[cinque]

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-Non dimentico mai i bugiardi- rispose Heater alzandosi per tornare a casa.

-Perfavore aspetta- la supplicò trattenendola per il braccio.

-Voglio che tu sia chiaro con me Ian, che cosa ti aspetti da me e cosa vuoi ottenere?- chiese esausta.

-Questa è facile- rispose sorridendo.

-Mi aspetto che tu rimana a guardare le stelle con me- sorrise. Heater pensò che in quel momento sembrava davvero un bambino ma accettò la sua offerta e si poggiò sul muretto accanto ad Ian.

-Parlami della tua ragazza- esordì Heater prese dalla curiosità.

Ian scosse la testa ridendo mentre osservava la strana ragazza che si trovava di fronte.

-Sai che non sarebbe carino raccontare della mia ragazza mentre sono qui con te vero?- chiese divertito. Hater si rese conto della sua domanda poco appropriata e sorrise.

-Hai ragione, non riesco a far a meno di dire ciò che penso- rise ancora portando la mano sulla bocca.

In quel momento Ian pensò che avrebbe voluto davvero baciarla, più di ogni altra cosa, ma si trattenne spostando lo sguardo di fronte a lui.

-So che è la mia ragazza, ma non la trovo così speciale. A dire il vero sono preso da poche cose e lei non è tra queste- disse malinconico.

-E cos'è che trovi speciale, sentiamo- chiese la ragazza in attesa di una sua risposta.

-Trovo speciale te- rispose spostando lo sguardo sui suoi occhi. Heater fu colta alla sprovvista dalla sua affermazione ma non riusciva a fermare la felicità che esplodeva dentro di lei.

Lo sguardo di Ian passava dai suoi occhi alle sue labbra e non credeva di aver mai visto cosa più bella, allungò la mano per accarezzare la guancia di Heater ma al contatto entrambi presero la scossa.

-Mi hai passato la scossa- rise la ragazza toccandosi la guancia.

Ian era divertito dalla situazione

-Penso proprio che sia stata tu a passarmela- rispose.

-Fermo non muoverti- urlò la ragazza facendolo sobbalzare.

-Che cazzo succede- rispose lui preoccupato.

Heater passo un dito sotto il suo occhio per prendere una ciglia caduta al ragazzo.

-Dio Heater mi hai spaventato a morte- disse portando una mano sul petto.

-Scusa è che volevo prenderla. Ora uniamo le dita e esprimiamo un desiderio vediamo a quale dito rimane attaccata- rispose tenendo il dito davanti il viso di Ian.

Il ragazzo non faceva questo gioco da quando aveva circa 5 anni ma adorava l'allegria e la spontaneità che Heater aveva in ogni occasione così poggiò il dito su quello della ragazza.

-Mi sento uno stupido- rise chiudendo gli occhi.

-Okey esprimi un bel desiderio mi raccomando- lo riprese Heater chiudendo gli occhi.

Una volta finito i ragazzi staccarono le dita e la ciglia rimase attaccata al dito di Ian. Heater gli sorrideva con occhi pieni di allegria e lui non potè fare a meno di sorridere. In realtà la sua fidanzata non lo aveva mai fatto sentire così bene, mentre quella ragazza, poteva ammirarla per ore e non smettere mai di sentirsi bene.

-Ora devo proprio entrare, spero tu non abbia sprecato il tuo desiderio- concluse la ragazza lasciando un leggero bacio sulla guancia del ragazzo per poi rientrare alla ricerca del fratello.

Quello che entrambi ignoravano era che avevano espresso lo stesso desiderio, le loro anime erano talmente simili da combaciare.

Heater rientrò nel locale che, se possibile, era ancora più affollato di prima. Cercò per qualche minuto il fratello e finalmente, dopo aver girato per tutto il pub, riuscì a trovarlo seduto su dei piccoli divanetti con una ragazza.

Quella ragazza era davvero bella, alta, magra e con dei lunghi capelli neri.

-Heater- esclamò il fratello vedendola arrivare.

La sorella accennò un sorriso tornando ad osservare la misteriosa ragazza facendo capire al fratello di doverla presentare.

-Oh giusto- disse portando una mano sulla fronte.

-Heater, lei è Hanna la ragazza di Ian e Hanna lei è Heater, mia sorella- disse incitando la sorella a porgere la mano per salutarla. Heater fece come le aveva detto il fratello e cercò di nascondere il suo stupore nel trovarsi davanti proprio la ragazza del suo amato sconosciuto.

-Piacere- disse una volta uscita dalla sua trance sfoggiando il suo sorriso migliore.

-Piacere mio- rispose Hanna.

-Ti avevo già vista parlare con Ian. Strano lui non chiacchiera molto con le altre ragazze- continuò ridacchiando.

Heater sorrise incapace di rispondere, fortunatamente però il fratello cominciò a parlare.

-Beh io e Heater torniamo a casa, ci si vede- disse lasciando un bacio amichevole alla ragazza. Heater si limitò a sorridere e girarsi per seguire il fratello, ma qualcuno le afferrò la felpa.

-Ma cosa..- non riuscì a finire la frase poiché si accorse che era proprio Hanna a tenere il lembo della sua felpa.

-Ian non parla molto, ma poco importa, stagli lontana chiaro? Posso essere davvero poco simpatica e non credo che tu mi voglia vedere mentre sono arrabbiata- ammiccò per poi andarsene.

Heater si girò ritrovandosi di fronte il moro di cui stava parlando la spilungona.

-Tutto bene?- le chiese premuroso.

-No- rispose fredda la ragazza.

Heater tirò su il cappuccio della felpa e seguì suo fratello in auto.

Ogni volta che lei ed Ian si riavvicinavano qualcuno riusciva a rovinare tutto.

I suoi pensieri furono bloccati dal suono di un messaggio. Heater prese il telefono per controllare

'Vediamoci alla stazione vicino casa tua, ultima panchina, quella sotto le stelle. Ti aspetto, il mio desiderio deve ancora avverarsi ricordatelo.

-tuo Ian x'

Spazio autrice:

Ecco il nuovo capitolo aaaahhh

Adoro Ian e Heater😍

Comunque commentate, votate e leggete la mia storia: sei il mio male preferito||

Un bacio xx💕

[Un cuore nero pece]Where stories live. Discover now