"Cuore rilassato"

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TAEHYUNG

Giorno 2

Forse avrei dovuto prendere le sue parole sul serio. Si è rilassato fino ad addormentarsi. Sotto le mie carezze i suoi respiri si sono fatti sempre piú lenti e pesanti. Adesso è spiaccicato contro il mio petto, gli occhi chiusi, perso nel sonno. Vorrei tanto dormire anche io con lui, ma domani devo andare a lavoro. Non posso dormire qui. Forse la prossima volta posso organizzarmi meglio, cosí rimango a dormire, o viceversa. Il suo letto sembrava cosí morbido e soffice. Anche io mi farei una bella dormita, ma manca poco a mezzanotte.

Metto per l'ennesima volta i capelli neri dietro al suo orecchio. I suoi lineamenti sono bellissimi. Rilassati cosí poi, sembra una palletta tenerissima. L'ho già riempito di bacetti. Questo nuovo me si fa sicuramente meno problemi dell'altro, ma come prima, mi impallo. Credo sia normale? Ero un pò confuso, visto che c'era eccitazione, ma non era chiara la direzione che avremmo preso. Lui mi ha rassicurato. Però è lui che mi deve rassicurare? Non dovrei rassicurarmi da solo? Sono solo confuso. Nel caso ne parlerò con il terapista.

"Jimin, non vorrei disturbare il tuo sonno, ma devo andare." Provo a destarlo, ma non si smuove. Dorme come un sasso. Come posso fare senza svegliarlo, poi mica posso lasciarlo sul divano, domani si sveglierebbe con le vertebre scomposte.

"Patata al sugo? Cetriolino?" Rido. Proprio andato, cotto come una pera appena tolta dalla padella. Lo chiamo cosí solo perchè non mi sente. Non avrei mai il coraggio di farlo mentre è sveglio.

"Jimin?" Lo scuoto un po' piú forte. Apre gli occhi, leggermente. Bene.

"Devo andare...Jimin?" Ma sta bene? Torna a dormire come se niente fosse, rannicchiandosi ancora di piú contro il mio petto. Ricorda tanto un gatto.

"Da quando hai il sonno cosí pesante?" Si svegliava sempre per qualsiasi cosa. Provo a scuoterlo di nuovo. Niente. Spero solo che stia bene. Provando a non schiacciarlo, esco dal divano. Lo guardo, si arriccia tutto, ciancicando. Meglio portarlo a letto. Lo sollevo, con fatica. Troppa. È diventato bello robusto e io meno allenato. Lo tiro su, anche piuttosto rozzamente. Niente. Se la dorme.

"Ma che cazzo, insegnami ti prego." Invece che svegliarsi, mi abbraccia. Bene.

"Ti porto a letto...non in quel senso. A dormire e basta." Nessuna risposta, devo rassegnarmi. Fortunatamente la porta di camera sua è ancora aperta. Con il piede apro malamente le coperte. Lo adagio sul letto. È vestito, ma non credo sia un grande problema. Tiro su le coperte. Avrà impostato la sveglia per domani? Guardo la sveglia sul comodino. Io cosa ne so? Forse l'ha nel telefono? E dove ha il telefono? Nei pantaloni ovviamente. Lo scopro, tiro fuori lo smartphone e lo metto sul comodino.

Non resisto, lo accarezzo un'altra volta. Come gli faccio capire che sono andato via? Gli manderò un messaggio. Lo bacio sulla fronte.

"Notte." Vado a recuperare le mie cose. Ossia solo le scarpe e il giaccone.

"Taehyung?" Sento dire, quando mi infilo la prima scarpa. Sospiro. Ma stava dormendo.

"Sono qui." Alzo un pò la voce. Dopo poco sbuca un Jimin molto assonnato.

"Devo andare, ti ho lasciato a dormire." Con un occhio chiuso allarga le braccia buttandole sulle mie spalle.

"Potevi svegliarmi." Lo abbraccio, molto volentieri. Cosí assonnato è molto carino.

"Ci ho provato, ti giuro, eri morto, nel mondo dei sogni."

"Si?" Interrompe l'abbraccio, mi guarda sempre con un occhio chiuso.

"Te lo giuro, ti ho scosso come una maracas." Pare confuso pure lui, credo sia per il sonno.

"Ci vediamo domani?" Domanda tornando a fare il bradipo. Struscia la testa nel mio collo.

"Certo. Solita ora?" Non risponde, si è addormentato. Gli do una pacca giocosa sul sedere.

"S-i." Mi bacia la guancia, anzi, la sbava. Non mi pare molto concentrato il ragazzo.

"D'accordo. Vai a dormire." Gli ricordo. Annuisce rimanendo in piedi. Mi fa vestire e con il solito sguardo assonnato mi da un ultimo bacio.

"Buonanotte." Mi congeda. Dondola come un pupazzo. Spero vada a dormire, dalla sua faccia nel ha molto bisogno.

"Notte nanetto." Ride, lo vedo. Un flash veloce, ma non mi scappa. Poi chiude la porta. Buonanotte a lui. La prossima volta, una bella dormita insieme non me la toglie nessuno.

Tornato a casa, vado diretto in camera. Intercetto Jungkook mentre va in bagno.

"Com'è andata?"

"Bene." Retrocede per darmi una pacca sulla spalla.

"Sono contento. Jimin, sempre tranquillo?" Annuisco.

"Tanto tranquillo da addormentarsi." Lui ridacchia. Con una pacca bella forte, mi lascia. Poi si ferma.

"Posso chiederti una cosa?" Stavo per entrare in camera. Mi fermo. Si volta. Gioca con le sue mani, un pò ansioso.

"È un problema, se domani sera mi lasci la casa...devo portare un ragazzo. Giusto per cenare." Lo guardo stranito. Chi porta a mangiare? Sarà uno dei tanti raccattati tramite le app?

"Va bene. Ti do conferma domani, ok?" Intanto mi tolgo il maglione con le renne e lo lancio sul letto.

"Perfetto. Ti ringrazio." Sparisce, verso il bagno. È un favore che posso accettare. Ne ha fatte tante per me. Appena arrivato in camera, guardo confuso il casino che ho lasciato su letto. Perchè ci sono tutte queste maglie sul letto? Ah. Non ricordavo dove fosse questo maglione. E ora? Ammucchierò tutto sulla cassettiera. Ecco. Prendo ogni maglia sparpagliata, la appoggio sul mobile. Poi realizzo che non ho dato una mano a Jimin, a lavare i piatti. Me lo sono scordato.

"Cazzo." Mi metto le mani sui fianchi, recupererò. Il suo essersi addormentato, mi ha proprio fatto dimenticare quello che ho detto. Mi scuserò, nel caso fosse cosí importante. Meglio cambiarsi ora, domani devo lavorare. Velocemente mi cambio, faccio un tuffo finale sul letto. Controllo il telefono, assicuramdomi di avere la sveglia e noto con felicità di avere un messaggio da parte di Jimin. È una nota audio.

"Scusa se mi sono addormentato, spero di non essermi acciocchito per troppo tempo. Sei particolarmente morbido e soporifero."

"Morbido è soporifero."Ripeto divertito le ultime parole. Due parole che mettono tenerezza solo a dirle, pronunciate da lui sono ancora piú divertenti.

"E grazie per avermi portato a letto." Leggo il messaggio scritto.
Sta a me replicare. Sono messaggi di qualche minuto fa, ma so che domani leggerà.

'Non ti preoccupare, domani recupereremo. Ti va di andare a mangiare del sushi? Fammi sapere. Ancora buonanotte, nano.'

E con questo calore nel petto, posso infilarmi tranquillamente fra le coperte e rilassarmi. Che serata. Non vedo l'ora che sia domani sera. Ho ancora tante cose da dirgli e baci da dare. Sento che questa è la strada giusta.

Ten days [Vmin]Where stories live. Discover now