuore nero pece- sussurrò.

-A domani ragazzina- disse tornando nel bosco.

Spazio autrice:
Ecco il primo capitolo! Heater riuscirà a ritornare da Ian il giorno dopo?
E tra i due nascerà qualcosa?
Se vi piace votate, commentate e se non lo avete ancora fatto leggete l'altra storia che ho scritto: ||sei il mio male preferito||
Un bacio xx💕

[Un cuore nero pece]Where stories live. Discover now