Capitolo 23

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Daniel pov's
La notte, mi cimentavo a comporre piccoli racconti. Mi piaceva scrivere, lo trovavo rilassante e curativo.
Le mie mani si muovevano lente sul foglio, concentrate a formare nuove parole con l'inchiostro nero.
E la notte, pensai a lui, scrissi di lui.
"Sono sempre stato in grado di rovinare tutto nella vita, ma mai avrei pensato che un tale ragazzo conosciuto da poco mi avrebbe incasinato l'esistenza in modo unico e profondo"
Ormai credevo non mi "odiasse" più, o forse non mi ha mai odiato davvero.
La visita che mi fece oggi mi stupì, possibile che fosse realmente preoccupato per me?
Ero felice. Volevo credere gli importasse.
Mi misi la mano tra i ricci biondi e sospirai.
Poi, l'oscurità mi occupò la vista.
Mi addormentai, sulla mia scrivania.

Christophe pov's
Mi sentivo più caritatevole con lui ultimamente, ma sempre meglio non abbondare.
Non mi sono mai innamorato in tutta la mia vita nè ho provato affetto verso qualcuno che non fossero i miei genitori adottivi o mia zia.
Cosa poteva esserci di più oltre l'affetto per i miei genitori, che già conoscevo bene, quello che ancora mi teneva cosciente di essere vivo?
Sospirai, eppure qualcosa stava cambiando e forse ne ero consapevole.
Lo vidi tornare finalmente tra queste schifose mura scolastiche, ma mi rasserenò.
Avevo forse l'intenzione di cambiare realmente, di cambiare la mia vita, ma la mia indole falsamente sepolta vinceva sempre.
Difatti quando venne e mi sorrise, io lo guardai con la solita espressione stoica.
Cazzo, perché?
Chiesi a me stesso.
Alla ricreazione per tanto lo cercai tra i corridoi, fino a trovarlo litigare con Cristine.
Sentii solo un paio di parole come "Basta..smettila..sempre sto cazzo di Christophe"
Mi accigliai, ma me ne andai prima che mi potessero notare.
Che noiosa donna che era Cristine.
Non mi accorsi del suonare della campana di fine intervallo fino a che non mi strappò la sigaretta dalla bocca un tizio.
Sollevai lo sguardo iracondo e poi vidi che era nuovamente lui.
<<Daniel>> dissi solo.
<<Fortunatamente sei fuori in giardino sennò questa>> e indicò la sigaretta che teneva fra l'indice e il pollice, << la ritrovavi dentro il buco del culo >>.
<< che raffinatezza >> risposi alla sua battuta, ridendo di gusto forse per la prima volta.
<< scusa, non ho sentito la campana >> dissi alzando le spalle.
<< sei sempre sovrappensiero >> disse lui, sedendosi accanto a me.
<< eh già >> dissi
<< questo pomeriggio vieni a casa? vorrei farti vedere una cosa. >> chiese, puntando i suoi occhi fottutamente blu sul mio volto.
<<non lo so.>> dissi sincero.
<<devo vedere se mi va>> dissi ancora
lui sbuffò, l'espressione triste.
<<va bene, allora.>> disse dileguandosi.
lo bloccai per un polso, impedendogli di fare un'altro passo.
<< va bene, posso provarci. >> dissi serio, lui al contrario, mi sorrise lieto.
<<grazie per quello che stai facendo per me christophe, non volevo che lo sapesse nessuno il rapporto tra me e mia madre oltre cristine..ma sono sollevato che lo sappia tu.>> disse di nuovo sorridendo.
<<io posso capire più di quanto tu creda Daniel.>> risposi, lasciandolo col beneficio del dubbio.
Mi guardò confuso, cercando di ricavare significato dalle mie parole.
Rientrammo in classe e aspettammo la fine delle lezioni, come di consuetudine.

continua..

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⏰ Poslední aktualizace: Dec 22, 2023 ⏰

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