avevo bisogno di questo

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La puntata di oggi sarà molto, molto movimentata.
Maria ha iniziato con la premessa delle pulizie, perché effettivamente la casa è un porcile in questo momento.
Più volte abbiamo affrontato il discorso, ma mai tutti si sono messi d'impegno.
Hanno preso la decisione che solo i primi tre saranno salvi.
Spero di riuscire ad entrare in quelle persone.

<<Ester è il tuo turno>>

Si, è il mio turno.
Spero che la decisione di cambiare canzone all'ultimo minuto non sia così rischioso.

<<Arisa sai già del cambiamento all'ultimo minuto di Ester?>> le chiede Maria.
<<Si, ne abbiamo parlato. Se lei è sicura della sua scelta, io sono sicura come lei>> risponde la mia prof per poi sorridermi.

Ma soprattutto spero che l'idea di cantare acapella non sia un'arma a doppio taglio.

<<Inizia quando vuoi>>

Volano le libellule
Sopra gli stagni e le pozzanghere in città
Sembra che se ne freghino
Della ricchezza che ora viene e dopo va
Prendimi non mi concedere
Nessuna replica alle tue fatalità
Eccomi son tutto un fremito ehi

Sono solo stasera senza di te
Mi hai lasciato da solo davanti al cielo
E non so leggere vienimi a prendere
Mi riconosci ho le tasche piene di sassi

Sono solo stasera senza di te
Mi hai lasciato da solo davanti a scuola
Mi vien da piangere
Arriva subito
Mi riconosci ho le scarpe piene di passi
La faccia piena di schiaffi
Il cuore pieno di battiti
E gli occhi pieni di te

Sono solo stasera senza di te
Mi hai lasciato da solo davanti al cielo
E non so leggere vienimi a prendere
Mi riconosci ho un mantello fatto di stracci

Sono solo stasera senza di te
Mi hai lasciato da solo davanti a scuola
Mi vien da piangere
Arriva subito
Mi riconosci ho le scarpe piene di passi
La faccia piena di schiaffi
Il cuore pieno di battiti
E gli occhi pieni di te


Sono emozionata.
Tengo tanto a questa canzone.
Spero di aver trasmesso tutta la mia emozione.

<<Cristiano? Che pensi?>>
<<Io ho la pelle d'oca, tesoro. Non è facile cantare acapella una canzone del genere, ma mi hai emozionato così tanto che nella mia testa automaticamente si è riprodotta l'orchestra che suonava.
Brava, dico davvero. Sei sulla strada giusta>>

Lo ringrazio senza parole.
Non sono in grado di parlare adesso.

<<Wax, ti sei emozionato anche tu?>> gli chiede Maria stupita.

Mi volto verso Matteo che ha gli occhi lucidi.
Mi guarda ed io lo guardo.
Occhi negli occhi.

<<Eh Maria...non ho potuto farne a meno>> ammette lui passandosi una mano dietro la nuca.
<<Però sono sempre cattivo eh>> continua provando a riprendersi.
<<Non ci credi neanche tu>> gli dico prendendolo in giro.
<<Torna al posto Ester, così intanto vediamo in che posto sei in classifica>>

Quando torno al posto sento lo sguardo di Matteo addosso.
Esattamente come l'ho sentito durante tutta la mia esibizione.

<<Sei stata bravissima>> ammette a bassa voce.
<<Grazie>>
<<Ester, sei a pari merito con Aaron>> mi dice Maria.

Mi volto verso di lei stupita.

<<Ah? Ho capito bene?>> le chiedo sbigottita.
<<Ammazza ho trovato il modo di farti stare zitta>> commenta lei ridendo.
<<No Maria, difficilmente sto zitta. Non cantare vittoria>>
<<Io so come farti stare zitta>> sussurra Matteo facendomi arrossire.
<<Ti odio>>

---

In casetta è scoppiato il caos.
Il caos più totale.
E tutto questo per le pulizie.
Io, come dice Mattia, ho la coscienza apposto.
Ma io ce l'ho apposto per davvero.
Ho sempre fatto il mio se non di più, per non parlare del mio tempo passato a pulire la cucina.

<<Vabbè ragazzi quando avete finito di sparare e urlarvi cazzate addosso mi fate un fischio.
Mi avete fatto venire il mal di testa>> ammetto alzandomi dalle scalinate.
<<No Ester non vai da nessuna parte perché non abbiamo finito>> mi dice Rita con un tono che mi da fin troppo fastidio.
<<Senti, Rita, anche la produzione ha detto che sono in mezzo ai nomi delle persone che qui dentro fa di più.
Qua vi state urlando addosso frasi che connesse tra loro non hanno senso e, spoiler, questa situazione non porterà a niente se non ci mettiamo a ragionare a tavolino.
Quindi quando volete farlo, mi venite a chiamare>> le rispondo con lo stesso tono.

Lascio le urla dei ragazzi alle mie spalle.
Mi hanno fatto venire davvero il mal di testa.
Chiudendo la porta della stanza sento le voci ovattate degli altri.
Mamma mia, un po' di pace finalmente.
Tolgo la maglia che ho usato oggi, tolgo il reggiseno e finalmente metto la felpa.
Sento la porta aprirsi e mi volto di scatto notando Matteo sull'uscio della porta.
Si avvicina e mi stringe forte a se.

<<Che succede?>> gli chiedo preoccupata.
<<Non succede nulla. Avevo bisogno di questo>> ammette non lasciandomi andare.
<<Oggi mi hai fatto venire la pelle d'oca, mi sono davvero emozionato>> continua guardandomi negli occhi.
<<Mi sono emozionata anche io>> gli dico accennando un sorriso.
<<Ti va se stiamo un po' insieme? Ho mal di testa anche io per colpa loro>> mi dice indicando il suo letto.
<<Mi va sempre di stare insieme>>

Sweater Weather - WaxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora