TEARS OF BEER

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Il suo messaggio giunse del tutto inaspettato proprio mentre stavo prenotando i migliori ristoranti della città per le nostre cenette da sogno.
"Elle, non posso venire. Perdonami. Un giorno capirai."
"UN GIORNO CAPIRÒ? IO VOGLIO CAPIRE ADESSO!"
"Non posso dirtelo. Ne moriresti."
Gli telefonai subito.
"Parla. Ora."
"Non posso."
"Ryan, giuro che faccio una follia se non mi dici tutto."
"Clothilde... Clothilde... è incinta."
"Chi cazzo è Clothilde?"
"La mia ex ragazza."
"E quindi?"
"Il bambino è mio."
"Che cosa?"
"Sì. È incinta di tre mesi e lo ha scoperto soltanto adesso che ci siamo lasciati. Dobbiamo sposarci."
"Ryan, ma cosa stai dicendo? Non sei tenuto a farlo!"
"La verità, Elle. La famiglia di Thilde appartiene a un'altra cultura. Se non la sposo, suo padre e i suoi fratelli mi uccideranno."
"Ryan, tutto questo è ridicolo! Ma dai! Vi siete lasciati due mesi fa! Non possono pretendere che tu stia con lei, anche se non la ami!"
"Questo non è un gioco, amore mio. Mi hanno già minacciato. Non possiamo più sentirci. Ho paura che risalgano a te e attuino una ritorsione."
"No. Non rinuncerò mai a te. Tutto ciò è assurdo, te ne rendi conto?"
"Devi farlo. Per il bene di tutti."
"No, Ryan. Ti prego! Non abbandonarmi!"
"Tornerò a prenderti. Te lo prometto."
Ed ecco che in un battito di ciglia avevo perso per sempre anche lui.
La storia si ripeteva.
Matrimonio, un figlio.
Prima Sergio, adesso Ryan.
Colta da una morbosa curiosità, spulciai il profilo di Clothilde. La natura l'aveva pregiata di una bellezza mozzafiato.
Ero cieca di invidia e gelosia. Volevo scriverle e dirle che Ryan era mio. Stavo per farlo, ma pensai che non avrei mai voluto fare del male al figlio del mio uomo.
Fui colta da una patetica e arrendevole rassegnazione. Lui sarebbe stato felice al fianco di una tale dea. Sarebbe nato un bambino perfetto. Mi avrebbe dimenticata molto presto.
Rimasi sveglia tutta la notte a piangere, urlare e a scolpire qualcosa di ancor più intimo del solito: una sposa. Quella sposa ero io.
Ma io non sarei stata la sua sposa. Clothilde sarebbe stata la sposa di Ryan... molto presto.
Non io! Non sarei stata mai una sposa.
Né dell'uomo che amavo, né di nessun altro.
Ero davvero maledetta. Nel senso che sulla mia pelle portavo una maledizione pesante come un'indelebile onta.
Il karma mi stava punendo.
La vita si faceva beffe di me.
La mia antica bellezza era sfiorita, e insieme a lei tutte le speranze di poter essere felice, prima o poi. Gli anni migliori erano volati via, e a me restava soltanto il peso della più sconfortante rassegnazione.
Mai una volta nella vita avevo avuto qualcosa che mi appartenesse davvero.
Cominciai a distruggere tutto intorno a me. Ebbi una crisi isterica talmente violenta che ebbi paura di me stessa.
Mi addormentati sul pavimento circondata da lattine di birra vuote.
Avevo dei seri problemi con l'alcol, ma nessuno avrebbe potuto aiutarmi, perché a nessuno importava di me, ormai.
Volevo soltanto affogare nell'alcol e non svegliarmi mai più per affrontare la mia miserabile vita.
Le mie lacrime erano diventate birra.

Incontriamoci nei sogni [COMPLETATA]Where stories live. Discover now