cincuenta

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BUONI PROPOSITI DI PABLO – PUNTO NUMERO DUE: FAR SENTIRE ANITA PIÙ IMPORTANTE DI QUALSIASI ALTRA COSA AL MONDO ✓

Lisa si guardò intorno, perfettamente a suo agio nel bel mezzo dell'enorme centro commerciale, e annuì entusiasta. Anita si limitò ad afferrare il braccio dell'amica, poi, appena lei si decise a muoversi, la seguì con aria impassibile. In realtà adorava fare shopping, soprattutto se le era concesso di non badare a spese, ma non riusciva proprio a sopportare le decine di minuti trascorse nell'attesa che si liberasse un camerino. Avevano decisamente scelto il giorno sbagliato... d'altronde, non era stato un loro capriccio avventurarsi al Gran Via proprio il venerdì della Befana.
Infatti, era stata un'idea di Pablo: il calciatore aveva organizzato tutto all'ultimo minuto e per fortuna l'impressione fatta su Pilar un paio di sere prima aveva messo a tacere le varie perplessità della donna riguardo il suo progetto. In poche parole, nel giro di ventiquattr'ore Anita e Lisa sarebbero volate a Madrid accompagnate, o meglio, accompagnando l'intera squadra del Barça, completa di allenatore, preparatori atletici, fisioterapisti e magazzinieri.
Inoltre, non si sarebbe trattato solamente di assistere alla promettente partita che avrebbe visto la squadra blaugrana fronteggiare l'Atletico Madrid sul terreno di gioco, ma vi sarebbero state aggiunte un paio di gite fuori dall'ordinario e anche una serata nella discoteca più esclusiva della città, dove i collaboratori di Xavi avevano già prenotato per tutta la squadra. Insomma, ci sarebbe stato da divertirsi.
Ovviamente, alle due ragazze servivano vestiti adatti all'occasione, per cui Pablo aveva prestato loro una carta di credito, lasciando libera scelta riguardo gli acquisti. Anita aveva provato debolmente a controbattere, ma le sue proteste si erano poi trasformate in una divertita scrollata di spalle. Non era mai stata a Madrid e intendeva lasciare la sua impronta nella capitale vestendo abiti degni di tale evento.
Quindi, eccole lì: in seguito a uno sfiancante pomeriggio passato all'interno del quasi soffocante Gran Via, Anita e Lisa avevano comperato tutto il necessario e si dirigevano stracolme di borse verso l'uscita, dove Pilar le attendeva con il suo inconfondibile furgoncino dai colori sgargianti, riconoscibile anche in mezzo a un parcheggio tanto vasto.
"Che silenziose..." commentò la donna alla guida, delusa. "Non mi dite neanche cos'avete acquistato?"
"Oh, ma certo" rispose Anita. "Credevo ti avesse annoiato sentire la lista della spesa."
"No, no... come ti viene in mente?" rise Pilar. "Io ho sempre avuto un debole per i vestiti e mi fa piacere anche solo sentirne parlare."
"Benissimo" affermò Lisa. "Allora, se non è un problema comincerò io: ho preso un vestito bianco e scarpe con il tacco per andare a ballare... ah, e anche un giubbetto di jeans, perché credo che là di notte faccia abbastanza freddo; poi ho comprato un paio di Jordan rosse e dei cargo jeans azzurri da mettere assieme alla maglietta del Barça allo stadio, e... oh, sì: un crop top beige e una felpa lilla. E anche degli stivali neri (stupendi) che però non porterò con me a Madrid."
"Perché no?" le fu domandato dalla donna.
"Non saprei quando metterli" piagnucolò Lisa. "La discoteca è una e io non posso mica cambiarmi le scarpe a metà serata."
"Ah, già" annuì comprensiva Pilar. "E tu Anita? Anticipami un po' cos'hai nascosto nelle borse di carta... mh, vedo un Dolce&Gabbana... non ti sei fatta intimorire dai marchi, eh?"
"Beh, ho preso solo il minimo indispensabile" rispose la ragazza. "Fammi pensare... un paio di jeans neri e un paio beige, una felpa bianca; poi un paio di All Star celesti da abbinare alla borsetta che ho già, una minigonna nera e un top argentato per andare in disco, e per completare l'outfit un paio di tacchi firmati Dolce&Gabbana. Tutto qui."
La donna al volante rivolse un'occhiata allegra alle sue due passeggere.
"Sarete impeccabili... non ne dubito!" concluse il discorso, raggiante.

Todo lo que quiero - Pablo GaviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora