Parte 14 - "Balliamo?"

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Francesca era intenta a sistemare i badge di accesso allo stadio in vista della prossima trasferta quando due braccia forti e delicate allo stesso tempo le hanno circondato i fianchi. "Sei impazzito?" ha domandato sobbalzando per lo spavento. "Quante storie, volevo solo vederti" si è lamentato il capitano facendola girare verso di sé. "Beh, eccomi qui" ha ribattuto la ragazza senza riuscire a trattenere un sorriso malizioso. Lorenzo si è affrettato a chiudere la porta e a controllare che non ci fosse nessuno e poi ha cominciato a baciare quelle labbra perfette che tanto aveva desiderato.
Se non avessero sentito dei passi provenire dal corridoio si sarebbero sicuramente spinti oltre, ma non potevano rischiare di essere scoperti e così, a malincuore si sono separati.
"Zio, ti cercavo. Che stavi a fa?" ha chiesto El-Sharawy entrando subito dopo. I due ragazzi si sono scambiati uno sguardo imbarazzato e poi il capitano ha cercato rapidamente una scusa plausibile. "Stavo chiedendo a Francesca di procurarmi un pass per sabato. Vengo anche io con voi, anche se sono squalificato" ha detto schiarendosi la voce. "Certo che vieni zio! Sabato è il mio compleanno e se vinciamo dopo la partita festeggiamo tutti insieme!" ha esclamato entusiasta il Faraone. "Ovviamente puoi venire anche tu Fra" ha aggiunto poi per non risultare scortese nei confronti della ragazza che lo guardava in silenzio con le braccia conserte.
"Ok allora grazie per il badge, ciao" ha salutato in imbarazzo il capitano uscendo dalla stanza con il suo amico. Avrebbe voluto darle un altro bacio, ma doveva trattenersi.

Per Lorenzo osservare la sua Roma dagli spalti era una vera e propria sofferenza. Sarebbe voluto essere al fianco dei suoi compagni, lottare insieme a loro per onorare quella maglia e rispettare i suoi tifosi e invece stava seduto in tribuna, con le braccia incrociate a scontare in silenzio la sua punizione.
"Mado che faccia!" ha esclamato Francesca sedendosi accanto a lui. "Volevo giocare anch'io" si è lamentato il numero sette imbronciato. "E allora la prossima volta devi pensarci due volte prima di tirare gomitate a destra e a manca e farti buttare fuori come un coglione" ha scherzato la ragazza cercando la sua mano. "Grazie, ora sì che mi hai tirato su di morale" ha ribattuto con ironia Lorenzo stringendola tra le sue dita.
Hanno guardato insieme il primo tempo senza potersi scambiare nemmeno un bacio per paura delle telecamere o di qualche paparazzo.
Francesca, di nascosto dal resto del mondo, gli accarezzava la coscia provocandogli brividi di piacere lungo tutta la schiena.
"La smetti? Mi stai facendo impazzire" ha mormorato Lorenzo con un sospiro. Lei ha sorriso soddisfatta di essere riuscita nel suo intento e ha continuato come se nulla fosse ignorando la sua protesta.

"Cazzo!" ha esclamato nervoso il capitano quando gli avversari hanno siglato l'uno a zero a pochi minuti dall'intervallo. Si è alzato in piedi di scatto ed è uscito dall'area vip della tribuna per raggiungere lo spogliatoio.
"Ci dobbiamo dare una svegliata rega! Non possiamo continuare con questo atteggiamento!" ha gridato cercando di spronare i suoi compagni.
"La Roma non è uno scherzo, non è un posto di passaggio! La Roma è una cosa seria! La Roma è la Roma! E noi per quella maglia dobbiamo dare tutto!" ha esclamato con entusiasmo per risollevare gli animi degli altri che hanno accolto le sue parole con applausi e grida di approvazione.
Ha sorriso, soddisfatto di essere riuscito a svolgere il suo ruolo da capitano anche non potendo essere sul campo assieme ai suoi amici e poi si è seduto per ascoltare anche il discorso del mister prima di tornare in tribuna. "Ao zio!" ha esclamato per attirare l'attenzione di Stephan. "Dobbiamo festeggiare stasera, mi raccomando" gli ha ricordato facendogli l'occhiolino.

È tornato sugli spalti con una nuova convinzione: avrebbero vinto, ne era sicuro.
La sua speranza, ben presto, si è concretizzata e a pochi minuti dall'inizio della ripresa Abraham ha segnato il gol del pareggio su sviluppo di calcio d'angolo.
Lorenzo ha esultato con il cuore colmo di gioia e, dopo un breve abbraccio con Francesca, si è seduto nuovamente al suo posto per incitare i suoi. La partita sembrava bloccata, ma ad un tratto proprio il Faraone ha conquistato una buona palla dalla tra quarti e, dopo uno scatto sulla fascia ha gonfiato la rete con uno splendido tiro a giro.
Il capitano era raggiante: Stephan aveva trovato il modo migliore per festeggiare il suo compleanno regalando una vittoria alla sua squadra.

I due ragazzi sono usciti dalla tribuna tutti allegri e, mentre aspettavano che gli undici in campo si cambiassero per andare insieme alla festa, si sono messi qualcosa di più elegante e hanno colto l'occasione per scambiarsi qualche bacio.
"Dai basta, se ci beccano è un casino" ha mugugnato Lorenzo senza però riuscire a staccarsi dalle sue labbra. "Ma che ti frega! Mica stiamo facendo niente di male" ha sbuffato Francesca infastidita. "Lo so, ma Zale ci sta ancora male per la vostra rottura e non voglio ferirlo" ha spiegato Pellegrini accarezzandole il viso.
"Il solito capitano apprensivo" lo ha rimproverato scherzosamente con un sorriso la ragazza prima di lasciargli un altro bacio.
Dopo circa mezz'ora, l'intera squadra li ha raggiunti nel parcheggio dove un bus li attendeva per portarli alla festa.

Il locale era una discoteca con musica alta e luci colorate e allestito con palloncini e bandierine. Stephan indossava una corona e distribuiva Champagne a tutti i presenti che lo acclamavano in coro. Persino Lorenzo, sempre composto e preciso, cantava e ballava insieme agli altri con la camicia mezza aperta e la cravatta in testa. Francesca non lo aveva mai visto così, ma quella versione di lui la interessava particolarmente. "Non credevo che fossi un festaiolo" ha detto ad alta voce per sovrastare il volume della musica. "Si vede che non mi conosci!" ha esclamato lui facendole fare una giravolta a ritmo. "Guarda che lo so che è solo grazie al vino eh" ha riso lei indicando il bicchiere vuoto che teneva in mano. "Forse si" ha risposto il numero sette con un'alzata di spalle.
"Balliamo?" le ha poi chiesto con un sorriso e, prima che potesse rispondere l'ha trascinata in pista.
Hanno danzato insieme per un po', felici, fino a quando Nicola non si è avvicinato a loro. "Fra, mi concedi un ballo?" ha chiesto il terzino prendendole una mano. La ragazza ha esitato e ha rivolto uno sguardo interrogativo nei confronti del capitano che fissava entrambi con un'espressione dura.
Li ha guardati ballare impacciati per un po' e poi ha deciso che allontanarsi fosse la cosa migliore per evitare di fare guai.
Sapeva che a lei Nicola non interessava, ma vederla con lui lo faceva impazzire di gelosia.

I brividi mi vengono❤🧡 ~Lorenzo Pellegrini~ ❤🧡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora