Parte 19 - "Che è quella faccia Lollo?"

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Lorenzo ha provato a chiamarla per tutto il weekend, ma senza mai ricevere risposta. Lunedì mattina, arrivato a Trigoria, ha provato a cercarla per poterle parlare, poterle chiedere scusa, ma è venuto a sapere che si era presa qualche giorno di ferie e che quindi non sarebbe venuta.
Era distrutto. Continuava a pensare a quanto si fosse comportato male e a quanto fosse stato uno stronzo a trattarla così poco prima di un evento che avrebbe potuto cambiare la sua carriera e la sua vita. L'unica cosa che lo faceva stare meglio era la consapevolezza che, nonostante la sua scenata, l'esibizione fosse stata comunque un successo. Aveva visto migliaia di volte il video pubblicato dal locale su instagram ed era rimasto estasiato da quella voce così bella.
"Sarei dovuto rimanere con lei, gioire insieme..." ha sospirato il capitano dopo aver spiegato la situazione al suo amico Stephan. "E invece ho fatto l'egoista e ho rischiato di rovinare la sua serata e forse anche il suo futuro da cantante" ha aggiunto mortificato. "Sei stato un coglione Lollo" ha constatato il Faraone con la sua solita sincerità. "Però devi rimediare. Non puoi lasciare che finisca così" ha continuato addolcendo un po' il tono. Il capitano ha annuito. Sapeva di essere nel torto, ma non sapeva cosa fare per risolvere quella brutta situazione. Il tempo per piangersi addosso, però, non c'era, perché i calciatori dovevano subito ricominciare ad allenarsi per riscattarsi dopo la brutta sconfitta della partita precedente.

Mentre Lorenzo si recava al campo, ha sentito la voce di Zalewski chiamarlo da parte. "Grazie Lore" ha esclamato il terzino abbracciandolo. Il centrocampista era senza parole. "Grazie per aver parlato con Mourinho. Mi hanno rimesso in squadra" ha spiegato il numero cinquantanove con gli occhi che brillavano. "Sono contento. Sai quanto sei importante per la Roma e per me, non potevo lasciare che ti punissero ancora" ha risposto il capitano. "Io però ti devo chiedere scusa Lorè.
Mi sono comportato come un ragazzino e soprattutto come un coglione" ha affermato Nicola mortificato. "Non sono io a dover scegliere per voi e se Francesca vuole stare con te, non posso che augurarvi il meglio" ha aggiunto con un sorriso sincero.
Quelle parole hanno colpito il cuore di Pellegrini come proiettili. "Non ti preoccupare, tutto perdonato" ha risposto strizzandogli l'occhio. "E poi... penso che tra noi sia finita" ha aggiunto cambiando espressione. "Mi dispiace. Ma che è successo?" ha chiesto Zalewski curioso. "Non importa. Ciò che conta è che tu sia tornato in famiglia" ha ribattuto il capitano recandosi con lui verso il campetto.

Francesca aveva preso qualche giorno di ferie così da potersi recare nella studio di registrazione ed incidere il suo singolo. Questa almeno era la versione ufficiale che aveva fornito e la bugia che continuava a ripetersi. In realtà non era riuscita a rimettere piede a Trigoria dopo quella sera solo per paura di incontrarlo.
La loro discussione continuava a tormentarla e il pensiero che a lui non importasse affatto le spezzava il cuore. Aveva ignorato tutte le sue chiamate, ma ogni volta che leggeva il suo nome sul display ricominciava a piangere. Usciva di casa solo per andare a provare insieme agli altri e poi si rinchiudeva nuovamente nel suo castello di solitudine. Inaspettatamente, l'unico a darle conforto era proprio Simone che si stava dimostrando un buon amico e che continuava a spronarla e a supportarla come meglio poteva. "Che ci fai ancora in pigiama?" le ha chiesto entrando a casa sua sabato sera. "Dobbiamo uscire, preparati!" ha esclamato indicandole la camera. Francesca non aveva alcuna voglia di fare serata e andare in discoteca con lui, ma sperava che questo potesse aiutarla a tirarsi su. Aveva appena finito di guardare la partita della Roma in televisione e vedere Lorenzo festeggiare per la vittoria come se nulla fosse le aveva fatto più male del previsto.

Il capitano in realtà non se la passava troppo bene e, nonostante i tre punti guadagnati, non faceva altro che pensare a lei e a quanto desiderasse sol riaverla con sé. "Ma che è quella faccia Lollo?" gli ha chiesto Zaniolo avvicinandosi a lui. "Abbiamo battuto il Napoli, dobbiamo festeggiare!" ha esclamato poi attirando l'attenzione dell'intera squadra che ha reagito con urla di approvazione e applausi. "Stasera tutti invitati in una discoteca pazzesca, un amico mio ci ha già riservato il privè!" si è intromesso Dybala scatenando l'entusiasmo generale. Il capitano ha cercato di opporsi, ma ormai era tardi per tirarsi indietro e così si è diretto nel locale assieme ai suoi amici. All'inizio era teso e sconsolato e, mentre tutti si godevano la musica, lui se ne stava per conto suo in un angolo del prive, ma dopo qualche drink, bevuto per dimenticare, le preoccupazioni e il dolore si sono allentati ed è sceso anche lui in pista per ballare.

Francesca voleva a tutti i costi lasciarsi alle spalle tutta quella sofferenza che ultimamente non le dava tregua e per farlo cercava di annegarla in un Negroni dopo l'altro. Voleva perdere il controllo, liberarsi dai pensieri e finalmente tornare a sorridere. Tutto andava secondo i piani fino a quando il suo sguardo non ha incrociato quello dell'ultima persona che avrebbe voluto vedere. "Che cazzo ci fa qui?" ha chiesto al nulla continuando a fissarlo mentre lui la osservava un po' intontito. "Lascialo perdere, balliamo!" ha esclamato Simone facendole fare una giravolta e attirandola a sé. La ragazza gli ha dato ascolto e i due si sono scatenati in pista sotto gli occhi increduli del capitano giallorosso. Francesca si stava divertendo, ma dopo qualche canzone la stretta di Simone si è fatta più forte e la sua mano ha cominciato ad indugiare troppo sul suo fondoschiena. "No Simo, ma che fai?" ha provato a protestare quando lui l'ha baciata, ma era troppo ubriaca per riuscire a spingerlo via. "Dai Fra, me lo devi" ha sghignazzato lui con malizia. "Dopo tutto quello che ho fatto per te in questi giorni mi pare il minimo" ha continuato stringendo sempre di più la presa e continuando a cercare le sue labbra. "Andiamo in bagno, qua ci sta troppa gente!" ha ordinato per poi trascinarla via quasi di peso.
Francesca adesso era spaventata e si pentiva amaramente di aver bevuto tutti quei drink. Sarebbe voluta scappare via, ma le sue gambe erano troppo pesanti per obbedire e la sua testa girava troppo velocemente per poter pensare ad una soluzione efficace.

Simone l'ha trascinata nella toilette degli uomini e, con una voracità impressionante l'ha bloccata contro il muro e ha cominciato a slacciarle il vestito.
Francesca ha chiuso gli occhi, pronta al peggio mentre lui sbottonava i pantaloni e continuava a stringere il suo corpo fino a farle venire i lividi.
Era pronta al peggio, ma quando la porta si è spalancata una speranza si è riaccesa in lei.

I brividi mi vengono❤🧡 ~Lorenzo Pellegrini~ ❤🧡Donde viven las historias. Descúbrelo ahora