Parte 7 - "Non riesci a portarmi rispetto?"

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Lorenzo si è guardato attorno, un po' stordito dalla conversazione di poco prima. Non sapeva come lei avesse scoperto tutta la verità, ma non poteva certo darle torto se aveva lasciato Nicola.
"Avrei dovuto fermarlo quando ne avevo occasione" ha mormorato confessando tutto quanto ad El-Sharawy dopo l'allenamento. "Sai come sono fati Zale e Nico, non ti avrebbero comunque dato ascolto e alla fine sarebbe finita lo stesso in questo modo" lo ha consolato il Faraone. "E poi tu non c'entri niente, non ti accollare responsabilità che non sono tue" ha aggiunto mentre si preparava a tornare a casa.
Lorenzo ha annuito con poca convinzione, poi è uscito dallo spogliatoio per trovare Zalewski. "Allora? L'hai convinta?" ha chiesto trepidante il ragazzino non appena lo ha visto avvicinarsi. Il capitano ha esitato: non poteva spezzargli il cuore dicendogli che la fine di quella relazione era soltanto colpa sua, doveva inventarsi qualcosa.
"Non c'è stato molto da fare Nick, mi dispiace" ha risposto con aria mesta. Negli occhi vispi di Nicola si è affacciato un velo di delusione. "Non ci pensare. Domani inizia il campionato e dobbiamo concentrarci solo su quello" ha aggiunto il capitano stringendolo in un abbraccio impacciato.

Lorenzo, nonostante l'ora tarda, continuava a rigirarsi nel letto senza riuscire a prendere sonno. Il giorno successivo lo attendeva una partita importante, ma anzi che essere in ansia per quello, la sua mente era concentrata su qualcos'altro. Non riusciva a non pensare al confronto di quel pomeriggio con Francesca che lo aveva turbato davvero. Con la sua voce e i suoi modi bruschi voleva dimostrarsi distaccata ed indifferente, ma nei suoi occhi verdi era riuscito a cogliere quanto in realtà quella stupida scommessa l'avesse ferita. Vi aveva letto la frustrazione, la tristezza e l'umiliazione di una ragazza che si è sentita usata e non riusciva a pensare ad altro.
Ha acceso il telefono e ha cercato il suo nome su Instagram per controllare il suo profilo: qualche foto in vacanza, qualcuna con gli amici e una o due in sala prove. Tra le storie in evidenza c'era invece ciò che sperava di trovare: i video delle sue esibizioni live, in cui cantava sui palchi di qualche locale di periferia come se si trovasse all'Ariston di Sanremo.

Francesca guardava una serie Netflix sdraiata nel suo letto senza alcun interesse. Sarebbe dovuta andare a dormire, ma il sonno tardava ad arrivare. Ad un tratto però, una notifica di Instagram ha attirato la sua attenzione.

"lorepelle7 vuole inviarti un messaggio"

"Che palle questo" ha pensato la ragazza aprendo i direct. Lorenzo le chiedeva nuovamente scusa per il comportamento infantile dei suoi amici e si dichiarava dispiaciuto per quanto accaduto.

"Grazie, ma come ti ho già detto delle tue scuse non me ne faccio molto" ha risposto senza pensarci troppo.
Lorenzo era irritato ma, inspiegabilmente, una vocina nella sua testa lo invitava a continuare quella conversazione assurda in cui lui si scusava con una sconosciuta per qualcosa che non aveva neanche fatto.

"Tu non riesci proprio a portarmi un minimo di rispetto eh?" le ha chiesto con un sorriso amaro sulle labbra. Leggendo quelle parole le dita di Francesca hanno incominciato autonomamente a digitare sulla tastiera:
"Mi pare che il primo a non avermi portato rispetto quella volta in mensa sia stato tu o sbaglio?".

"Vabbè che c'entra, mi sono incazzato perché avevo i pantaloncini puliti e mi hai versato addosso il caffè bollente" si è giustificato il capitano ricordando quanto fosse stato odioso in quell'occasione.

"Scusa eh se sono inciampata, non tutti sono perfetti come te" ha risposto ironica Francesca che ci prendeva gusto a stuzzicarlo anche in chat.
Hanno parlato per un po', lanciandosi frecciatine e sfottendosi a più non posso.

"Ma come mai un precisino come te è ancora sveglio a quest'ora la sera prima della prima del campionato?" ha domandato la ragazza quando ha letto sull'orologio le due e mezza.

"Ti immaginavo a letto in un pigiama da pensionato fin dalle nove" ha aggiunto.

"Mado che pervertita! Non ti pare troppo presto per fare pensieri su di me nel letto😏?" ha risposto Lorenzo per provocarla.

Francesca è arrossita e ha ringraziato che tutto ciò fosse accaduto online e non dal vivo perché altrimenti non avrebbe retto l'imbarazzo. In realtà non credeva che il severo capitano della Roma potesse nascondere un lato ironico e divertente, perché quello con cui stava chiacchierando in chat sembrava una persona del tutto diversa dal solito rompipalle pignolo.

"Non farti strane idee che sennò potresti rimanere schiacciato dal tuo enorme ego. E comunque penso ti sia sfuggita la parte del pensionato" ha ribattuto dopo qualche secondo di riflessione per non dargliela vinta.

"Mo' però vado a dormire, sennò domani non ce la faccio manco ad alzarmi" ha risposto il capitano con uno sbadiglio.

"Mi toccherà versarti addosso un altro caffè allora" ha inviato Francesca facendolo ridere più del necessario prima di aggiungere: "Buonanotte pignolo rompipalle".
"Buonanotte ragazzina pervertita" ha concluso lui prima di spegnere il telefono e chiudere finalmente gli occhi.

Quando il simbolo che la informava che fosse online si è spento, Francesca ha riletto quella chat, piena di insulti e battutine, sorridendo come una scema davanti allo schermo. Quel ragazzo divertente e sfacciato era totalmente diverso dal giocatore fissato con le regole e concentrato solo su se stesso che aveva conosciuto durante il ritiro in Portogallo. Non sapeva cosa gli fosse scattato nella mente, ma aveva fatto un cambiamento davvero notevole. Se fosse stato così anche nelle settimane precedenti sarebbero potuti sicuramente diventare amici, ma lui aveva preferito evitarla e criticarla per qualsiasi cosa e starsi antipatici le era sembrata l'azione più naturale da compiere.
Forse però lo aveva giudicato male, forse doveva dargli un'altra chance.
Ha aperto il suo profilo e ha dato un'occhiata alle sue foto: dalla prima all'ultima non ce n'era una in cui non avesse un pallone tra i piedi o la maglia della squadra addosso.
Per lui la Roma doveva essere davvero tutto. Quegli occhi marroni e profondi, fotografati nei momenti in cui osservava i suoi tifosi urlare il suo nome dagli spalti, brillavano allo stesso modo in cui facevano i suoi quando saliva su un palco con il microfono in mano per condividere con gli altri il suo bisogno di cantare.

Forse, in fondo, non erano così diversi e sarebbero anche potuti andare d'accordo, perché in entrambi ardeva il fuoco della passione, tanto indomabile quanto affascinante.

Hey💕
Ecco qui il nuovo capitolo!
Che ne pensate di questa storia? Vi sta piacendo? Avete qualche suggerimento?
Come sempre vi ringrazio per l'attenzione e attendo, se vi va, i vostri commenti che mi fanno sempre tanto piacere💕🥰

I brividi mi vengono❤🧡 ~Lorenzo Pellegrini~ ❤🧡Where stories live. Discover now