"Emozioni disordinate"

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Giorno 1

JIMIN

Non so cosa sia successo, nè perchè cosí rapidamente, ma quei baci mi sono piaciuti anche troppo. Quel bacio a stampo è stata come una vampata di calore, o come una nuova pubertà con tutti i suoi ormoni. Non gli ho saputo desistere. Sono caduto nella trappola. Il movimento è stato doloroso, ma piacevole. Fra l'attento e il fugace. Un qualcosa che mi ero perso e dimenticato.

Puntello le braccia, mi sono abbandonato sul suo petto, dopo tutto il movimento ci siamo avvinghiati come due ricci. Mi sta guardando, con gli occhi socchiusi, credo si stia per addormentare.

"Fa strano sai." Sorride leggermente. È molto rilassato. Durante l'amplesso è stato molto amorevole e attento, ha pensato non farmi male. Ma le cose purtroppo vanno fatte. Io ho fatto come mi sembrava piú necessario. Con calma. L'ho baciato, l'ho accarezzato. Trovandolo tranquillo, rilassato. Questa volta ha sicuramente goduto del mio tocco.

"Cosa?" Sussurra, rianima la mano abbandonata sul letto, la fa passare sulla mia schiena e mi accarezza, delicatamente.

"Ci siamo visti da giusto tre giorni e già condividiamo lo stesso letto. E come se fosse passata una vita, eppure se ti guardo, non pare passato nemmeno un giorno." Lo guardo, un pò confuso. Mi sono gettato, prima, non pensando poi cosí lucidamente. Sarà la scelta giusta?

"In un certo senso è vero." Continua con le carezze. Sono molto rilassanti. Sorride. Le sue labbra salgono leggere, mostrando giusto un pò di denti.

"Sembri Liu dopo un mega cannone." Lo faccio ridacchiare. Torno giú, posandomi sul gomito. Lo guardo. Mi sistema i capelli dietro gli orecchi. Vorrei farlo pure io. Odiava quando lo facevo. Vediamo se questa volta saprà goderselo. Tutto zitto osserva la mia mano, la infilo nei suoi capelli, chiude gli occhi. Allunga la testa, vado sempre piú a fondo. Passo le dita delicatamente. Lo faccio un'altra volta. Ad occhi chiusi, si gode le mie carezze. Fa tenerezza. Ha perso i muscoli massicci, ma è sempre molto attraente. Tanto attraente. Sembra cresciuto, in un modo o nell'altro.

"Sai, non ti nascondo che ho l'impressione di stare accanto ad un drago. Un drago capace di sputare fuoco, molto fuoco." Fa un altro sorriso, sotto alle mie premure.

"Questo drago sa ancora sputare fuoco, ma è piú coscente delle sue narici di lava. Sa quando deve scaldarsi nel tepore, o quando ruggire." Porta la mia mano sul suo naso, glielo strizzo giocosamente.

"Convincente." Affermo, Prima seduto al tavolo, credo che si sia scoperto. Facendo saltare qualsiasi corrazza. Ho accettato per questo. Merita un'altra chance. Anche io, credo di meritarmela. Sono innamorato di lui, non ne sono certo, credo di esserne attratto. Si, se non sarei nudo nel suo letto. Ma innamorato? Possiamo usare questo termine?

"Perfetto. Torni a casa tua a mangiare, o mangi qui?" Già, fra poco è l'ora di cena. Sono venuto dopo lavoro, sperando che fosse a casa, ma ho trovato solo Jungkook. Mi sono fermato a chiaccherare con lui. Abbiamo parlato sia del passato, che del presente. Anche lui è molto piú tranquillo di tempo fa. Danno l'impressione di essere cresciuti molto. Posso dire lo stesso di me stesso?

"Credo che mangerò qui." Dico, accoccolandomi sul suo petto. Caldo, importante. Lo accarezzo. Il suo odore è cambiato. È piú tostato? Ricorda la natura, la tranquillità. Lui è veramente tanto calmo adesso. In passato sarebbe a far tintennare le gambe nervoso, o a mordersi le pellicine delle dita e a sbuffare come un cavallo innervosito. Salgo, per incastrarmi per bene nel suo collo. Lo bacio anche.

"Tutto bene?" Domando poi, per accertarmi che sia vivo.

