Parte 29 - "Ti va di riprovare?"

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Francesca, ascolto dopo ascolto, ha scalato tutte le classifiche streaming fino a posizionarsi in vetta con il suo nuovo album.

Lorenzo ha preso per mano la sua Roma ed è riuscito, assieme ai suoi compagni, a raggiungere la tanto ambita finale di Coppa Italia.

Entrambi erano felici del loro riscatto, ma ogni tanto si prendevano una pausa da quella "nuova" vita e, rinchiusi al buio, nel  silenzio delle loro camere, si rendevano conto che qualcosa mancava nei loro cuori. Ripensavano con un sorriso a quei momenti vissuti insieme e con malinconia si maledicevano per essersi comportati così ed aver rovinato tutto. Il loro amore aveva infiammato i loro cuori e poi li aveva consumati in fretta come due candele. Si erano amati, ma si erano fatti tanto male.

"Fra!" il produttore è entrato trafelato nel suo studio facendola sobbalzare e con l'aria di uno che porta grandi novità. "Ho una notizia pazzesca!" ha esclamato con un ampio sorriso. La giovane cantante si è seduta più composta e ha atteso trepidante ciò che l'uomo aveva da dirle. Dopo le emozioni del suo primo tour nei palazzetti, la gente che intonava le sue canzoni, la magia delle torce accese e l'emozione di vedere il suo sogno realizzato, non sapeva proprio cosa aspettarsi. "Mi ha appena chiamato la lega calcio, hanno scelto te per cantare l'inno all'Olimpico il giorno della finale!" ha esclamato il produttore entusiasta. Francesca non poteva crederci: avrebbe davvero cantato davanti a tutta Italia? La gioia iniziale ha però presto fatto spazio ai dubbi e alle paranoie. Era una rampa di lancio fondamentale per la sua carriera e se avesse fallito? Se avesse fatto una figuraccia sulla tv nazionale? Aveva paura, ma non poteva bruciare questa opportunità e così si è affrettata ad accettare senza pensare minimamente al fatto che quel giorno in campo ci sarebbe stato anche lui...

Lorenzo, non appena è venuto a sapere chi avrebbe cantato l'inno il giorno della finale è subito andato in crisi. Non era pronto a rivederla, non in un giorno così importante. Non si parlavano da mesi, ma nonostante questo non poteva dire di essere riuscito a superarla. Ascoltava le sue canzoni, pensava a lei ed era persino andato di nascosto a sentire il suo concerto a Roma. Vederla su quel palco, con la folla adorante lì per lei, lo aveva reso fiero e riempito di orgoglio. Aveva spiccato finalmente il volo e doveva lasciarla libera di volare. "Lollo non devi pensarci, rimani concentrato sulla partita!" gli ripeteva il Faraone ogni volta che affrontavano questo discorso. "Vivrete entrambi uno dei giorni più importanti della vostra carriera e non potete permettere che il vostro passato lo rovini" gli ha detto infine la sera prima della finale. Aveva ragione, poteva farcela, doveva rimanere concentrato e pensare solo alla Roma.

Francesca era agitata. Sentiva la tensione nell'aria e in più non sapeva come avrebbe reagito alla vista del suo ex. Ha fatto un respiro profondo ed ha fatto il suo ingresso raggiungendo il centro del campo tra gli applausi del pubblico. Lui era lì, a pochi passi e quando i loro sguardi si sono incrociati il cuore le è balzato fuori dal petto e una morsa si è stretta attorno al suo stomaco. Credeva di essere riuscita a dimenticarlo, ma evidentemente si sbagliava. Era completamente, bloccata, pronta al fallimento, ma non appena sono partite le prime note dell'inno, ha chiuso gli occhi, ha fatto un respiro profondo ed è riuscita a riprendere il controllo  incantando tutti con la sua voce. Gli applausi dello stadio l'hanno riportata alla realtà svelandole che ce l'aveva fatta. 

Lui la guardava con un nodo in gola e gli occhi lucidi ed applaudiva composto senza riuscire a guardarla per più di un secondo. Avrebbe voluto prendere quel microfono e chiederle scusa davanti a tutti, trovare forza in un suo abbraccio, assaporare le sue labbra che gli mancavano da morire, ma sapeva che sarebbe stato sbagliato e così si è limitato a caricare la sua squadra per affrontare la battaglia.

 La squadra giallorossa è scesa in campo come undici gladiatori, ma gli avversari si difendevano bene e, nonostante il tifo incessante dei romanisti, gli uomini di Mourinho non sono riusciti a sbloccare il risultato nemmeno dopo i tempi supplementari. "Non possiamo mollare ragazzi!" ha esclamato Lorenzo incitando i suoi. "Noi siamo la Roma!" hanno gridato tutti insieme prima di avvicinarsi al centro del campo per concludere la loro battaglia. 

Il numero sette ha preso il pallone e lo ha posizionato sul dischetto. Bastava un suo gol per portare la Roma sul tetto d'Italia, ma la porta gli sembrava troppo piccola per riuscire a segnare. Ad un tratto la paura di deludere tutti si è nuovamente fatta strada nel suo cuore. Nonostante si fosse ripromesso di non farlo si è voltato verso la tribuna d'onore e ha incrociato proprio il suo sguardo. 

Francesca lo ha guardato a lungo e non ha potuto fare a meno di sorridergli. Nonostante tutto sperava in un suo gol, sperava che anche lui riuscisse a realizzare il suo sogno come aveva fatto lei, sperava di vederlo di nuovo felice. Ha trattenuto il fiato mentre prendeva la rincorsa e...

Lo stadio è esploso mentre Lorenzo correva sotto la Sud per regalare al suo popolo la Coppa Italia. Era felice come non mai e non riusciva ancora a credere che fosse tutto vero. Ha festeggiato insieme ai suoi compagni, con il mister con tutto lo staff sventolando la bandiera giallorossa e cantando "Grazie Roma" a squarciagola. Ha assistito alla premiazione di tutti i suoi compagni e finalmente lo speaker ha fatto anche il suo nome invitandolo a raggiungere il presidente della Lega Calcio. Ha indossato la medaglia, poi ha preso la coppa e si è avvicinato ai suoi amici. L'ha baciata come se fosse una figlia e l'ha alzata in un'esplosione di coriandoli giallorossi. Dopo la cerimonia nessuno sembrava voler lasciare lo stadio e sia i tifosi, sia i calciatori, sono rimasti all'Olimpico ben oltre la fine della partita per godere ancora un po' di quella festa. Lorenzo camminava con la coppa in braccio passando da un giornalista all'altro e senza accorgersene si è trovato davanti proprio lei...

"Sapevo che ce l'avresti fatta" si è complimentata la ragazza sforzandosi di non balbettare. "Grazie, anche io ero sicuro che saresti diventata una grande cantante" ha risposto il capitano con voce tremante. Ad un tratto tutto era passato in secondo piano, persino la coppa che aveva in mano sembrava nulla in confronto a lei. Sono rimasti lì, sul manto erboso dello stadio, a fissarsi come due idioti con un sorriso imbarazzato sul volto senza trovare le parole giuste per chiedersi scusa e perdonarsi. "Ora devo andare" ha infine mormorato la ragazza, convinta che se si fosse trattenuta ancora sarebbe scoppiata a piangere. Si è allontanata di qualche passo, poi la sua voce ha richiamato la sua attenzione. "Aspetta Fra!" sentirlo nominare il suo nome le ha provocato un brivido lungo la spina dorsale che non sentiva da tempo. "Scusa" ha sussurrato il ragazzo guardandola finalmente negli occhi. "Sono stato un coglione, ma non posso stare lontano da te. Pensavo che questa fascia fosse la cosa più importante della mia vita, pensavo che senza di lei avrei deluso tutti e mi sarei sentito inutile, ma la verità è che anche se ora è stretta sul mio braccio, mi manca comunque qualcosa" ha spiegato di getto. "Mi manchi tu" ha ammesso con un sospiro. 

Francesca era senza parole: pensava davvero quello che aveva detto? "Mi sei mancato anche tu" ha sussurrato tremando per l'emozione. Lui si è avvicinato di un passo e l'ha abbracciata forte facendo combaciare i loro corpi come pezzi di un puzzle. "Ti va di riprovare?" ha chiesto dolcemente tra le lacrime di entrambi. Un suo bacio gli ha fornito la risposta in cui sperava. 

Il dolore provato, la paura di essersi persi, la solitudine e i pianti avevano solamente reso più dolce il loro ritrovamento. Erano di nuovo insieme e questo gli bastava.

Fine💕

I brividi mi vengono❤🧡 ~Lorenzo Pellegrini~ ❤🧡Onde histórias criam vida. Descubra agora