treinta y dos

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La sveglia cominciò a vibrare, ma erano solamente le sette meno un quarto. Anita scalciò via le coperte, ingiuriando sé stessa per essersi scordata di cambiare l'impostazione dell'orario, poi con una manata spense il marchingegno. Era domenica mattina e la ragazza avrebbe desiderato aprire gli occhi almeno dopo le otto, quando, aprendo la finestra, sarebbe stata investita dai tiepidi raggi del sole autunnale; invece, guardandosi intorno notò che tutta la stanza era ancora immersa nel buio.
"Eh vabbè" si fece coraggio Anita. "Vuol dire che anche questa giornata sarà molto produttiva" concluse mettendosi a sedere sul letto.
La ragazza avvicinò a sé il portatile che lasciava sempre in standby sulla scrivania e lo aprì. Nel giro di un secondo, il monitor si illuminò e, accompagnata da ronzii di vario tipo, comparve la foto di Pablo che da settimane costituiva il suo salvaschermo. Ciò fece abbozzare un sorriso sul volto piuttosto pallido di Anita: in fin dei conti, la sua giornata stava già migliorando.
Quando, finalmente, il pavimento iniziò a essere inondato da tante piccole lamine di luce provenienti dalle tapparelle socchiuse, la ragazza si decise ad abbandonare il progetto su cui stava lavorando per scendere in cucina e concedersi una corroborante colazione. La domenica era in assoluto il suo giorno preferito, non soltanto perché non doveva recarsi a scuola: Anita adorava poter organizzare personalmente il suo tempo, dalla mattina fino alla sera, e poi durante il fine settimana trovava sempre un momento per fare un salto al mercato e comprarsi una manciata di ciliegie, le quali costituivano per lei il cibo dei giorni di festa.
Così, la ragazza indossò il suo solito paio di jeans e una felpa, si legò in vita un giubbino leggero e uscì, sorridendo al sole che in un attimo le aveva piacevolmente scaldato l'intero viso. Mentre procedeva quasi saltellando verso il centro della città, tramite chat avvisò Pablo della sua uscita mattutina e il calciatore si premurò di rispondere dandole appuntamento in un luogo facilmente riconoscibile e abbastanza vicino alla sede del mercato.
Da sette giorni, ormai, i due trascorrevano come minimo un paio d'ore insieme, durante il pomeriggio, e né a lui né a lei passava per la mente di interrompere quella felice abitudine.
Nel frattempo, Anita era giunta nei pressi delle prime bancarelle e, senza nemmeno pensarci, si avventurò tra i vari stand, diretta verso colui che era in poco tempo divenuto il suo fruttivendolo di fiducia. Si trovava giusto poco distante da quel banchetto, quando scorse Lisa in mezzo alla folla: un fatto, questo, che le parve piuttosto strano, poiché l'amica le aveva assicurato che quella domenica si sarebbe recata fuori città assieme al padre.
Improvvisamente curiosa, la ragazza rallentò il passo e cercò di non comparire nel campo visivo della compagna, pur continuando a seguirla. Dopo una decina di passi, però, si rese conto che l'amica non stava passeggiando da sola... accanto a lei, Anita vide nitidamente la figura di Thiago, e fu costretta a fermarsi e a tornare sui suoi passi per poter scoppiare a ridere senza venire scoperta dalla coppia.
Una volta calmatasi, si affrettò a comprare la sua usuale vaschetta di ciliegie e poi si mise a correre per raggiungere Pablo, che dato il suo ritardo la stava probabilmente già aspettando da diversi minuti.

Todo lo que quiero - Pablo GaviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora