[quindici]

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-Nate!- Heater chiamava, da più di 10 minuti, suo fratello dalla cucina.

-Nate dove cavolo sei?- sbuffò salendo le scale.

Aprì la porta della camera trovando suo fratello a dormire. Infastidita afferrò il bicchiere d'acqua che si trovava sul comodino rovesciandolo in testa al ragazzo.

-Ma che fai- strillò saltando letteralmente fuori dal letto.

-E' da un'ora che ti chiamo, perchè non abbiamo più la corrente?- domandò arrabbiata.

-Oh..- sospirò.
-Questo mese potrei non essere riuscito a pagarla- sussurrò grattandosi il retro del collo.

-Nate..- pronunciò il suo nome avvicinandosi al fratello allacciando le esili braccia intorno al suo busto.
-So che non vuoi, ma abbiamo bisogno di soldi e devo trovare un lavoro- continuò poggiando la testa sul petto del fratello.

Nate sospirò frustrato ricambiando l'abbraccio della sorella.

-Qualcosa che non ti faccia stancare troppo Heater, non voglio che tu ti sforzi troppo lo sai- le lasciò un bacio sulla fronte mentre Heater annuiva.

-Ma è tardissimo- esclamò osservando la sveglia.
-Ti va se andiamo a mangiare fuori?- le sorrise mentre raccoglieva le lenzuola ormai fradice.

-Certo, io sono già pronta, ti aspetto giù- disse lei per poi correre al piano di sotto.

Heater era felice di poter aiutare il fratello che, da sempre, manteneva entrambi. Non le piaceva sentirsi un peso e non le piaceva non poter aiutare Nate.
I suoi pensieri furono interrotti dall'arrivo del fratello nel piccolo salottino.

-Andiamo?- le chiese facendo un cenno con la testa verso la porta.

Solitamente i due andavano a mangiare sempre nella stessa pizzeria, ma quel giorno la strada le sembrava non finire più.

-Nate, per la centesima volta, posso sapere dove andiamo?- gli chiese esausta poggiando la testa al finestrino.

-Siamo arrivati, guarda è qui- le indicò un locale poco distante per poi fermare l'auto.

-Dai scendi- la esortò sorridente.

Heater aprì lo sportello scendendo dall'auto mentre, sospettosa per lo strano comportamento del fratello, si guardava intorno.
Fu questione di secondi prima di sentire la macchina dietro di lei riaccendersi.

-Scusa sorellina, ma sto dalla sua parte- le urlò dal finestrino aperto ripartendo.

-Nate!- urlò a sua volta la ragazza, accorgendosi purtroppo che l'auto era già lontana.

Pensieri su un possibile omicidio attraversarono la mente di Heater che, come una stupida, era caduta nello stupido scherzo del suo altrettanto stupido fratello.

Lo chiamò al cellulare, decidendo poco dopo, di sforgarsi semplicemente con la segreteria visto che Nate si rifiutava di risponderle.

-Sei un enorme, gigantesco deficiente Nate, te lo giuro appena arrivo a casa ti uccido. Ma che ti è pres- le parole all'improvviso le morirono in gola quando, dopo essersi voltata, si ritrovò davanti quel ragazzo che le aveva sconvolto il cuore.

Gli occhi erano sempre gli stessi, forse più spenti, i capelli corvini erano come al solito in disordine, il sorriso era lo stesso di sempre e sul mento aveva un accenno di barba. Con quella vicinanza Heater poteva percepire il famigliare odore di menta e tabacco mischiato al forte profumo del suo dopo barba.

'Devo essere pazza se mi manca ogni minima cosa di lui' pensò analizzando ogni particolare del ragazzo di fronte a lei, voleva prepararsi al fatto che quella potesse essere l'ultima volta che lo vedeva.

-Tu..- sussurrò lasciando cadere le braccia sui fianchi.

-Non è stata colpa sua, ho costretto io tuo fratello, anche se lui ha approvato- ridacchiò avvicinandosi ad Heater.

-I-ian- balbettò nervosa
-Questo non è giusto, tu dovresti stare con la tua fidanzata, perchè lei è incinta e tu, ed io, cioè- gesticolava nervosa e imbarazzata balbettando frasi di poco senso.

Ian alzò gli occhi al cielo divertito ed anche leggermente irritato dal comportamento della bionda che non aveva intenzione di smettere di parlare, così con un passo si ritrovò vicino al volto di Heater e la baciò.

Era un bacio dolce, senza permesso, un semplice contatto che sembrava così giusto, persino agli occhi della bionda che, allacciando le mani dietro al collo di Ian, ricambiò il gesto.

-Mi piace farti smettere di parlare in questo modo- sussurrò Ian ridacchiando.

-Anche a me- rise a sua volta la ragazza.

-Basta rimanere distanti Heater- le accarezzò una guancia con le nocche mentre il suo sguardo passava dagli occhi alle labbra rosee della ragazza.

-Ma tu sei- cominciò a parlare la bionda.

-Innamorato di te- la interruppe.

-Innamorato di te e single da esattamente una settimana- le sorrise ancora notando l'espressione confusa formata sul viso della ragazza.

-E il bambino?- gli chiese ancora più confusa.

-Diventerò papà, ma non amo più Hanna..- le rispose allontanandosi leggermente.

-E capirò se magari non vorrai stare con me per il bambino-

-Anche io- fu Heater ad interromperlo questa volta.

-Anche tu cosa?- le chiese.

-Anche io sono innamorata di te, e non mi importa se diventerai papà, perchè, beh sono innamorata di te- rispose semplicemente alzando le spalle.

Ed Ian la baciò di nuovo, e non gli importava di essere nel bel mezzo del marciapiede, non gli importava nemmeno dei passanti che li fissavano, adesso potevano stare insieme e non c'era cosa più importante.

-Ian- lo richiamò sorridendo.

-Dimmi- sorrise.

-Vuoi essere il mio ragazzo?- rise divertita.

-Non mi farei scappare questa occasione per nulla al mondo- annuì lasciandole un dolce bacio a fior di labbra.

-Allora andiamo- continuò prendendole la mano.

-Dove vuoi andare?- gli chiese aggrottando la fronte.

-A mangiare, non hai idea della fame che ho- sorrise.

Perchè le persone si innamorano in modi misteriosi e decisero, in mezzo secondo, quello che da una vita già si sapeva, che erano fatti per stare insieme.

'Le incontri per caso le persone speciali' pensava Heater osservando il moro che le camminava di fianco, con la sua solita espressione apatica e la solita sigaretta tra le labbra.

Perchè era realmente così, le incontri per caso ma poi scopri che ne avevi bisogno, poi scopri che non era un caso. E quei due avevano bisogno l'uno dell'altra più di ogni altra cosa.

Spazio autrice:
Riemergo dopo troppo tempo, mi avevate data per dispersa ehhh
Invece no, sono solo in vacanza e davvero, non ho un secondo libero per scrivere visto che sono sempre fuori casa! Perciò dovete essere pazienti e anche se sparisco giuro che ritorno D:
Nella mia mente mi sembrava un bel capitolo, dopo averlo scritto spero che sembri anche a voi un bel capitolo.
Vorrei solo farvi notare il romanticismo di Ian che interrompe un bel momento per andare a mangiare, dio, sono io in versione maschile!
Come sempre fatemi sapere che ne pensate e se anche voi siete in vacanza capitemi.
Un bacio xx💕
(Mi ritiro negli abissi dell'oceano)

[Un cuore nero pece]Where stories live. Discover now