[quattordici]

9.1K 671 54
                                    

Molti non riescono a capire cosa si prova a perdere una persona. Non è accettabile pensare che proprio quel ragazzo che riusciva a farti provare delle emozioni così forti, ora debba stare lontano da te.

Ed era questo che Heater provava, perchè aveva cercato di convincersi del contrario. Era tornata a casa con un sorriso stampato sulla faccia, si era fatta una doccia e si era cambiata, 'sii forte, puoi farlo' si ripeteva, ma mentre piegava i vestiti di Ian eccola lì, quella sensazione di vuoto che ti assale, la sensazione che arriva quando realizzi che realmente hai perso una parte di te.

E quella sensazione era arrivata forte e chiara ad Heater, non riusciva ad illudersi, ci aveva provato, ma non ci riusciva.

Ed è così che aveva trascorso la sua giornata, a pensare e ripensare, a cercare di rimanere in piedi e di non crollare, anche se dentro di lei già si scatenava la terza guerra mondiale.

Il rumore dei singhiozzi riempiva la sua stanza, che in quel momento, per la ragazza che si ritrovava accovacciata con le spalle al muro, sembrava davvero opprimente.

-Heater..- suo fratello entrò all'improvviso. La guardò per un momento, e gli sembrò di rivederla quando era piccola e lui le curava le ferite perchè doveva proteggerla, questa era stata la loro promessa da piccoli, di proteggersi.

Come si può proteggere una persona che sta crollando dentro? Questo si chiedeva Nate in quegli istanti di silenzio, spezzati solo dalle lacrime che rigavano il volto di Heater.

-L'ho perso, per davvero- singhiozzò passandosi la manico sotto gli occhi per cercare di asciugare le lacrime.

Ed Heater era crollata, era crollata così bruscamente che i suoi frammenti avevano colpito persino Nate, e anche lui soffriva, anche lui riusciva a percepire il dolore della ragazza.

-Piccola, ci sono io- si accovacciò stringendo il corpo della sorella tra le sue braccia. Magari non ci sarebbe riuscito, ma Nate voleva provare a rimettere insieme i frammenti di Heater con quell'abbraccio, doveva semplicemente provarci, perchè è così che si fa.

-Fa male- sussurrò contro il petto del fratello. I singhiozzi si erano calmati, ma lui continuava ad abbracciarla ed accarezzarle i capelli lasciando dolci baci sulla sua fronte. Tante di quelle volte si erano salvati a vicenda.

Perchè magari quei due non se lo dimostravano spesso, ma Nate avrebbe ceduto la sua anima al diavolo per la sorella e viceversa.

-Lo so, ma ci sono io va bene? Insieme superiamo anche questa- le rispose alzandola e sorridendole tristemente.

Heater annuì sorridendo, solo suo fratello era in grado di farla stare bene, solo lui in quel momento avrebbe potuto salvarla.

-Mangiamo qualcosa, hai passato tutto il giorno chiusa qui dentro non è vero?- le chiese asciugando le guance pallide della bionda.

-Si, scusa- lo abbracciò di nuovo, circondandogli il petto, e si sentiva a casa.

Passarono così la serata, vicini a sorreggersi l'uno con l'altra. Nate riuscì anche a farla ridere, e non c'era cosa più bella per lui in quel momento, perchè vederla felice faceva felice anche lui.

Anche da piccoli erano inseparabili, non avevano una foto singola, erano sempre Heater e Nate, e solo in quel momento si resero conto che anche se si allontanavano, nulla poteva dividerli, in un batter d'occhio ritornavano inevitabilmente quelli di prima, quei due bambini che piangevano se qualcuno li separava.

La mattina successiva Heater si svegliò tardi, di notte era rimasta sveglia a causa dei tuoni, finchè non si era intrufolata nel letto del fratello, che dopo qualche lamentala, per il fatto di averlo svegliato, le aveva concesso di rimanere.

Tornò in fretta in camera sua per rendersi presentabile e ciò che vide le provocò un colpo al cuore. Sul suo letto c'era un semplice aeroplanino di carta, ma lei sapeva bene chi era l'unico che avrebbe lanciato nella sua camera una cosa del genere.

Dentro di lei sentimenti contrastanti facevano a pugni, la felicità nel vedere che Ian si interessava a lei e il dolore per la consapevolezza che, con quel bambino, doveva soltanto farsi da parte.

Si avvicinò lentamente, come se quel pezzo di carta potesse esplodere da un momento all'altro, e forse se qualcuno l'avesse vista l'avrebbe presa per pazza. Aprì il foglio di carta e lesse.

Spero che tu non dicessi sul serio, sto male Heater, senza di te fa male.
Questo non cambia nulla e lo sai bene. Spero che tu non stia troppo male, anche se ti conosco, e so che sei a pezzi forse quanto me.
Non pensiamo subito al peggio, va bene? Risolverò tutto, promesso.
Ah, dimenticavo, buongiorno ragazzina..
(Spero di aver centrato la tua finestra e non quella di tuo fratello, nel caso: era tutto uno scherzo amico, a te il buongiorno però non lo dico, ciao.)
-tuo Ian.

E ad Heater scappò una risata, una di quelle che non puoi controllare, perchè nonostante le insicurezze, quel 'promesso' alleviava il senso di vuoto della sua anima, e quel semplice foglio di carta le faceva come riprendere vita.

Spazio autrice:
Ehhhh non lo so cosa ho scritto, volevo solo parlare del rapporto tra Heater e suo fratello, che sarà di fondamentale importanza nella storia.
Nel prossimo capitolo ci sarà il primo incontro tra Heater ed Ian dopo la rivelazione, che succederà? Tan tan taaaaan.
Lo so, è un capitolo un pò inutile, colpa mia D:
Perdonatemi se non aggiornerò per molto dopo questo capitolo, ma sono partita e qui non c'è linea nemmeno a pagarla oro, per non parlare del fatto che sono sempre fuori casa. Qualcuno mi riporti alla civiltà.
Come sempre se vi va commentate e votate, visto che ve lo dico ogni santissima volta, quanto vorreste uccidermi da 1 a 20?
Baci xx💕

[Un cuore nero pece]Where stories live. Discover now