Parte 20 - "Ti posso baciare?"

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"Non la toccare pezzo di merda!" ha gridato Lorenzo spalancando la porta del bagno ed entrando come una furia assieme a Mancini, Zaniolo ed El-Sharawy.
Quando aveva visto Francesca ballare in pista con Simone era rimasto senza parole e non era più riuscito a staccarle gli occhi di dosso. Quando si erano baciati il suo cuore si era fermato per qualche attimo, ma quando ha notato che lei non sembrava esattamente a suo agio ha capito subito che qualcosa non andava e, fortunatamente, ha deciso di seguirli nelle toilette.
Si è scagliato contro il batterista e lo ha scaraventato via con tutte le sue forze. "Ti ammazzo coglione!" ha esclamato scagliandosi su di lui e cominciando a riempirlo di pugni. "Lollo fermati!" ha esclamato il Faraone allontanando il suo amico con l'aiuto di Nicolò e Gianluca. "Non ne vale la pena, sta già arrivando la security per mandarlo via. Non serve sporcarsi le mani per una merda come lui" ha aggiunto Zaniolo aiutandolo a rialzarsi e lanciando un'occhiata disgustata nei confronti di Simone che era rimasto a terra sanguinante dopo le botte ricevute.
"Nico ha ragione, lascia perdere. Vai a pensare a lei piuttosto" ha continuato El-Sharawy indicando la ragazza.

Francesca si era accasciata sul pavimento, terrorizzata. Tremava per la paura e per l'alcool che aveva in circolo e non riusciva nemmeno a parlare. "Come stai?" ha chiesto preoccupato Lorenzo inginocchiandosi accanto a lei e facendole appoggiare la testa sul suo petto. "Fra rispondi, ti prego!" ha implorato il capitano scuotendola delicatamente per le spalle.
Francesca però si era adagiata tra le sue braccia e aveva ormai perso conoscenza.
Il numero sette giallorosso era sul punto di scoppiare a piangere.
Se non ci fossero stati i suoi compagni, probabilmente avrebbe pestato Simone fino allo sfinimento per ciò che aveva fatto. Doveva sforzarsi di rimanere lucido, avrebbe avuto la sua vendetta un'altra volta.
"Andiamo a casa" ha mormorato la ragazza con un filo di voce mentre lui la stringeva al petto e le accarezzava i capelli.
Lorenzo ha obbedito e con l'aiuto dei suoi amici l'ha presa in braccio e l'ha portata alla macchina.

Ha guidato con le mani ancora tremanti, lanciandole continuamente sguardi preoccupati mentre lei dormiva sul sedile accanto al suo. Arrivati davanti alla sua villa l'ha trasportata dentro e l'ha adagiata sul suo letto.
Le ha sfilato il vestito con le spalline rotte e la cerniera ancora abbassata, le ha fatto indossare una sua felpa e poi le ha messo addosso le coperte così che non prendesse freddo. Temeva che potesse stare male durante la notte e così è rimasto accanto a lei per tutto il tempo, sdraiato sul lato opposto del matrimoniale, rimanendole vicino senza invadere troppo il suo spazio.

La mattina seguente Francesca si è svegliata un po' strodita e, guardandosi attorno e non riconoscendo dove si trovasse, si è subito allarmata. Le scoppiava la testa e ricordava poco della sera precedente, di cui le era rimasto solo qualche livido e la paura.
Faticava a muoversi, si è girata su un fianco e quando ha visto Lorenzo addormentato accanto a lei, per poco non le è preso un colpo. Che ci faceva a casa sua?
Come se le avesse letto nel pensiero il calciatore ha aperto gli occhi e subito le ha sorriso. "Come stai?" le ha chiesto preoccupato alzandosi di scatto. "Bene" ha mentito lei. Si sentiva una merda, ma non lo avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura. "Che è successo ieri sera? Perché sono qua?" ha domandato confusa temendo di ascoltare la verità.
Il ragazzo ha esitato. "Ieri... sei stata male e ho pensato che portarti qui fosse la cosa migliore" ha infine spiegato omettendo gran parte della storia.
"Non è vero" ha ribattuto Francesca. "Io ero con..." in un attimo, come una pioggia di lampi, le sono tornate alla mente le scene terribili di quella notte. I Negroni bevuti come se fossero acqua, i balli in pista per provocare Lorenzo, le mani di Simone sul suo corpo, la furia nei suoi occhi mentre tentava di spogliarla, il bagno della discoteca, la paura...
"Lui mi ha...?" ha chiesto con la voce spezzata senza nemmeno riuscire a completare la frase. "No. L'abbiamo fermato in tempo" l'ha rassicurata il capitano sfiorandole un braccio.
"Adesso dov'è?" ha chiesto ancora Francesca spaventata. "Fosse stato per me sarebbe all'ospedale, ma penso che lo abbia portato via la polizia" ha spiegato Pellegrini pentendosi di non avergli potuto spaccare la faccia.
La ragazza lo ha guardato smarrita, ricominciando a tremare, con il battito accelerato e le lacrime agli occhi.

"Ora sei al sicuro Fra, non devi preoccuparti" l'ha rassicurata il numero sette cercando la sua mano per stringerla. "Lo so che sono stato un coglione e non mi aspetto di essere perdonato, né di tornare insieme a te, ma sappi che per qualsiasi cosa io ci sarò sempre per te. Forse io non merito il tuo amore, ma tu meriti qualcuno che rimanga accanto a te adesso e se vuoi io sono qui" ha aggiunto dopo qualche momento di pausa cercando di esprimerle tutta la sua vicinanza.
Francesca lo ha finalmente guardato negli occhi e in quel momento ha capito che, nonostante tutto, non poteva più continuare a stargli lontana. Lui era l'unico che le stava tendendo una mano per uscire dal baratro di negatività e paura nel quale era piombata e non poteva rifiutare il suo aiuto, aveva bisogno di lui per riuscire ad andare avanti.

Si è avvicinata a lui senza più pensare a nulla e ha lasciato avvolgersi in un abbraccio nel quale si è finalmente sentita a casa. Ha sfogato la sua amarezza, la paura, la frustrazione e il suo dolore piangendo in silenzio sulla sua spalla mentre lui la stringeva forte accarezzandole i capelli.
"Non lasciarmi più, ok?" ha singhiozzato ascoltando il ritmo del suo cuore come se fosse la melodia migliore del mondo. "Lasciarti andare? Mai" ha risposto con fermezza Lorenzo sollevandole il mento per poterla guardare negli occhi e assicurarle che avrebbe mantenuto la sua promessa.

"Mi sei mancato" ha ammesso la ragazza poggiando la fronte contro la sua. "Anche tu" ha risposto prontamente Pellegrini ingoiando il nodo che gli si era formato in gola.
Si erano fatti male l'un l'altra, ma per guarire quelle ferite avevano bisogno di rimanere insieme.
"Ti posso baciare?" ha sussurrato Lorenzo assordato dal martellare del suo cuore.
Non ha ascoltato la risposta, solo il sapore di quelle labbra che gli erano mancate più di ogni altra cosa.

Hey💕
Ecco un altro capitolo, spero vi sia piaciuto. Mi scuso se non riesco a pubblicare regolarmente, ma scrivo quando ho un attimo di tempo e non sempre è facile. Comunque mi piacerebbe sapere se la storia vi sta piacendo e cosa ne pensate.
Grazie💕

I brividi mi vengono❤🧡 ~Lorenzo Pellegrini~ ❤🧡Where stories live. Discover now