"Andiamo a ballare."

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TAEHYUNG

Giorno 6

"Fai piano. Stanno dormendo...Jimin." Potremmo essere leggermente troppo ubriachi. Sopratutto lui. Prova a togliersi lo stivaletto, ma ruzzola a terra, pesantemente. Poi ride, guardando il soffitto come se fosse un apparizione.

"Dai, vieni su." Gli faccio cenno di rimettersi in piedi. Lui rimane a terra, braccia aperte, come se gli alieni dovessero prelevarlo dal soffitto. Ride perso, dondolando la testa.

"E va bene. Ti tolgo le scarpe." Gliele tolgo, lasciandole all'uscita. Sono tutte sporche di neve e fango. Poi tolgo le mie, traballando come un matto. Che ore sono? Le due? Il tizio del taxi ormai deve essere abituato a portar a giro ubriachi come noi a quest'ora. Sul suo viso non ho visto nessuna espressione di sorpresa. Puro piattismo. È abituato.

"Arrivo. Prenfimi." Tutto quello che fa è rigirarsi faccia per terra, proprio come una cotoletta. Mi fa ridere troppo. Scoppio a ridere mettendomi accanto a lui. Devo dire che stare per terra è molto comodo, rilassante.

"Ma che state facendo voi due?" Alzo la testa di scatto.

"Ciao Hoseok." Lo vede anche Jimin, comincia a ridere come un matto, puntandogli il dito contro.

"Sono belli che andati, vedo. " Mio fratello? Che vuole?

"Gne gne." Mi rotolo a terra. Provo a tirarmi su.

"Avete scopato, voi due? Bello forte?" Ma chi è che fa queste domande? Provo a mettermi in piedi, Jungkook mi da una mano. Poi mi posa le mani sulla spalla, guardandomi dritto negli occhi. Il mondo gira dietro di lui.

"Non siete tornati in macchina, vero?" Mi fa ridere moltissimo quello che dice. Lo spintono giocosamente.

"Ma secondo te?" Dico sarcastico. Avvolge il mio collo con un braccio e mi gratta le nocche in testa.

"Lasciami. Stronzo." Mi dimeno, lui lascia subito la presa ridendo.

"Allora? Non mi hai risposto?" Jimin si volta verso il suo amico col broncio di un bambino. Lo vado a recuperare, abbracciandolo la dietro.

"Non credo di potertelo dire." Abbraccio Jimin, dondoliamo assieme. I nostri due ospiti ridono, guardandosi fra di loro.

"Avete trombato, giustamente. Oserei dire. Noi Taehyung?" Hoseok rotea gli occhi all'insú.

"Non credo, non ricordo." Ed è la verità.

"Ce la fate a tornare in camera da soli?" Jimin mi da spudoratamente il sedere.

"Cioè, come fai a non fare l'amore con un ragazzo cosí. Secondo me si. Poi puoi dirmelo, sono il tuo migliore amico. A me piace fare i..." Gli tappo la bocca, ne sta sparando troppe.

"Grazie per il complimento." Ridacchia Jungkook, facendogli segno di avanzare. Jimin mi mordicchia un dito. Mollo la presa.

"È vero. Sopratutto Taehyung. Non siete veri fratelli, ma siete dei bei maschioni."

"Sai mi ero dimenticato che diventasse cosí da ubriaco." Riferisce Hoseok a Jungkook. Io spingo Jimin perché vada avanti. Lui camina traballando. Di questo passo non arriveremo mai in camera.

"Poi è bello fare l'amore. Tutti stretti. Con le coccole." Si volta verso di me, iniziandosi a strusciare come un gatto.

"Venite, vi facciamo da scorta. Vi portiamo in camera, fate quello che dovete. Cosí non vi sentiamo o vi vediamo" Ci prendono per mano. Non so perchè abbia accentuato le ultime parole.

"Ma non dovevamo andare a casa mia?" Chiede Jimin.

"Eh già." Replica Jungkook.

"Cazzooo." È vero? Perchè siamo finiti qui?

Ten days [Vmin]Where stories live. Discover now