Incontriamoci nei sogni [COMPLETATA]

WEDDING FUNERAL

Non riuscii a farmi da parte.
Il giorno del suo matrimonio, fu come un funerale per me. Il mio.
Avevo avuto la tentazione di presentarmi lì  vestita di bianco, ma mi ero informata sulla famiglia di Clothilde e avevo appurato che fosse gente davvero pericolosa. Ma non mi importava della mia vita, no. Pensavo sempre a quel povero bambino che non aveva colpe.
"Anima mia, oggi mi sposo. Vorrei che mia moglie fossi tu. Un giorno ci ritroveremo sul sacro altare dell'eternità e staremo insieme per sempre. Sei la mia anima. Non dimenticarlo mai. Il matrimonio terreno non è nulla in confronto al fuoco immortale che ci lega! Ti amo oltre ogni ragione" mi aveva scritto quella mattina, dopo due mesi di silenzio.
Non gli risposi.
Bevvi talmente tanto che quasi entrai in coma etilico. La mia assistente mi trovò mezza morta nel mio studio, immersa nel mio sangue. Cadendo con una bottiglia in mano, questa si era rotta e mi ero lacerata il braccio. Anche la mia anima era straziata e sanguinava. Quel pomeriggio, rischiai di morire e glielo dissi.
"GUARDA COSA MI HAI FATTO!" gli scrissi, allegando una foto direttamente dalla barella del pronto soccorso.
Lui si preoccupò moltissimo e mi telefonò. Non risposi. Meritava di stare male, di trascorrere una terribile serata immerso nell'angoscia.
Desideravo che pensasse che io fossi morta per colpa sua.
Fino all'ultimo avevo sperato che non l'avrebbe sposata e sarebbe corso da me. Non gli avrei mai chiesto di rinunciare a suo figlio, mai! Ma se davvero mi amava così tanto, perché stava giurando amore eterno a un'altra, nonostante non provasse per lei nemmeno un briciolo di amore?
Che vigliacco era! Io non avrei agito così.
A me non mi importava affatto delle minacce e della morte! Che mi uccidessero pure! Tutto, pur di stare con lui!
La vita continuava a spararmi in faccia e a spappolare ogni singolo frammento di me.
Ryan, quel giorno, mi aveva letteralmente uccisa e mai, dico mai, sarei stata più la stessa.