Incontriamoci nei sogni [COMPLETATA]

ONLY LOVE CAN HURT LIKE THIS

Sento un frastuono. Uno sparo. Ryan è stato colpito alla gamba e crolla a terra.

Sono inorridita. 

"Gli uomini del padre di Clothilde ci hanno trovati. Scappa!" mi avverte lui.

"No, amore mio, io non ti lascio qui!"

"Scappa, mia musa. Ti amerò per sempre, te lo prometto. Ma adesso devi andare via. Quegli uomini non scherzano. Dobbiamo separarci. Incontriamoci nei sogni, come abbiamo sempre fatto."

"No! Sei mio marito!"

"Vattene via subito, o ti uccideranno!"

Due uomini stanno per raggiungerci. C'è anche lei: Clothilde. La mia rivale in amore. La donna che ha avuto il mio uomo. Non piange, non si scompone. Il suo sguardo è gelido come la notte.

Uno dei suoi scagnozzi le passa una pistola. Lei la punta verso di me. 

Un proiettile mi sfiora l'orecchio e comincio a sanguinare.

Lo avrà fatto apposta a sfiorarmi soltanto?

Non ha importanza: devo scappare.

Mi volto un'ultima volta e vedo Ryan supplicare in ginocchio Clothilde e baciarle le vesti. 

Lei lo accarezza e mi guarda con aria di sfida.

Ecco la verità: Ryan non mi è mai appartenuto davvero. 

Non so che fare. Sono sotto shock. 

Il mio abito bianco si è tinto di rosso.

D'improvviso, scorgo la soluzione davanti ai miei occhi.

Il Pont Alexandre III è lì, mi chiama, sta aspettando solo me.

Mi arrampico. Sono in piedi, adesso.

Osservo Parigi un'ultima volta... è bellissima. 

Respiro a pieni polmoni.

Ho bisogno di volare, voglio essere libera.

Sento Ryan urlare, ma non mi volto.

Sorrido, incrocio le braccia e mi lancio nel vuoto.

Scompaio, ingoiata dai flutti della Senna.

Mentre precipito, ripenso a Buddy.

Sto per morire.

La mia anima straziata vagherà per questa città in eterno.

Sulla mia tomba, per favore, scrivete questo: "Qui giace una scultrice maledetta che nacque, visse e morì soltanto per amore".