"Dopo la neve, il ricovero"

23 2 0
                                    

JIMIN

Giorno 4

Suono il campanello, ovviamente dopo la guerra di neve, io mi sono preso il raffreddore, Taehyung una vera e propria influenza. Spero almeno che riesca ad aprirmi. Oggi sono venuto subito dopo lavoro, visto che lui esce dopo di me, ma oggi, essendo rimasto a casa, posso passare prima. Credo che abbia bisogno di una crocirossina. Io mi offro volentieri. Suono ancora il campanello. La porta si apre, un Taehyung cadaverico sbuca dietro la porta. Scrupolosamente in pigiama abbinato.

"Ciao." Parla nasalmente.

"Ciao." Alzo le braccia, abbracciandolo. Lui mi sostiene per i fianchi.

"Va meglio?" Anche io parlo col naso chiuso.

"Si, ho preso la medicina poco fa. Ho la febbre adesso." Infatti Scotta come un termosifone. È caldissimo e sudaticcio. Con una mano gli sento la temperatura della fronte. È bollente.

"L'hai misurata?" Chiude la porta dietro di noi. Annuisce.

"38,5" È molto alta.

"Hai bevuto un pò d'acqua?" Annuisce anche a questo.

"Bene. Lo vuoi un bacio?" Annuisce vigorosamente. Si prepara chiudendo gli occhi. Il bacio arriva. Molto piccolo, sulle sue labbra. Lo trascino un pò, mentre mi salgono i brividi sulla schiena. Lui tira fuori la lingua. Credo che puntiamo alla stessa cosa. Giochiamo un pò. Io tremo, dentro di me. Mi piace un sacco baciarlo. È cosí bello, grosso. Interrompo il bacio, quando si fa troppo frustrato. Sta male. Non credo possa andare oltre.

"Vieni, ti porto nel mio rifugio." Mi guida verso camera sua, oltrepassata la porta, noto che è pulito per terra. È rimasto il casino sulla sedia e la scrivania, ma la stanza profuma adesso.

"Ho sistemato un pò." Sul letto ci sono piú coperte del solito. Lui si infila dentro, iniziando a tremare all'invero simile. Si copre, scomparendo. Lui avrebbe rimandato l'incontro. Però io gli ho detto che non ci sono problemi, e che gli avrei fatto da infermiera, nel caso. Penso che i suoi dieci giorni vadano passati per bene. Poi mi dispiaceva. Sono io ad averlo riempito di neve. Forse abbiamo sgravato un pò.

"Se vuoi un pigiama, te ne ho lasciato uno sulla sedia." Sopra al mucchietto, c'è un pigiama piegato. In effetti, è atmosfera da pigiama. Sollevo la maglia. È gigante. La annuso. Sa di lui.

"Non puzza." Ride lui. Infatti non puzza, ma sa proprio di Taehyung. La poso togliendomi la maglia. Lui fischia, in approvazione. Cosa avrà visto, non lo so, visto che ho la cannottiera. Metto la nuova maglia, togliendomi i pantaloni. Adesso fischia due volte. Glielo concedo adesso, visto che sono in mutande. Li sostituisco con i suoi. Mi volto verso di lui. Le maniche scollettano oltre le mani e i pantaloni mi vanno lunghi. Lui ride.

"Hai presente quando il figlio ruba i vestiti al padre? Mi sento cosí." Però si sta bene, è comfortevole, proprio come un pigiama deve essere. Gattono verso di lui, sopra al piumone, poi mi infilo sotto le coperte. Lui ha ancora qualche brivido.

"Grazie per essere venuto." Mi ringrazia, ma non c'è bisogno.

"Non c'è di che." Si aggrappa a me, tutto teso per il freddo della febbre. Ci sono almeno duecento gradi quà sotto. Si sta da dio. Per adesso. Gli accarezzo i capelli, mentre si appoggia sul mio petto. La posizione è invertita. Solitamente sto io sotto. La cosa mi diverte.

"Ho preparato un film sul portatile. Jungkook me lo ha prestato. O meglio, me lo sono prestato. Oppure possiamo giocare alla switch." Spiega. Gli accarezzo i capelli tranquillo.

"Per me possiamo fare un pisolino." Nega con la testa.

"Coccole." Sussurra, alzando lo sguardo.

"Belle le coccole." Gli parlo come se fosse un bambino, lui grugnisce abbracciandomi.

Ten days [Vmin]जहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें