SUMMER NIGHT

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Avvisai Stella dell'imminente serata in compagnia, e lei come sempre si dimostrò disponibile. Invitammo anche Lucy, ma ci disse che doveva studiare. Quando Diego passò a prendermi, questa volta con l'automobile, il mio cuore si fermò.
Su uno dei sedili posteriori era seduto Ryan.
Istintivamente, mi portai i capelli dietro le orecchie in un gesto imbarazzato.
«Hey, ciao! Anche tu qui?» chiesi, accomodandomi sul sedile passeggero e incrociando i suoi occhi nello specchietto retrovisore.
«Sì, ma non starà insieme a noi. Gli sto solo dando un passaggio perché dobbiamo andare nello stesso lido» si affrettò a precisare Diego.
«Già. Ho appuntamento con alcuni amici» confermò Ryan.
«Ah, capisco!»
«Andiamo a prendere Stella.»
«Così finalmente posso conoscerla» commentò Valerio, che non avevo nemmeno degnato di un saluto. Ci odiavamo cordialmente.
Ero disgustata. Avevo già avvertito Stella di non considerarlo.
Quella sera, Stella era più carina del solito. La mia compagna di bevute, amica sin dai tempi dell'asilo, aveva un nuovo taglio di capelli che la rendevano più sbarazzina del solito.
Si accomodò in mezzo tra Valerio e Ryan.
Nonostante le avessi detto di non parlare con Valerio, lei quella sera sembrava particolarmente loquace. La cosa mi infastidì molto. Quel viscido non doveva anche solo pensare di avere una minima chance con lei.
Diego accese lo stereo e partì una canzone che adoravo.
«Bella questa!» esclamò Ryan.
«Sono d'accordo!» convenni io. Così cominciai a cantare, cosa che mi riusciva piuttosto bene. Ryan non distoglieva lo sguardo dal mio. I suoi occhi erano magnetici anche attraverso uno specchio.
Percorremmo il lungomare a ritmo delle hit estive e di tutto ciò che proponeva la radio.
Scoprii che Ryan aveva i miei stessi gusti musicali, il che era abbastanza difficile.
Diego era tutto serio, si sforzava persino di non cantare.
Che antipatico!
Una volta giunti allo stabilimento balneare, Ryan scese dall'auto e mi aprì la portiera, cosa che infastidì parecchio Diego.
«Stavo per farlo io!»
«A dire il vero, non lo hai mai fatto!» replicai io.
Ryan osservò attentamente i movimenti che feci per scendere dall'auto. Percorse tutto il mio essere con bramosia.
Nessuno in vita mia mi aveva mai dedicato uno sguardo così intenso.
«Petere, le nostre strade possono separarsi qui, no? Tu hai appuntamento con i tuoi amici, Ryan» puntualizzò Diego.
«Sì, ma non sono ancora arrivati.»
«Ottimo! Allora puoi restare un po' con noi!» cinguettò Stella con un tono di voce stridulo che non apprezzai affatto.
Oh, cazzo! A lei piace Ryan!
La serata andò di male in peggio.
Diego mi stringeva forte la mano per ribadire che io fossi "roba sua" e per impedirmi di allontanarmi da lui.
Stella faceva la gatta morta con Ryan, sfoggiando i suoi infallibili occhi da cerbiatta.
Mi veniva da piangere.
Pensai di dire a Stella che mi piaceva Ryan per fermarla.
Troppo tardi: lei e Ryan si allontanarono per appartarsi sulla spiaggia con le loro birre.
Cosa sto facendo? Devo impedire tutto questo!
Ma la verità è che non ci riuscii. Rimasi lì, attonita come un burattino manovrato dalle mani sbagliate, mentre la mia migliore amica si portava via la mia fiamma gemella.
Rimasi in silenzio per tutto il resto della serata, ascoltando Valerio che sparlava di Ryan insieme a Diego. A entrambi non era andato giù che Stella non avesse ceduto al rinomato fascino di Valerio.
Da lontano, scorgevo quei due che si scatenavano in pista e sorridevano. Quanto avrei voluto esserci io a danzare insieme a lui!
La mia mente fu attraversata da pensieri cattivi di cui mi vergognai subito.
Il colpo di grazia giunse quando Stella si avvicinò per dirmi che non sarebbe tornata a casa con noi, ma con gli amici di Ryan.
Mi sentii tradita. Anche se, a dire il vero, lei non poteva essere consapevole del male che mi stava infliggendo. Non era a conoscenza del colpo di fulmine che avevo avuto per Ryan.
Chi avrebbe potuto? Agli occhi di tutti, ero la ragazza di quel mentecatto, e non avrei mai potuto desiderare un suo amico. Ma la realtà era ben diversa, e questo lo sapeva anche Diego. Solo che gli faceva comodo far credere che "Elly la biondina" fosse sua. Notai che, guarda caso, aveva allentato la morsa sulla mia mano non appena Ryan e Stella si erano allontanati.
Ne approfittai per andare a prendermi da bere. Optai per un cocktail fruttato e mi diressi verso le sdraio in spiaggia.
Osservando la luna, le chiesi di aiutarmi. Avevo perso la via, e non riuscivo a ritrovare me stessa.
L'astro celeste, come per farsi beffe di me, sembrò illuminarsi ancora di più per mostrarmi una scena che mi diede i brividi: Ryan e Stella si stavano baciando appassionatamente.
Non ci vidi più dagli occhi. Ma non mi avvicinai a loro o cose del genere, no. Presi il cellulare e scrissi a Sergio.
"Se io e te fossimo rimasti insieme per sempre, mi sarei risparmiata un sacco di delusioni."
Lui visualizzò il messaggio, ma non rispose.
Sarà con Alessia, la ladra di ragazzi!
Avrei voluto scrivere a Lucy, ma di sicuro mi avrebbe criticata.
Mi sentii ignorata dal mondo intero. L'unica persona che voleva darmi attenzioni era proprio quella di mi cui importava di meno.
Voglio tornare a casa.
Corsi da Diego, comunicandogli le mie intenzioni. Lui sbuffò parecchie volte prima di acconsentire.
Quando fummo sotto casa mia, gli dissi: «Credimi, è meglio per te se non ci vediamo più. Come ti ho già ribadito altre volte, non è scattato nulla nei tuoi confronti. Ti stai solo prendendo in giro da solo.»
Lui si fece più serio del solito.« Che stronza sei. Mi hai soltanto illuso! Dimmi la verità: pensi ancora al tuo ex?»
Compresi che se avessi confermato, lui avrebbe desistito.
«Sì, penso ancora a lui.»
«Sei solo una puttana.»
«Sarò anche come dici tu, ma non dimenticare che io e te non siamo mai stati a letto insieme!»
Lui scoppiò in una risata isterica.
«Che povere stupida sei. Pensi che non abbia già raccontato ai miei amici tutto quello che abbiamo fatto? Che mi hai fatto?»
«Cosa? Ma non è la verità!»
«La mia parola contro la tua! Pensi davvero che avrei continuato a passare per coglione con Valerio, Ryan e gli altri? Ho raccontato loro di tutto! Così impari a tenertela stretta.»
Non riuscii neanche a rispondere. L'umiliazione era insostenibile.
Corsi verso il portone di casa, sperando di non vedere mai più quel pusillanime.
Quella notte, piansi lacrime miste a cocktail.
Scrissi un messaggio a Lucy.
"Il tuo amico ha messo in giro voci false su di me! Che bravo ragazzo, eh?"
"Ne sei sicura? Non lo ritengo capace di arrivare a tanto!"
In un impeto di rabbia, mi vendicai inviandole un messaggio vocale in cui le riferivo tutte le volte in cui aveva parlato male di lei e i termini spregevoli che aveva utilizzato nei suoi confronti.
Spensi il cellulare e mandai tutti a fanculo nella mia testa.
Mi sforzai di non soffermarmi troppo sull'idea che in quel momento forse Stella e Ryan fossero a letto insieme.

Incontriamoci nei sogni [COMPLETATA]Où les histoires vivent. Découvrez maintenant