Capitolo 5

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Feci finta di non notare quel dettaglio e camminai dritto verso l'uscita ma lui mi bloccò una seconda volta.
<< OH! Emm...c-comunque mi chiamo Daniel... >> disse con tono di voce un po' più alto per farsi sentire.
<< Ok Daniel.  A domani, ciao. >> feci un saluto col cenno del capo e finalmente potei uscire da quella stramaledetta porta.
Anche oggi è stato un giorno abbastanza pesante, i pensieri stavano cominciando a far baccano nella mia testa e come al solito ho lasciato che essi si prendessero possesso di me, rovinandomi se possibile, ancora di più l'umore.
Senza pensare, come movimento involontario,  sfilai una sigaretta dalla tasca del jeans e mi misi a fumare.
Avevo intenzione di fumare tutto il pacchetto di sigarette per quanto fossi stressato, non capisco cosa mi stia accadendo, ma so che non è nulla di positivo.

•Daniel pov's•

Cosa mi poteva mai attrarre così tanto da quel ragazzo, e soprattutto...perché?
Quell'aura misteriosa mi incuriosiva sempre di più, un animo all'apparenza spento, volendo mostrarsi menefreghista, ma non lo è..sono sicuro che non lo è.
Non è la persona che crede di essere, o che vuole provare ad essere.
Lui ha un cuore puro..ne sono sicuro.
Tante domande si affollano per la mente e le risposte, mi sono al momento sconosciute, perché non so minimamente nulla del suo passato e di cosa lui abbia potuto passare.

Cristine ha un'astio profondo verso Christophe..non si conosce nemmeno il motivo.
Possibile abbia notato il mio piccolo interesse verso quel ragazzo?D'altronde, in passato, aveva già dovuto assistere a piccole mie storie con uomini, ma adesso il problema quale sarebbe?
Ultimamente stiamo conversando molto di meno e questa cosa mi preoccupa e allo stesso tempo mi provoca un forte senso di tristezza, pare quasi che la stia perdendo di vista.
Che stia perdendo la mia migliore amica. 

Esco da scuola a testa bassa sia per vergogna a ripensare a tutte le figure di merda fatte in presenza di Christophe, sia per i continui pensieri. Cristine avrebbe già urlato "che palle con sti pensieri del cazzo! E stai tranquillo Danny!"

Sentii il nome di Christophe per la prima volta, il primo giorno di scuola, all'appello.
Lui probabilmente non sentì il mio, poiché mai mi aveva chiamato con il mio nome.
Mi chiamava..ragazzo.
Sfilo il cellulare dalla tasca e decido di chiamare Cristine.
Non l'ho più vista all'uscita...e ho bisogno di schiarirmi le idee.
Dopo quattro squilli risponde con tono alterato.
<< Che vuoi?! Lo sai che non dovevi dargli corda!! È solo un coglione, ti ho visto, ti vedo sempre quando decidi di avvicinarti a lui.>>
Non feci in tempo a controbattere che mi chiuse in faccia.
Era giusto che si preoccupasse di me..ma non era mia madre, non doveva assumersi certi compiti così duri da mettere a repentaglio la nostra amicizia. Con le mie cotte, storie con uomini o qualsiasi altra cosa mi baleni in testa, lei deve restarne fuori. O perlomeno, non minacciare la nostra amicizia.
Rimasi a bocca aperta fermo sulla strada di ritorno, sentivo come se il cuore da un momento all'altro si potesse spezzare, potesse scoppiare.
Faceva davvero male.
Decido di tralasciare questo enorme peso, poichè ho già tanti problemi e prendo la via giusta per andare a casa di mia sorella maggiore.

Sono il tuo sorriso. [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now