Capitolo 13

753 50 16
                                    

Althea pov's


La mattina, spesso, c'è una voce che si sveglia dentro di te. La si può chiamare in tanti modi, luna storta, piede sbagliato, acidità mattutina, voce della coscienza. Ma in ogni caso quella vocina ti sussurra che sarà una giornata di merda, e fidatevi, quando si inizia così, sarà sicuramente una giornata di merda. 

Caleb ci ha fatti dividere in gruppi, continuando insistentemente ad osservare le mosse di Dan. I suoi occhi cobalto si sono soffermati per meno di un secondo su di me, mentre ci spiegava uno degli esercizi più complicati che ci ha mai sottoposto.

<<..Bene, vincerà la prova di oggi il primo che da bendato riuscirà ad infilzare una mela lanciata al muto, con una freccia.-  spalanco gli occhi dalla sorpresa, sono la più brava del gruppo con arco e freccia, ma non riuscirei mai a portare il peso di Li o Dan. Poi i suoi occhi, quelli che ieri sera mi hanno guardato con un velo di dolcezza, si posizionano su di me, sogghignando appena. Non è mai una bella cosa quando succede. -Mettiamo un po' di brio alla sfida...la squadra perdente dovrà spogliarsi davanti a tutti.>> Stronzo, bastardo.

'Piano con le parole tigre.' mi ammonisce Li, che sfortunatamente ha sentito il mio commento.

'Tanto non può sentirmi.' vorrei colpirlo. Lo guardo cercando di capire se è serio, ma lui non aggiunge altro e ci fa spostare in palestra, mentre lui e Clark preparano il percorso fuori.

<<Siamo in mezzo ad un casino pazzesco, senza offesa Dan ma tu non sai tirare.>> il gigante annuisce alle mie parole.

<<E tu sei l'unico che può fare la mente tra noi, però sei piccolino e facile da trasportare.>> siamo il gruppo più omogeneo, ma anche quello che è messo peggio adesso. Respiro profondamente, poi mi fermo.

<<Come ci si sente a sapere di aver già perso? Potreste già iniziarvi a spogliare, magari in quello sei bravo Al.>> le parole acide di Kane mi bruciano sulla pelle, sto per rispondere ma Li mi precede.

<<Sta zitto, vipera.>> fortunatamente il gruppo di Kane è il primo ad essere chiamato. Respiro profondamente. Avevo detto una cosa quando sono entrata qui, ma devo vincere per forza.

<<Dan, tu sarai la mente, Li, tu il cieco ed io il muto.>> Li mi guarda sconcertato, sto dando una bella responsabilità a Dan.

<<Ma sei sicuro?>> chiede Dan ed io annuisco. Kane ed il suo gruppo tornano, si posizionano in un angolo e non dicono niente. Un'ondata di delusione mi colpisce, sento tutti i pensieri di Kane ed evito di ripetere le offese che lancia contro il generale e di noi. Chiamano l'altro gruppo. Dan impaziente, con tutta la sua mole, inizia ad andare avanti e indietro, mentre io mi volto verso Li e gli prendo la mano. 

'Devi mantenere la calma e lasciarmi entrare' lui sgrana gli occhi.

<<Tu..>> sussurra.

'Ti prego, Li, fammi entrare.' diversi anni fa ho insegnato a Li come schermarsi dalle persone come me. Sono pochissime, ma al mondo non solo le incantamenti sanno leggere nel pensiero o comunicare telepaticamente.

'Sarebbe barare.' dice serio, sento della luce calda lungo il tunnel,  sta abbassando la muraglia nella sua mente. Sorrido mentalmente, l'ho convinto.

'Devi aprirti solo a me...non posso farmi vedere nuda. Non posso entrare nella testa di Dan, non sarebbe corretto e ci vorrebbe troppo a spiegargli cosa sono, cosa so fare e che non gli ridurrei il cervello in poltiglia. Io e te lo abbiamo già fatto.' sospira, ma annuisce.

'Solo per stavolta, non lo faremo più dopo.' sorrido appena. Anche gli altri tornano, sconfitti nell'animo. L'ultimo gruppo siamo noi, ci alziamo e raggiungiamo la porta, dove Clark ci aspetta con la benda nera in mano.

<<Chi è la vostra mente?>> chiede e noi indichiamo Dan, mi guarda sorpreso ma prende il nostro amico mentre noi veniamo lasciati sulla porta. 

'Rilassati Li, nessuno sa di noi due.' gli dico con naturalezza mentre gli lego la benda intorno agli occhi.

