"Forse ho cambiato idea"

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JIMIN

Sono alla riunione. Sto aspettando Hoseok, perchè non ho le palle per incontrare gli altri da solo. Non so per quale dannato motivo io sia qui, ma la curiosità mi ha tratto in inganno e adesso me ne sto pentendo. Anche perchè fa freddo, un freddo cane. Sono le nove. Ho cenato a stento dall'ansia. Sono sulla strada opposta al bar. Se qualcuno arriva, lo vedrò. Mando un altro messaggio a Hoseok, pregandolo di muoversi.

"Jimin? Ma sei tu? Quanto sei cambiato. Wow." Una voce squilla alle mie spalle. Ogni nervo del mio corpo, batte la ritirata. Me la faccio sotto. Mi volto. È Liu, con più barba. Si avvicina con un sorriso voluminoso. Cosí genuino, spontaneo. Forse non sto antipatico a lui.

"È passato solo un anno." Replico. Lui alza una mano e la sbatte nella mia. Un saluto quasi adolescenziale, di cui ho perso l'abitudine. La gente di ufficio è sempre meccanica, ogni volta che vado a lavoro, me ne rendo sempre piú conto.

"Già, bello mio. Come va? Sei sparito, non ho piú saputo nulla di te." Inclina la testa, poi mi scompiglia i capelli. Liu. È sempre stato un ragazzo semplice, trasandato, con sempre il sorriso sulle labbra. Era quello ineluttabile. Potevi dirgli qualsiasi cosa, e lui sorrideva e si accendeva la sua canna. Dicendo che bisognava rilassarsi. Era anche piuttosto sveglio, se è per questo. Adesso eccolo qui. Con un piumino bello imbottito. Pantaloni marroni e scarpe da ginnastica. Non sembra cosí diverso. Io sono cambiato? Non credo.

"Va...tu?" Per adesso non so bene come rispondere al resto.

"Bene, potrebbe andare meglio, può sempre andare meglio." Queste parole non sono molto da lui. Si infila le mani in tasca, guardando verso il bar. Alla fine il gruppo ha deciso di bere qualche drink dopo cena.

"Fa strano rivedervi. Dopo quello che ho fatto." Tiro fuori le palle, facendo affiorare l'argomento. Lui sorride.

"Siamo giovani no? Il cuore è piú forte di ogni cosa. Ci sono un pò rimasto male, perchè mi stavi simpatico e pensavo di contare qualcosa per te. Ma ormai." Alza una mano, mi scompiglia i capelli. Questo nuovo Liu, mi confonde un pò. Però mi dispiace per quello che dice. Anche lui mi stava simpatico.

"Anche tu mi stavi simpatico." Mormoro. Lui sorride. Poi con la testa fa segno si guardare davanti a noi. Davanti alla porta del bar c'è Hoseok. Mi fa cenno di venire.

"Com'è che siete tutti cambiati cosí tanto? Anche io sono cambiato?" Va a schiaffare la mano in quella di Hoseok, si attirano in un mezzo abbraccio.

"Non tanto." Mormora Hoseok.

"Solo la barba, dite?" Annuiamo. Io fulmino con lo sguardo il mio migliore amico. È in ritardo. Lui ride.

"Noooo. Ma quelli sono i Kim? Noooooo. Cosa vi è successo?" E arrivano proprio loro. Alti, con le spalle enormi. Arrivano dall'altra parte della strada. Jungkook ha il pizzetto, una novità. Mentre ha i soliti capelli lunghi. Porta un giaccone di montone. Mentre il fratello. Beh. Il fratello non sembra suo fratello. Non quello che conosco.

Liu afferra il maggiore per le spalle e lo scuote come una campana. Ridono entrambi. Come hai vecchi tempi. Io provo a non guardare il piú piccolo -di età e non di statura- veramente. Però gli occhi sono cosí calamitati. Mi guarda anche lui per un millisecondo. Non ha gli occhiali stasera. Però era lui. Ne sono sicurissimo. Ha lo stesso giaccone e taglio di capelli. Era proprio lui. E l'ho difronte.

"Come sta il mio nano preferito?" Prima passa Jungkook, lui posso reggerlo. Mi strizza le guance poi mi schiacca contro il suo enorme petto, troppo muscoloso.

"Bene. Tu, pirata?" Mi libero dal poderoso abbraccio e gli do una pacca giocosa sul petto. Lui ride. Ha il solito sorriso tutto occhi. Quel pizzetto però stona.

Ten days [Vmin]Onde as histórias ganham vida. Descobre agora