è così che ci si sente ad essere davvero felici

3.1K 123 12
                                    

Visto che mi sento ancora un po' in colpa dopo quello che è successo con Matteo, ho chiesto alla produzione se potesse contattare Maria in modo da poter parlare con lei e organizzare qualcosa per lui.
Approfitto del momento in cui Matteo è ha lezione e chiedo a Fede e Giovanni, che in queste cose sono bravi, di affiancarmi per avere qualche idea.
Non sono brava nelle cose che richiedono creatività.

<<Ester?>>

La voce di Maria arriva forte e chiara.

<<Ciao Maria! Sono con Fede e Cricca>> le dico guardando i miei amici.
<<Dimmi tutto>>
<<Vorrei organizzare qualcosa per Wax, in questo periodo l'ho messo un po' da parte>> continuo sentendomi arrossire.
<<Ah! Allora la cosa si fa seria>> ammette prendendomi in giro.
<<Si ma non so proprio cosa organizzargli, sono un po' incapace con queste cose>> 
<<Per questo ci siamo noi>> mi dice Fede con un sorriso.
<<In caso sarebbe possibile occupare la sala dove Samu prova di solito?>> domanda Giovanni incuriosito.
<<Si, dopo tutte le lezioni sarebbe possibile. Cos'hai in mente Cricca?>>
<<E se decorassi la sala con tutte le foto che avete insieme e le date?>> mi chiede incuriosito.
<<Potrebbe essere una buona idea>> constato poi guardando anche Fede.
<<Qual è anche la cosa che sai fare meglio oltre cantare?>> mi chiede Fede con tono ovvio.
<<Cucinare?>> domando io retorica.
<<Esatto>>
<<Vedo che avete fatto un bel programmino>> constata Maria.
<<Ragazzi mi lasciate sola con Ester? Vorrei parlare con lei>>

Cricca e Fede acconsentono.
Mi lasciano sola con la conduttrice, anche se non avendocela di fronte mi sembra di parlare con il muro.
E' un po' complicato.

<<Dimmi Maria>>
<<Ascolta...ho visto degli spezzoni di ieri sera, mentre parlavi con Tommy, Aaron o Samu. Perché ti fa paura tutta questa felicità?>>

Mai domanda per me fu così complicata quanto questa.
Perché?

<<Perché l'ultima volta che sono stata così felice è finita male, molto male.
Non dico che con Matteo finirà in questo modo, lo vedo dai suoi occhi che è una persona buona e che a me ci tiene, però c'è la paura che possa finire.
Non so godermi le cose ma sto provando a tenermi stretta quello che mi sta succedendo>> le spiego sospirando.
<<Perché pensi di non meritartela?>>
<<Non lo so, sono le mie paranoie che me lo fanno pensare. Io so di meritarmela questa felicità, ma poi le vocine nella mia testa si impossessano dei pensieri positivi e non riesco a vivermi tutto come vorrei>> le dico e so per certo che dalla mia voce possa percepire quanta ansia questa situazione mi da.
<<Non pensare mai di non meritarti la felicità. Tutti se la meritano. Tu accumuli, accumuli, accumuli e non parli mai per poi scoppiare non appena ti viene detta una parola.
Non ti fa bene questa cosa. Quando le paranoie si impossessano di te, zittiscile in qualsiasi modo.
Perché questa felicità, tutto quello che ti sta accadendo, te lo meriti. Non pensare mai il contrario>>

Sento i brividi lungo la schiena.
Perché ho la mente così cocciuta e ostile da pensare qualcosa del genere?
Delle lacrime mi scivolano sul viso e provo ad asciugarle, sperando non ne cadano altre.

<<E soprattutto quando ti viene da piangere fallo e non scacciare via le lacrime.
E' normale crollare, non siamo fatti di piombo. Non sei fatta di piombo >>
 <<Lo so>> ammetto a bassa voce.
<<Bene. Adesso vai a preparare le cose così da poter fare una sorpresa a Wax. Ci sentiamo presto>>
<<Ciao Maria, grazie>>

Quando la telefonata si chiude raggiungo subito gli altri.
Giovanni mi abbraccia lasciandomi un bacio nei capelli.

<<Ci mettiamo all'opera?>> mi chiede Fede con un sorriso.
<<Mettiamoci all'opera>>

---

Con l'aiuto dei miei amici abbiamo sistemato la saletta dove Samu di solito prova.
Sono contenta del risultato.
E' piena di foto, di colori e di emozioni.
E' venuto tutto bene ed è merito dei miei amici.
Troverò il modo di sdebitarmi con loro.

<<Respira però, stai andando in apnea>> mi dice Tommy prendendomi in giro.
<<Dai, sono agitata! Possibile che dobbiate sempre prendermi in giro?>> chiedo a lui e Samu che gli sta tenendo corda.
<<E' divertente prenderti in giro perché te la prendi e sei permalosa>> constata il ballerino pizzicandomi la guancia.
<<Non ti sopporto quando fai così>> gli dico prendendolo in giro.
<<Senti un po', miss scorbutica...mi prometti che ti godi questo momento? Che la tieni stretta davvero questa felicità?>> mi domanda Tommy mettendomi le mani sulle spalle.
<<Te lo prometto gigante>> ammetto mentre lo stringo forte a me.
<<Ora andiamo, così ti mandiamo qui Wax>> 

Saluto i ragazzi e aspetto.
Aspetto con ansia.
Forse è meglio sedersi... 
Sento caldo, mi sento sudata e questo perché sono agitata.
Mi metto a sedere a terra, al centro della sala e guardo la porta.
Non vedo l'ora che si apra e che veda entrare Matteo.
Dopo un po' di attesa pare che l'abbia chiamato.
Varca la soglia con uno sguardo confuso, il giubbotto, una canottiera e i jeans.
I suoi occhi vagano per la sala e poi cadono su di me.

<<Cos'hai combinato?>> mi domanda stupito.
<<E' il mio modo per chiederti scusa, per averti un po' messo da parte>> gli spiego mettendomi in piedi.
<<E non bastava chiedermi scusa?>>
<<No, non bastava>> mi limito a dirgli prendendogli la mano.
<<Qui appesi al muro ci sono tutti i momenti più importanti. Quelli belli e quelli meno belli che abbiamo vissuto>>

Lo porto davanti alla prima foto.
Una foto dello studio.

<<Quindici settembre, il primo giorno in cui ci siamo conosciuti>>
<<E anche il giorno in cui mi hai tirato palo non appena ti ho rivolto la parola>> controbatte prendendomi in giro.
<<Te lo sei meritato>>
<<Si, molto probabile>> borbotta ridendo.

La seconda foto è una foto del terrazzino.

<<Ah si la notte in cui volevo ricattarti con un bacio>> constata guardando la foto.
<<E questa invece quando ti ho quasi baciata>> continua indicando la foto della stanza.
<<Qui invece c'è la foto della prima puntata>> gli indico.
<<Ah, la famosa puntata in cui finalmente hai deciso di concederti a me>>
<<Ma non dire così! Togli tutto il romanticismo alle cose>> esclamo dandogli una gomitata.
<<Scusa! Ahia, mi hai fatto male>> continua sfregandosi il punto colpito.
<<Te lo meriti, non lamentarti>>
<<Uh, e qui cosa abbiamo?>> mi chiede incuriosito.

Devo dire che tra twitter e instagram ho trovato molte foto nostre.
Anzi, anche troppe.
Mi sono sorpresa anche io.

<<Eh...la sera prima della mia sfida, quando mi hai baciata in terrazza>< rispondo guardandolo negli occhi.
<<Uh, e guarda qui! Ho trovato tantissime foto>> continuo indicando la sera in cui mi sono dichiarata.
<<Una delle mie giornate più belle>> 

Mi circonda le spalle da dietro e continua a camminare per voler vedere le altre foto.
Le guarda tutte. 
Una ad una.

<<Ah questa è facile! E' la sera del bigliettino e della felpa>> esclama ridendo.
<<Che poi è la felpa che hai indosso ora>> continua osservandomi meglio.
<<Sai, vero, che questa felpa non ti tornerà più indietro?>>
<<E tu sai, vero, che non la rivoglio perché ormai è tua?>> mi chiede retorico mentre mi guarda negli occhi.

Mi fa voltare verso di lui stringendomi forte.
Si siede a terra trascinandomi su di lui e poi si sdraia trasportandomi sul suo corpo.

<<Poi ti fa male la schiena>> sussurro guardandolo negli occhi.
<<Non mi importa>> 
<<E di che ti importa allora?>> gli chiedo, mentre le mie mani si poggiano d'istinto sul suo viso.
<<Di te, della musica e della mia famiglia. Non mi importa di nient'altro>> ammette sulle mie labbra.

Lo guardo, lo osservo e lo scruto mentre lui continua a guardare ancora quello che ho fatto.
Mentre ascolta la musica in sottofondo e canticchia qualche parola.
Io ormai ne sono sicura.
Mi sono innamorata di lui.

<<Ti amo>> sussurro impercettibilmente mentre non smetto di guardarlo.
<<Cosa mi hai detto?>> mi chiede stupito.
<<Che ti amo. E lo credo davvero>> continuo sorridendo.
<<Allora è così che ci si sente ad essere davvero felici...>>


Ester ha sganciato la bomba!

Sweater Weather - WaxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora