[due]

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-Nate sono tornata!- urlò Heater per farsi sentire dal fratello.

-Buongiorno- rispose Nate alzandosi ancora mezzo addormentato dal divano.

-Volevo proprio parlarti- le disse.

-A proposito di cosa?- chiese la ragazza impegnata a metter a posto la spesa.

-Di Ian- Heater per poco non fece cadere ciò che aveva in mano. Come poteva suo fratello sapere del ragazzo misterioso?

-Vi ho visti- chiarì leggendo l'espressione confusa della ragazza.

Sicuramente gli avrebbe detto detto di stare lontana da lui pensò, sicuramente era una cattiva compagnia e tutte le sue speranze si sarebbero sbriciolate in un attimo.

-Si è un ragazzo simpatico- rispose cercando di apparire serena e sforzando un sorriso.

-Già è un mio amico- si fermò come se non sapesse di preciso cosa dire

-Ma non ha una bella reputazione- si grattò il collo nervosamente. Gli occhi azzurri del ragazzo saltavano da una parte all'altra della stanza con il disperato tentativo di non incontrare lo sguardo della sorella.

Nate si era accorto dell'interesse che Heater aveva nei confronti di Ian, lei cantava solo quando era molto felice e dal loro incontro non faceva altro.

La ragazza venne colpita da quelle parole ma cercò di non far trasparire la sua delusione.

-Oh capisco..- rispose sorridendo

-Ma non preoccuparti, è stata una chiacchierata, niente di più- continuò rivolgendo la sua attenzione alla spesa.

Il fratello se ne andò senza rispondere ed Heater si sentì sollevata, non le piaceva mentire, anche se era molto brava. Quel ragazzo infatti, l'aveva completamente rapita, riusciva a percepire la sua anima fredda e le piaceva come il suo corpo aveva reagito a quel poco di vicinanza che c'era stata tra loro.

-Questa sera andrai di nuovo alle corse?- chiese la ragazza dirigendosi nella sala da pranzo.

-No, non mi piace quel posto, ci vado solo quando serve. Scusa ma ora vado a riposare- rispose Nate lasciando un bacio sulla fronte dell sorella per poi sparire dietro la porta.

Heater era intenzionata ad incontrare il ragazzo.

Nulla l'avrebbe dissuasa dal suo obbiettivo quella sera.

Arrivò al bosco e si accomodò nell'esatto punto in cui la sera prima aveva visto Ian.

-Sei ritornata- una voce la trascinò via dai suoi pensieri.

-Sono di parola- sorrise spostandosi per far posto al ragazzo.

Il silenzio tra i due durava da qualche minuto, ma non era un silenzio imbarazzante, tutt'altro, Heater non si era mai sentita tanto a suo agio.

-Paura- disse Ian girandosi verso di lei. Non glielo avrebbe mai detto ma amava guardarla negli occhi.

-Cosa?- chiese confusa.

-Di cosa hai paura- chiese divertito.

-Degli aghi- esclamò Heater ridendo.

-No davvero, di cosa hai paura? Intendo vera paura- rise anche lui per poi tornare più serio.

-Delle persone- rispose decisa.

-Come delle persone?- adesso quello che rideva era lui.

-Certo- continuò lei -Mi fa paura sapere quanto potere hanno su di noi le persone, hanno il potere di renderti felice, triste e di distruggerti. Le persone sono in grado di farti soffrire più di qualunque altra cosa-

[Un cuore nero pece]Where stories live. Discover now