ventidue (epilogo)

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VIOLENZA DOMESTICA

2 anni dopo

-Oh, Hyunjin. Sei qui... Non riuscivo a trovarti.

I pensieri del ragazzo vennero bruscamente interrotti dalla voce profonda del suo fidanzato, che gli giunse alle orecchie come un eco, quasi si trovassero in un sogno, ma quando si sentì circondare la vita dalle braccia di Felix, in una stretta decisa ma al contempo gentile, ebbe la conferma che fosse tutto reale.

Lui, il ragazzo dai capelli biondi, non erano protagonisti di un sogno, e Hyunjin doveva ammettere di esserne davvero felice.

Trovarsi lì, con l'unica persona di cui aveva bisogno e che desiderava davvero avere al suo fianco, nella città in cui aveva da sempre desiderato vivere, in un appartamento preso in affitto grazie agli innumerevoli sacrifici che avevano fatto negli ultimi due anni, lavorando entrambi per mettere da parte dei risparmi e poter permettersi il lusso di frequentare l'università all'estero, per la quale avevano ricevuto entrambi una borsa di studio.

No, quello non era decisamente un sogno, e il sorriso smagliante di Felix, che Hyunjin ebbe la fortuna di vedere quando si fu girato, ne era la prova.

Erano ancora stretti in un abbraccio, beandosi l'uno della presenza dell'altro, di cui non avrebbero mai avuto abbastanza.

Felix gli stava cingendo i fianchi, con il petto premuto contro la schiena del ragazzo e il mento poggiato sulla sua spalla destra, mentre con la mano sinistra stava giocherellando, spensierato, con il bordo della camicia che stava indossando Hyunjin, ignaro che il ragazzo avesse un dolce e timido sorriso sulle labbra.

Entrambi stavano osservando il panorama della città di Brooklyn dal balcone della loro camera da letto.

File e file interminabili di case e grattacieli si stagliavano di fronte a loro, circondate dal verde della natura e il paesaggio urbano.
Grazie alle conoscenze della signora Hwang, erano riusciti a trovare un modesto appartamento situato al quinto piano di un condominio di sei che offriva una vista mozzafiato della città, oltre a trovarsi in una zona piena di negozi e locali e in una posizione agevole per raggiungere a piedi la fermata del bus, che ogni mattina li avrebbe portati alla loro università.

Tutto in quella città affascinava Hyunjin, l'atmosfera di Brooklyn era molto diversa da quella di Seoul per molti e diversi aspetti, che entrambi i ragazzi avevano avuto la straordinaria possibilità di conoscere grazie al regalo che gli aveva fatto Felix per aver superato brillantemente un esame molto importante.

Non era stato per nulla facile convincere la madre di Hyunjin di lasciarli partire da soli, ma le ottime capacità di persuasione di Chanmi erano servite decisamente nel loro intento.

Entrambi i ragazzi non avrebbero saputo come ringraziarla al meglio per aver permesso loro di realizzare il sogno di Hyunjin, le sarebbero stati per sempre profondamente grati.

Così come il ragazzo era infinitamente riconoscente a Felix per il suo bellissimo gesto, che era stato più che gradito e apprezzato, quanto inaspettato.

Tutte le persone che avevano conosciuto si erano mostrate fin da subito cordiali e disponibili, per nulla ostili nei confronti di due ragazzi venuti da un paese lontano per studiare nella loro città, realizzando i loro sogni.

Anzi, avevano più volte espresso la loro più sincera e genuina ammirazione nei loro confronti, meravigliandosi di quanti progressi stesse facendo Hyunjin in così poco tempo nello studio della lingua inglese, ma secondo il ragazzo, era tutto merito del suo tutor, nonché fidanzato.

Tutti i loro vicini erano a conoscenza della loro relazione, non perdendo mai occasione di complimentarsi con Hyunjin per avere un ragazzo così gentile ed intelligente come Felix, al quale, a sua volta, veniva più volte invidiata la bellezza eterea del fidanzato e le sue buone maniere.

romanticizing school // hyunlix Where stories live. Discover now