'Quanto vuoi carta bianca?' mi chiede.

'Senti quello che ti dico io, non concentrarti sulle parole di Dan...fidati della mia voce e di nient'altro.' respira profondamente e lascia la sua mente nella mano che gli è entrata dentro.

'Non farmene pentire...sei stata l'unica con cui l'ho fatto, non l'ho mai permesso nemmeno ad Alec.' 

'Ti ringrazio per la fiducia.' Clark ci apre la porta e veniamo portati dalla parte opposta al palo dove è legato Dan. Le cose si fanno ancora più difficili, dovrà darci tutti i comandi al contrario, ma non solo.

Il campo è pieno di ostacoli. Clark ci guarda come se volesse scusarsi, mentre Caleb ha le braccia incrociate al petto, nasconde perfettamente la curiosità che gli martella dentro la testa. Ora, esiste solo il nostro legame, esistiamo solo Li ed io.

<<Potete iniziare quando volete, da quel momento avete dieci minuti per portare al termine la prova.- dice Caleb -Da quando verrà data la prima indicazione faremo partire il tempo.>>

'Difficile?' mi chiede Li, non so cosa rispondergli.

'Ho visto di peggio.' lo sento sorridere.

'Ti prego non mentirmi mentre sei nella mia testa.' gli salgo sulle spalle.

'Annuisci a Dan e fidati di quello che ti dico.' lui esegue e Dan inizia con la prima indicazione per superare i primi ostacoli. Una serie di bastoni da oltrepassare.

'Alza la gamba sinistra e spostala di qualche centimetro.' dopo pochi secondi Li mi lascia il completo controllo del suo corpo. In teoria, un'incantamenti ben addestrata, è in grado di entrare nella mente degli altri e controllarla senza chiedere il loro permesso. 

Con Li è diverso, primo perché gli ho insegnato a schermarsi contro il mio potere, secondo perché sarebbe come fare irruzione violentemente dentro casa sua e non mi sembra corretto, considerando che siamo amici da più di vent'anni. 

Lo guido fino alla fine del percorso ad ostacoli, dove non sbaglia nulla, persino quando Dan inverte destra e sinistra, faccio finta di correggere Li, colpendolo appena sulla spalla. 

Quando arriviamo in fondo, a qualche metro dall'albero, Caleb si avvicina a noi, porge la mela a me, arco e frecce a Li che afferra gli utensili con qualche difficoltà.

<<Adesso sarà la mente a decidere quanto si fida di voi...Al dovrai lanciare la mela e Li dovrà colpirla con la freccia piantandola nell'albero dove è legato Dan, la decisione è nelle tue mani Dan. Ricordati però che se ti rifiuti dovrete spogliarvi di fronte a tutti.>> deglutisco a fatica.

'È impazzito? Entra nella sua mente e fagli dire di no.' mi dice Li, mentre sto cercando di farmi strada nella testa di Dan.

<<Accetto...mi fido di loro.>> sospiro, 'Merda' diciamo all'unisono io e Li. Ci ho messo troppo ad entrare, troppo tempo per lasciare il corpo di Li ed entrare in quello di Dan.

<<Una bella fiducia...quando volete.>> 

'Li, abbandonati, non fare cazzate e lasciami il controllo completo di te.'

'Stiamo per uccidere Dan' mi risponde con fare ovvio mentre dà uno strattone alla nostra comunicazione.

'Se non vuoi ammazzarlo, ti consiglio di fare quello che ti dico. L'ho già fatto con Alec.' lo sento sospirare, ma la sua presa intorno al mio potere si allenta fino a sparire. A questo punto entro nel corpo di Li, sento i suoi muscoli che diventano i miei, tendo l'arco con sicurezza ed una forza che non mi appartengono. Rallento i suoi battiti, inspiro, devo lanciare la mela, ed ho un'unica possibilità per coordinare due corpi insieme. 

Non posso mollare adesso e dare questa soddisfazione a Caleb, a Kane. Devo farcela, per una lunga lista di motivi. 

Alzo il braccio del mio corpo, mentre con la mente controllo quello di Li, ho due secondi, due miseri secondi per coordinarmi. Inspiro di nuovo e sento i miei e i suoi battiti nelle orecchie, aspetto che si sincronizzino. 

Annuisco a Dan che ha già chiuso gli occhi, lancio la mela, tendo la corda dell'arco e lascio andare la freccia, mentre inizio a pregare tutti gli Dei che vada bene e il mio piccolo segreto continui a rimanere tale per un bel po'.

La guardia del reDove le storie prendono vita. Scoprilo ora