vedrai il mio bel faccino molto di più

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Domani devo ufficialmente prendere la decisione sul prof che dovrà seguirmi e ho la testa in piena confusione.
So che se piaccio a Zerbi probabilmente ho buone possibilità di riuscire ad andare avanti ma se scelgo Arisa, forse, ho anche più possibilità di scelta nei pezzi e su come esprimermi.
E credo che questo sia molto più importante per come sono fatta io.
E' sera, siamo tutti a letto ma svegli.
Sento lo sguardo di Giovanni addosso.

<<Sento i tuoi pensieri fino a qui>> commenta ridendo.
<<Si vede tanto, mh?>> gli chiedo assecondando la sua risata.

Si mette a sedere vicino a me e mi guarda comprensivo.

<<E' normale essere confusi. Non sai chi scegliere perché sono comunque due professori validi e ognuno di loro ha i suoi pro e i suoi contro>> mi dice e poi butta un occhio sulla lista che ho davanti.
<<Ah ma stai facendo davvero la lista dei pro e dei contro>>
<<La faccio sempre quando devo prendere una decisione>> ammetto passandomi le mani sul viso.
<<E quali sono questi pro e questi contro?>>
<<I pro di Rudy sono che se gli piaccio davvero sarebbe capace di portarmi tanto in alto nel percorso e i contro, in base alle edizioni che ho visto, sono che non ho molta possibilità di scelta e di espressione.
I pro di Arisa sono una maggiore scelta sui brani, maggiore espressione e non avrei molti ripensamenti sulle cose da dire. E' più comprensiva.
E non riesco a trovarle però dei contro>> gli spiego intrappolando, per l'ansia, il labbro inferiore tra i denti.
<<Il fatto che non ci siano contro dovrebbe renderti chiara la scelta>>
<<Aggiungo un  altro pro nello scegliere Arisa: Ci sono anche io con lei e vedrai il mio bel faccino molto di più>> commenta Wax intromettendosi nella conversazione.
<<Uh, ho trovato un contro>> dico a Giovanni con tono ironico.

Matteo mi rivolge uno sguardo infastidito.
Scende dalla sua postazione e si avvicina con passo lento al mio letto.

<<Non dovresti mentire a te stessa. Sappiamo entrambi che non mi resisti>>

Incastra il suo sguardo nel mio.
Ci guardiamo senza distogliere gli sguardi nemmeno per un secondo.
Vedo il cantante romagnolo guardarci, facendo passare lo sguardo da me al rosso più volte.

<<Okay, io me ne vado. Sono di troppo>> dice Giovanni provando ad alzarsi
<<Non ti azzardare>> gli dico con tono fermo <<no, non sei di troppo>> continuo guardandolo.
<<E invece si. Tra voi due c'è una tensione sessuale che si taglia con un dito, quindi quando avete finito fatemi un fischio che ritorno>> 

Si alza e se ne va dalla stanza mentre lo maledico con tutta me stessa.
Questa me la paghi, Giovanni.

<<Visto? Tra me e te c'è una tensione sessuale che si taglia con un dito>> sussurra Matteo mettendosi di fronte a me.
<<Non mi stare così vicino>>
<<Non puoi resistermi, lo so>> commenta lui spostandomi delle ciocche di capelli dal viso.
<<No, mi da fastidio averti così vicino.
Però devo ammetterlo, se davanti a te non ci fossi io ma un'altra ragazza che non sapesse tenerti testa, ti sarebbe già saltata addosso.
Ma non è il mio caso>> mi limito a dire per poi concentrarmi sulla lista.
<<Tu la fai così complicata. E' che non vuoi darmi la soddisfazione, altrimenti avremmo già scopato e questo teatrino lo avremmo finito>>
<<Tu forse non hai capito che io sto facendo il tuo stesso gioco.
Ma quello che non ti entra in testa è che io ho molto più autocontrollo di te e tu cedi quando ti stuzzico, come l'altra sera>> gli rispondo per poi mettere via le cose che ho in mano.

Ride divertito alla mia affermazione.
Si mette ancora più vicino a me.
Tanto da poter vedere e contare tutte le lentiggini sul suo viso.
Sembrano tanti piccoli pianeti.

<<Tu rendi complicato tutto. Potremmo essere davvero amici ed essere la coppia che scoppia>>
<<Tu mi hai dichiarato guerra ed io non mi tiro indietro>> controbatto voltandomi completamente verso di lui.
<<Quindi pensi di avere più autocontrollo di me?>> mi chiede con un sorriso furbo.
<<Non sei sordo. Hai sentito benissimo quello che ti ho detto>>
<<Allora vediamo se è davvero così>>

Ester ti stai cacciando nei guai.
Sissignore, ti stai proprio cacciando nei guai.

<<Vediamo>>

Devo imparare a tenere chiusa questa boccaccia.
Alla mia affermazione vedo un ghigno sul suo viso.
Cambia posizione mettendosi dietro di me a gambe aperte.
Mi tiene stretta facendo combaciare il suo petto con la mia schiena.
Mette le mani sulle mie gambe accarezzandole lentamente mentre con la bocca traccia ogni centimetri della mia schiena e del mio collo dopo aver abbassato la manica della mia canottiera.
Trattengo il respiro sperando non se ne accorga, perché questo bastardo è davvero bravo.
Le sue mani iniziano ad avanzare verso l'interno, finché con la punta delle dita non sfiora la mia intimità.

<<Tieni le mani al posto o appena ne ho l'occasione te le taglio>> sussurro voltandomi lentamente verso di lui.
<<Forse non hai così autocontrollo come dici. Ho visto come stai trattenendo il respiro.
E...oh, mi pare di vedere delle guance rosse>> sussurra al mio orecchio.

Mi afferra il viso non togliendo lo sguardo dal mio.
Lascia un bacio all'angolo della bocca e poi mi lascia li, facendomi sentire una stupida perché forse è vero, non ho tutto questo autocontrollo.
O almeno, non ho tutto questo autocontrollo con lui.

<<Matteo>> lo richiamo a bassa voce.
<<Hai appena dichiarato guerra aperta>>


Sweater Weather - WaxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora