"Ultima sera prima della fine"

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TAEHYUNG

Giorno 9

Suono il campanello impaziente. Sono uscito da lavoro, mi sono fatto il bagno piú veloce della mia vita e sono venuto da lui spedito. Oggi è stata una giornata di merda a lavoro. Ritardi sulla tabella di marcia, manutentori arrabbiati a destra e sinistra. Finalmente ne sono uscito vivo.

"Buonasera." La porta si apre, facendo intravedere un Jimin molto sorridente.

"Non sono potuto passare dal pasticciere, ho preso gli unici dolci che avevo in casa." Sono uscito leggermente tardi.

"Non è un problema, saranno piú che sufficienti." Allunga una mano, afferra uno dei bottoni del mio giaccone e mi attira a lui. Il primo bacio di oggi, meraviglioso. Tutta la tensione del mio corpo si dissipa completamente. È una gioia sentire le sue labbra sulle mie.

"Al massimo posso fare io da pasticcino." Lo guardo tutto fiero di quello che ho appena detto.

"Vieni." Scuote di poco la testa, prende la mia mano e mi accompagna. Io tolgo al volo le scarpe e prendo le prime ciabatte che vedo.

"Ho già preparato la cena, tu siediti e rilassati." Mi fa sedere, mi toglie il giaccone. Sono un pò spaesato, non mi aspettavo tutte queste attenzioni. Recupera la busta con i cioccolatini e la posiziona sul bancone della cucina.

"Sembro cosí stressato?" Gli domando.

"No, stanco direi. Ti hanno fatto fare due ore di straordinario." Sui fornelli qualcosa sta cuocendo, la sento sfrigolare. C'è un buon profumino. Va a controllare la padella, poi torna da me, mi massaggia le spalle. I miei muscoli ne avevano bisogno, si sciolgono mano a mano. Il mio corpo si rianima lentamente. Non sapevo quanto ne avessi bisogno, finchè non mi ha toccato. Le sue dita sembrano molto esperte. Quando passa sul collo, con movimenti circolari, è una bellezza.

"Potrei assumerti come massaggiatore sai." Con un gesto molto delicato mi fa inclinare la testa. Seguo le sue mani con completa fiducia. Continua a massaggiare per bene.

"Non c'è bisogno di pagarmi." Scende, sento il suo fiato vicino al collo, percepisco il suo respiro e il bacio. Ben curato, preciso e caldo. La pelle d'oca sale quasi istantaneamente. Che bella sensazione. Ho un guizzo al cuore. Tiro la testa all'indietro, lo guardo sospettoso. Sto giocando. Anche se è molto strano questo comportamento, o almeno non lo avevo mai ricevuto prima. Sorride e scende a baciarmi il naso. Poi la bocca. Non pensavo che un bacio dall'alto fosse cosí bello.

"Mi stai rincoglionendo." Non si alza, ride sulle mie labbra.

"Mi piace rincoglionirti." Ammette. Io chiudo gli occhi. Questo calore, questa sensazione. È bellissima. Sale dal basso e arriva al cuore.

"Sei bellissimo." Mormoro. Stasera siamo strutti come pezzi di burro sulla piastra. Fritti, totalmente. Scappa via, provo ad afferrarlo ma è piú veloce. Sono riuscito a farlo arrossire? Mi ha lasciato in uno stato ipnotico. Dentro di me c'è del torpore. Voglio altro contatto. Vado da lui, lo abbraccio da dietro.

"Com'è andata a lavoro?" Congiungo le mani davanti alla sua pancia e guardo la padella che sfrigge. Sono verdure saltate con della carne.

"Nella norma, niente di nuovo." Fa un enorme sospiro e si lascia andare contro di me. Lo sostengo.

"I tuoi colleghi?" Accosto la mia guancia alla sua. Siamo entrambi molto morbidi.

"Sempre i soliti. Niente di che. Ho iniziato a mandare curriculum, so che mio padre ce l'avrà a morte con me. Sento che è questa la strada giusta." Torna a mescolare il cibo, prende una forchetta, la schiaccia su un pezzo di carne e me la porta alla bocca. Il mio stomaco brontola davanti al cibo caldo. La addento con piacere.

Ten days [Vmin]Where stories live. Discover now