"Si. Da dio, non potrei chiedere di meglio." Mi rassereno, rilassandomi contro il suo corpo. La stanza è la stessa, ha cambiato la disposizione dei mobili. Prima il letto era sotto la finestra, adesso è attaccato al muro. Sotto alla finestra, invece c'è una scrivania. Piena di fogli e vestiti. Per terra ho visto qualcosa. Forse qualche cartaccia. Questo non è cambiato. È sempre stato molto disordinato. Ma come dice lui, camera sua, disordine suo. Il resto della casa è piuttosto in ordine e profumata, per appartenere a due ragazzi come loro.

"Hai ancora la foto?" Esclamo vedendola, sulla scrivania. L'ultima foto del gruppone raccolto. Eravamo un pò ubriachi. Stavamo festeggiando la laurea di Jin. Il primo ad aver raggiunto l'obbiettivo.

"Si. Sai cosa ha fatto piú male? È l'unica foto che ho dove ci baciamo."

"Ma che dici?" Mi sforzo di pensare alle altre foto. In effetti, le odiava. Ho un particolare ricordo, dove abbiamo litigato per tutta la sera, giusto perchè ho provato a fare una foto mentre ci abbracciavamo.

"Le odiavo. Cosa odiavo poi? Il farmi vedere innamorato? Il farlo vedere alla gente? Cosí stupido. Quando ho spostato i mobili, l'ho trovata e l'ho incorniciata." Lo sento grattarsi un sopracciglio, fa molto rumore per essere un sopracciglio.

Scandaglio il resto della stanza. C'è la sua coroncina di alloro. Non ho mai visto la sua laurea, lui non ha mai visto la mia. Chissà come l'ha passata. Hoseok, ha dovuto spronarmi con tutto se stesso per farmi esporre la tesi. Volevo mollare tutto. La dovevo dare pochi giorni dopo la nostra rottura. Ero uno straccio.

"Tu come hai festeggiato, la laurea?" Sarà forse troppo da chiedere. Io ero uno straccio. Distrutto. Non mi rendevo conto come l'amore che provassi fosse del tutto sbagliato. Non riuscivo nemmeno ad uscire dal letto. Se non avessi avuto mia madre ed Hoseok, molto probabilmente avrei saltato l'esame.

"A vomitare Wiskey del discount. Non è stato un bel periodo. Sono contento della mia laurea, però sai anche tu cosa è successo."

"Per niente. Ha fatto male, tanto male." Annuisce.

"Mi dispiace e ti chiedo scusa." L'ultima litigata me la ricordo a malapena. Ero stufo, stanco di averci a che fare. Lo amavo, cercavo di fare come voleva lui, ma non bastava. Al limite, gli gridai le peggiori cose. Urali che lo odiavo. Che non avrei mai piú voluto vederlo, che al confronto, avrei preferito morire. In effetti, la mia parte di colpa l'ho avuta.

"Lo hai già fatto." Ridacchia.

"Ci sono tante cose non dette, che fanno male. Forse è meglio farlo adesso e scoperchiarle tutte, prima che tornino a darci il tormento. Ne hai altre?" Ci penso un pò su.

"No, in effetti. Quello che ho da dire è che stavo semplicemente male, tanto male...però insomma, ora siamo qui." E il furbetto ridacchia. Quando ha detto che per stipulare il contratto, voleva un bacio, mi ha ricordato come mi ha approcciato. Con la solita sfacciataggine. La cosa mi ha divertito.

"Già, siamo qui. Che ne dici, ancora qualche minuto di coccole, poi andiamo a cenare?" Mi bacia la nuca. Annuisco. Voglio metterlo alla prova però. Mi abarbico su di lui, come un koala, schiacciandolo. Il Taehyung di un anno fa, mi avrebbe lanciato via, urlandomi che ero patetico. Quello di oggi cosa farà?

"Ecco la scimmietta." Dice ridacchiando. Contro ogni previsione, mi abbraccia. Stringendomi a se. Io, zitto, zitto, mi godo il contatto con un altro essere umano che torna ad essere lui. Il primo ragazzo con cui ho avuto un rapporto e di nuovo l'ultimo. E mi crogiolo, come se da un momento all'altro, dovesse volatizarsi sotto di me. Perchè ancora, sembra troppo bello per essere vero. 

Ten days [Vmin]Où les histoires vivent. Découvrez maintenant