[quattro]

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Heater si svegliò tardi quella mattina e, dopo essersi assicurata che in casa non ci fosse nessun altro oltre suo fratello, decise di scendere.

Quel giorno era di ottimo umore vista la serata trascorsa con Ian ed era certa che nessuno avrebbe potuto rovinare quel giorno tanto perfetto.

Heater non sapeva però che suo fratello la stava aspettando in cucina proprio per parlarle del ragazzo che aveva iniziato a "frequentare".

-Buongiorno- disse Heater sorridente.

-Dobbiamo parlare- rispose il fratello totalmente serio.

-Di cos- la ragazza non riuscì a terminare la frase visto che Nate la interruppe.

-Ti ho vista ieri con Ian, ti avevo detto che non povevi continuare a vederlo- disse alzandosi per posizionarsi di fronte alla ragazza.

-Sai che odio quanto fai così Nate, ho 19 anni, so badare a me stessa e comunque è un bravo ragazzo- rispose incrociando le braccia sul petto.

-Ti dico che non è una bella persona- continuò il fratello.

-Ma se è anche tuo amico!-esclamò arrabbiata Heater, non riusciva a capire il perché di tutta questa ostilità da parte del fratello nei confronti di Ian.

-Essere amici è diverso Heater. Dimmi, ti ha per caso detto di essere fidanzato da più di 3 anni? E ti ha detto di avere 25 anni?- sbottò fuorioso.

La ragazza era rimasta senza parole. Ian non le aveva assolutamente accennato di essere fidanzato e aveva mentito anche sulla sua età.

-Non ci credo- sussurrò confusa.

-Beh dovresti credermi invece, voglio solo il meglio per te, è per questo motivo che ti ho detto queste cose- concluse lasciando un bacio sulla guancia della sorella.

Nate si era accorto dell'interesse di Heater nei confronti del suo amico, era difficile non notarlo, ma sapeva anche che Ian era fidanzato da parecchio tempo, ed era più grande di quanto sicuramente aveva detto a sua sorella.

Heater era davvero infuriata, l'aveva presa in giro, e si sentiva stupida ad essersi fidata di un ragazzo che non conosceva minimamente. Afferrò il telefono e cominciò a digitare un messaggio da inviare al bugiardo.

'Caro Ian (sempre che questo sia il tuo vero nome) grazie della bella serata, mi stavo solo chiedendo se la tua ragazza, con cui stai da parecchi anni, avesse gioito della nostra bella uscita. Sei solo un povero bugiardo e sinceramente mi fai pena. Mi sono fidata e ho fatto male. Ah e un ultima cosa, sono davvero dispiaciuta per la morta della tua maestra di matematica che, evidentemente, non ti ha insegnato la differenza tra 22 e 25 anni. Va a farti fottere, con disprezzo xx

-Heater'

Inviò il messaggio soddisfatta del risultato per poi prepararsi alla sua corsa mattutina.

Un'ora dopo uscì di casa con le cuffiette nelle orecchie e cominciò a correre intorno all'isolato, al secondo giro notò sulla panchina un bigliettino che in precedenza non c'era.

Si poggiò sulla panchina per riprendere fiato e cominciò a leggere.

'Non volevo raccontarti cazzate, ma ero interessato a te e per questo motivo non ho detto nulla..

ps. sei davvero carina mentre corri. Con affetto, tuo Ian. (che tra l'altro, è il mio vero nome te lo assicuro!)'

Heater si guardò attorno e lo vide poggiato ad un albero più giù che le sorrideva. Gli sorrise acida a sua volta per poi accartocciare il bigliettino e buttarlo a terra.

Il ragazzo scosse la testa divertito ritornando alla sua auto per poi partire.

Heater una volta rimasta sola tornò indietro, raccolse il biglietto e sorrise rileggendolo, avrebbe conservato quel biglietto, lui aveva mentito per non perderla. Era così bello leggere quel: tuo Ian.

Ritornò in casa per farsi una doccia quando uscì dalla vasca venne richiamata dal fratello.

-Cosa c'è?- chiese scocciata mentre tamponava con un asciugamano i capelli lisci come spaghetti.

-Stasera devi venire con me ad una festa- rispose il fratello.

-Cosa? Io non vengo alle feste- Heater non era una festaiola, ne una che beveva e di certo non aveva intenzione di iniziare quella sera.

-Vengono per ritirare i soldi e non li ho, perciò non puoi farti trovare in casa- concluse il fratello lasciandola lì con l'amaro in bocca.

Odiava il fatto che suo fratello dovesse tutti quei soldi a tipi poco affidabili come quelli che frequentava, proprio per questo motivo Heater era rimasta sorpresa del fatto che Nate le avesse vietato di uscire con il suo bellissimo sconosciuto.

Heater tornò in camera per prepararsi, asciugò i capelli, si truccò leggermente e si vestì con degli jeans neri strappati, una maglia bianca, il suo giacchetto di pelle e i suoi anfibi.

Una volta pronta afferrò il suo telefono e notò un messaggio.

'Mi dispiace, dico davvero. Non volevo mentirti, ma sei come una calamita per me. Adoro le persone spontanee sai?

Con affetto, tuo Ian.'

Sorrise di nuovo rileggendo quel messaggio ma decise di mantenere la sua posizione, non l'avrebbe passata liscia.

'Caro Ian, mi hai deluso, anche tu mi incuriosivi, la tua aria misteriosa mi attira non c'è dubbio ma non sei come credevo, pensavo fossi diverso e invece sei come gli altri. Comunque apprezzo i tentativi. Con leggermente (ma proprio leggermente) meno disprezzo, non tua Heater.'

Nuovamente soddisfatta del suo messaggio inviò e chiuse la borsa raggiungendo suo fratello, per tutto il viaggio, silenziosamente, la ragazza sperò con tutte le sue forza di incontrare Ian alla festa.

-Stammi vicina- le disse Nate prima di trascinarla dentro.

Nella sua mente Heater giunse ad una conclusione: quello non era un locale, era una massa di gente immersa in una nube di fumo che stava uccidendo i polmoni della ragazza.

Gli occhi di Heater saltavano da una parte all'altra del piccolo locale in cerca di Ian con scarsi risultati.

-Bene, io vado a cercare un pò di ossigeno- urlò la sorella nell'orecchio di Nate.

-No no tu non vai proprio da nessuna parte- rispose il fratello.

-Nate, questi strilli non sono le persone che si divertono, ma le urla disperate dei miei poveri polmoni che vanno alla disperata ricerca di aria incontaminata o perlomeno respirabile- disse per poi scappare fuori da quel locale.

Era certa che avrebbe dovuto buttare i suoi vestiti ormai impregnati dalla puzza di fumo e alcool. Stanca si rifugiò sul muretto all'esterno della discoteca per guardare le stelle.

- Sono offeso, hai già dimenticato il tuo compagno di stelle?- una voce conosciuta sussurrò vicino al suo orecchio provocandone brividi lungo la spina dorsale. Era davvero troppo vicino pensò Heater.

Spazio autrice:

Ecco qui il nuovo capitolo!

Che succederà ora che Heater ha scoperto la relazione di Ian? Continueranno a "frequentarsi" comunque?

Commentate e votate mi raccomando, per chi non l'avesse ancora fatto poi andate a leggere la mia storia: Sei il mio male preferito||

Un bacio xx💕

[Un cuore nero pece]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora