sei andato a letto con lei?

4.7K 131 17
                                    

Oggi in casetta c'è un po' di scompiglio perché Angelina e Isobel entreranno definitivamente in casa.
Questi giorni sono stati un po' particolari.
Felici perché con Matteo alla fine siamo usciti allo scoperto con tutto.
Particolari per le lezioni e per una litigata avuta con Tommy riguardo il discorso "Matteo".
In questo momento io, Matteo e Samu siamo fuori in terrazza discutendo proprio di questo.

<<Per quanto continuerai a tenergli il muso?>> mi domanda Matteo facendo riferimento a Tommy che è appena entrato nella sua stanza.
<<Muso? Non gli sto tenendo il muso>> gli rispondo con nonchalance.
<<Si certo, non ci credi nemmeno tu>> controbatte Samuele prendendomi in giro.
<<Ma di cosa ti intrometti tu?>> gli chiedo con lo stesso tono.
<<Ester, ascolta, non puoi tenere il muso a Tommy solo perché si è preoccupato per te>>
<<Odio quando hai ragione>> borbotto poggiando la testa contro la sua spalla.
<<Quindi sempre?>>
<<Sempre? Non esagerare, Matteo>> gli rispondo sottolineando il suo nome.
<<Amo il modo in cui dici il mio nome>> mi dice ad un passo dalle mie labbra.
<<Prendetevi 'na stanza!>> esclama Samuele facendomi ridere.
<<Nano tu sei ancora troppo piccolo per vedere queste scene, fila nella tua stanza>> gli dice Matteo spingendolo dentro casa.
<<Non bullizzarlo, poverino>> 
<<Ritorniamo al discorso originale, però. Ci parli o non ci parli con Tommy?>> mi domanda tornando un po' più serio.
<<Ci parlo>> sussurro prendendo un respiro profondo.
<<Adesso?>> continua con un sorriso.
<<Adesso>> lo assecondo io.
<<Brava bimba, vai dentro allora>>

Mi prende la mano e mi fa alzare controvoglia dal divanetto in terrazza.
Non sono brava con queste cose.

<<Perché ti sei fissato con questa cosa?>>

Mentre gli faccio questa domanda punto i piedi, non permettendogli così di portarmi dentro.

<<Perché poche volte ho visto due persone avere un'amicizia come la vostra, quindi dovete chiarire>>

Mi spinge dentro casa.
Anzi, mi spinge fino al punto in cui c'è Tommy, con le cuffie, nella sua stanza.

<<E non imbrogliare. Ho occhi e orecchie ovunque io qui dentro>> mi dice Matteo prima di lasciarmi da sola con lui.
<<Posso?>> chiedo a Tommy indicando la parte libera del letto.
<<Cosa vuoi?>> mi domanda lui abbassando lo schermo del computer.

Mi metto a sedere di fronte a lui e mi sfrego le mani.
Dai Ester, sforzati.
Matteo ha ragione, lo sai.

<<Non sono brava con queste cose, lo sai>> provo a dirgli abbassando lo sguardo.
<<Allora vedi di diventarci, perché non ho intenzione di accettare le solite frasi come delle pseudo scuse. Voglio delle scuse vere e proprie, senza che ci giri intorno>>  mi ferma rendendo chiaro il discorso.
<<Mettiamo un attimo da parte l'ascia di guerra>>
<<L'ascia di guerra l'hai tirata fuori tu>> controbatte sollevando le sopracciglia.
<<Allora le vuoi sentire queste scuse o no? Sennò io prendo e me ne vado>> ammetto iniziando ad infuriarmi.
<<Va bene, va bene, ti lascio parlare>> 
<<Non dovevo urlarti contro senza neanche sapere cosa tu e Matteo vi siate effettivamente detti.
Non dovevo prendermela perché so che lo fai per me, perché ci tieni e non vuoi vedermi stare male di nuovo>> gli dico rassegnata.
<<Voglio sentire le parole magiche>>
<<Mi dispiace, okay? Scusa, non dovevo attaccarti e non dovevo pretendere di sapere cosa tu e Matteo vi siete detti>> continuo guardandolo negli occhi.
<<Ci voleva tanto?>> mi chiede accennando una risata.
<<Lo sai come sono fatta. Ti sorprendi davvero?>>

Sweater Weather - WaxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora