dieci - decadentismo

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Il ragazzo sospirò con aria grave, rassegnandosi al suo destino.

Prima ancora che Felix potesse aprire la bocca per iniziare la lezione, Hyunjin balzò fuori dal letto sul quale era rimasto sdraiato fino a quel momento, cercando le sue adorate cuffiette, sotto lo sguardo confuso dell'altro ragazzo, il quale non riusciva a capire cosa stesse facendo.

Le trovò ben nascoste nel suo zaino di scuola, dove si ricordò di averle lasciate l'ultima volta che aveva ascoltato la musica, arrotolate fittamente.

Fantastico, pensò. Doveva pure perdere tempo a cercare di snodarle.

In seguito recuperò il proprio cellulare dalla tasca dei jeans, buttandosi nuovamente sul letto e facendo segno a Felix di cominciare a parlare, mentre lui si sarebbe impegnato a risolvere quel casino con le cuffiette, prima di aprire Spotify e ascoltare le sue canzoni preferite, costretto ad ascoltare l'inizio della spiegazione dell'argomento di quel giorno.

Nel frattempo Felix riorganizzò in mente il proprio discorso, cercando di capire quali fossero i punti salienti, quelli che avrebbero potuto suscitare la curiosità e l'interesse di Hyunjin, coinvolgendolo nel suo racconto per farlo partecipare attivamente alla conversazione.

Non voleva limitarsi a fare un semplice e noioso monologo, pur sapendo di aver stretto quell'accordo con il ragazzo che lo esonerava dall'obbligo di ascoltarlo, ma avrebbe comunque tentato di fargli cambiare idea.

Proprio per questo motivo la maggior parte degli argomenti che aveva scelto di trattare con lui non rientravano nel programma scolastico, ma erano degli approfondimenti che lui stesso aveva fatto nel suo tempo libero, spinto da una grande curiosità e sete di conoscenza di quello che non era scritto nei libri di testo, ma necessitava di essere cercato sulla rete, un enorme deposito di informazioni interessanti e inedite.

Così facendo, sperava di trasmettere a Hyunjin il suo stesso desiderio, quello di studiare per conoscere il mondo, con tutte le sue molteplici culture e le loro rispettive tradizioni, dimostrandogli che la scuola non sempre era una prigione, ma poteva essere vista anche come luogo in cui scambiare liberamente le proprie opinioni, considerazioni personali, instaurando un dialogo reciproco allo scopo di creare rapporti sociali, di amicizia.

Un luogo in cui imparare diventava piacevole e perfino divertente, se seguiti da un insegnante bravo e preparato, amante del proprio lavoro, in grado di spiegare con entusiasmo e passione anche i concetti più semplici per arrivare dritto al cuore degli alunni, conquistando la loro simpatia.

Felix temeva che Hyunjin non avesse mai avuto il giusto approccio con la scuola, forse a causa di insegnanti poco preparati e con scarsa voglia di lavorare, di trasmettere qualcosa ai propri studenti, ma lui avrebbe cercato con tutto se stesso di rimediare ai loro errori facendo appassionare Hyunjin alla scuola, partendo esattamente daccapo, azzerando la sua, se così si poteva definire, esperienza di tutti quegli anni.

Gli avrebbe dimostrato che valeva la pena dare una possibilità a quel luogo considerato da molti come un vero e proprio inferno, guidandolo passo dopo passo in quella meravigliosa avventura.

Il loro viaggio era appena iniziato, non poteva arrendersi proprio quando tutto stava per prendere avvio a causa dell'atteggiamento ostinato e scontroso di Hyunjin, era ovvio che si fosse sempre ribellato a sua madre quando si trattava della scuola e dello studio, rifiutandosi categoricamente di frequentarla assiduamente, come era d'obbligo, non avendo acquisito nemmeno le basi, facendo propria la disciplina caratteristica di quel luogo, con tutto il corredo di regole, norme e divieti che costituivano la buona condotta, concetto completamente estraneo e sconosciuto a Hyunjin, essendo abituato a comportarsi come più gli pareva, sia con gli insegnanti che con i suoi compagni.

L'obiettivo che Felix si era prefissato di raggiungere era molto difficile, ma non per questo impossibile, e il ragazzo ce l'avrebbe messa davvero tutta, perché confidava nelle capacità di apprendimento di Hyunjin.

Quel ragazzo non odiava sul serio la scuola, semplicemente non sapeva come muoversi in quell'ambiente, non era pratico, non essendo stato preparato da piccolo.

Molto probabilmente non aveva neanche sviluppato un proprio metodo di studio per ogni materia, un elemento fondamentale, chiave, per andare bene a scuola, ma Felix lo avrebbe aiutato anche con quello, aprendogli le porte del successo, che avrebbe guadagnato solo se avrebbe seguito i suoi consigli e insegnamenti.

Hyunjin non era affatto un caso perso, aveva semplicemente bisogno di qualcuno che lo spronasse costantemente a fare del suo meglio, prendendo tutti i suoi impegni, tra cui quelli scolastici, con la massima serietà e dedizione possibili.

-Puoi iniziare. -lo esortò Hyunjin, trovando finalmente un modo per slegare il nodo.

Felix si mise più comodo contro lo schienale della sedia, aprendo il libro alla pagina che segnava l'argomento scelto, che ricordava ancora, ma per non rischiare di dimenticare qualche dettaglio importante, facendo confusione, decise di tenerlo sottomano, nel caso in cui avesse avuto bisogno di buttarvi uno sguardo durante la spiegazione.

Prese fiato per iniziare il suo discorso, che aveva strutturato in due parti per comodità.

-Con il termine Decadentismo si descrive un'intera fase storico-culturale e letteraria europea; a partire dal 1880, si estende almeno fino ad inizio Novecento. I tratti più caratteristici del Decadentismo sono l'estetismo, cioè il culto dell'arte, l'irrazionalismo, la ricerca di strumenti di comprensione del reale, non razionali, e la ribellione nei confronti della società borghese e industriale. Alla base della visione del mondo decadente vi era il rifiuto della visione positivistica della vita, cioè la convinzione che la realtà fosse un complesso di fenomeni regolati da leggi meccaniche. In realtà, secondo questa corrente la ragione e la scienza non possono dare la vera conoscenza del reale. L'ignoto si può tentare di scoprire rinunciando alla ragione, perché l'essenza è al di là delle cose. In particolare, gli artisti decadenti attingono all'ignoto mediante diversi mezzi, tra cui il sogno, l'allucinazione, la follia e perfino l'uso dell'alcol e delle droghe. -fece una pausa, notando che Hyunjin fosse riuscito nella sua impresa, collegando le sue cuffiette al proprio cellulare.

Evidentemente aveva acceso la musica al massimo volume, dato che lui poteva sentirla anche a quella distanza.

A quanto pareva, non aveva davvero intenzione di ascoltarlo.

Felix sospirò rassegnato, riprendendo subito il filo del discorso.

-Secondo il Decadentismo, l'identità tra io e mondo, soggetto e oggetto, si fonde con l'aspetto dell'inconsapevole, l'inconscio, dimensione che poeti e artisti decadenti tentano di esplorare e spiegare. Uno degli aspetti fondamentali della cultura decadente è l'arte. Poeti, pittori e musicisti sono in grado di guardare oltre, laddove l'uomo comune non vede nulla, di rivelare l'assoluto. Per questo l'arte è considerata come valore assoluto e si colloca al di sopra di tutti gli altri. Dal culto dell'arte ha avuto vita il fenomeno dell'estetismo. L'esteta è colui che vive esclusivamente per il bello. Arte e vita per lui si confondono, perché egli che la vita debba essere vissuta come se fosse un'opera d'arte. L'esteta è continuamente alla ricerca di sensazioni uniche, rare e preziose, disprezzando la banalità e la volgarità della gente comune, che non riesce a riconoscere il bello. -fece un'altra pausa, terminando la prima parte della spiegazione.

romanticizing school // hyunlix Where stories live. Discover now